Nella sua carriera da Hall of Famer, Dennis Rodman ha giocato per cinque differenti squadre, compresi i Bulls dei record, ma anche gli Spurs di un novizio Gregg Popovich, all’epoca General Manager dei neroargento.
Proprio riguardo al futuro pentacampione coach di San Antonio, il due volte difensore dell’anno ha voluto mandare dichiarazioni al veleno, come riportato da Tim Griffin del My San Antonio:
“La città mi ha accolto abbastanza bene ma quello – com’era il suo nome? Popovich, mi pare – mi odiava. Mi odiava tanto perché non ero propriamente un bravo ragazzo. Mi guardava come fossi il diavolo”
Prima di essere mandato a Chicago in uno scambio per Will Purdue – a posteriori del tutto a favore dei Bulls – Rodman si è sentito grande attore nel successo di quei primi Spurs competitivi.
“Mio dio, ma sono lo stesso ragazzo che ha aiutato David Robinson a vincere un titolo di capocannoniere e di MVP? Sono lo stesso che ha tenuto 19.3 rimbalzi di media e che ha fatto vincere 68 partite? Si, sono lo stesso ragazzo, ma non vi piaccio”, è stato il pensiero di The Worm.
Mentre all’epoca di San Antonio puntare su di lui era considerato come un azzardo, la trade fu, come detto, nettamente a favore di Chicago e di Rodman stesso. In tre stagioni a Windy City, ha guidato tutti i rimbalzisti con medie allucinanti sotto le plance (14.9, 16.1 e 15.0) oltre a difese asfissianti che hanno dato una grossa mano a Jordan, Pippen & co a ripetere il threepeat dei primi anni ’90.
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