Uno sguardo al campionato NBA 2023-2024

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I Nuggets di Jokić in pole position per la conquista dell’anello, con Celtics, Bucks e Suns pronti a inseguire

24 ottobre 2023: una data che gli appassionati di pallacanestro a stelle e strisce avranno già cerchiato in rosso sul calendario. Proprio quel giorno avrà infatti inizio la stagione NBA 2023-2024, con 4 franchigie che scenderanno sul parquet per darsi battaglia. I campioni in carica, i Denver Nuggets, se la vedranno con i Los Angeles Lakers e i Golden State Warriors giocheranno contro i Phoenix Suns. Due match per nulla scontati, grazie alla voglia di rivalsa dei gialloviola, dopo il 4 a 0 subito nella finale di Conference proprio dai Nuggets, e il faccia a faccia tra Durant e i suoi Warriors, che faranno da apripista a una stagione che avrà tanto da raccontare. Per esempio, riusciranno i Nuggets a bissare il successo della passata stagione? A quanto pare sì: stando ai principali bookie sono loro i favoriti per la conquista dell’anello (la quota vittoria si aggira sui 5). Attenzione però: i Nuggets non sono gli unici a volver dominare il campionato del prossimo anno, perché ci sono anche le seguenti squadre:

  • Celtics
  • Bucks
  • Suns

Una nuova impresa per la squadra più atipica di tutta l’NBA?

Dopo il successo della passata stagione Denver può e deve ripetersi. Nonostante il suo essere squadra così atipica, essendo poco spettacolare e molto muscolare, rispetto a tutte le altre rivali, ha quel Jokić in più in grado, con le sue lunghe leve e con la sua forza fisica, di dominare il pitturato. Un dettaglio non da poco che ha fatto la differenza contro i Lakers in gara 4, quando il serbo ha messo a referto la tripla doppia decisiva che ha consentito a lui e a suoi compagni di accedere per la prima volta in 56 stagioni alle Finals. E dire che per ottenere questo traguardo, culminato con la conquista dell’anello, ci sono voluti anni di lavoro e di progettazione. Quasi 10 per la precisione, quando Denver, il 26 Giugno del 2014, al Draft con la scelta 44 si è aggiudicata Nicola Jokić. Da quel momento in avanti con tanta pazienza e con gli arrivi di giocatori di qualità, tra cui Jamal Murray e Michael Porter Jr – cosa non scontata considerando che Denver non è mai stata una delle piazze più gradite, soprattutto dai free-agent – la franchigia con sede in Colorado è cresciuta fino a toccare il cielo con un dito. Crescita che si nota osservando i seguenti risultati:

  • Dalla stagione 2013-2014 alla stagione 2017-2018: nessun accesso ai play-off
  • Stagione 2018-2019: perde la semifinale di Conference (Portland-Denver 4-3)
  • Stagione 2019-2020: perde la finale di Conference (Lakers-Denver 4-1)
  • Stagione 2020-2021: perde la semifinale di Conference (Phoenix- Denver 4 a 0)
  • Stagione 2021-2022: perde al primo turno (Golden State-Denver 4-1)
  • Stagione 2022-2023: vince le NBA Finals (Denver-Miami 4-1)

E ora? E ora per bissare il successo della stagione appena trascorsa oltre a confermare il quintetto titolare, serve un Justin Holiday in forma, 34enne difensore ex Warriors dal tiro facile da tre punti che si unirà al roster della prossima stagione. Dopo aver perso il 6° uomo Bruce Brown, passato a Indiana con la firma di un accordo biennale da 45 milioni di dollari, era necessario mettere a segno un colpo di esperienza.

I Celtics alla ricerca di una nuova identità con Porziņģis

Inutile negarlo: la scorsa annata dei Celtics, condita da continui alti e bassi, non è stata per nulla esaltante, soprattutto perché, stando ai bookie, avrebbero dovuto vincere il campionato NBA 2022-2023. E invece dopo le Finals perse in gara 6 nel 2021 contro i Golden State Warriors, ecco l’ennesima caduta, stavolta contro gli Heat, che in 6 minuti hanno ribaltato gara 7. Un risultato che non può far gridare allo scandalo, considerando che i Celtics nel primo turno play-off contro gli Hawks avevano stentato. Come ripartire dunque? Prolungando il contratto del pilastro Jaylen Brown per 5 anni, per un importo pari a 264 milioni di dollari, e sperando che Tatum, stella della squadra capace contro Philadelphia di dominare il parquet con 51 punti realizzati, nei momenti chiave della stagione non si infortuni più (gara 7 contro Miami). Ovviamente ciò non può bastare, e allora ecco approdare a Boston Kristaps Porziņģis, centro ex Dallas dotato di una buonissima tecnica, nonostante il fisico imponente, che ha tanti punti nelle mani, circa 23.2 a partita. Abile anche alla voce rimbalzi – la sua media è di 8.4 a stagione – può offrire più soluzioni offensive. Se poi il proprietario del club, il magnate della finanza Wycliffe Grousbeck, dovesse ingaggiare il veterano Terrence Ross e il 29enne Kyle Anderson, uno specialista nello smistare palla, allora sarà la volta buona – l’ultimo titolo dei Celtics è datato 2008.

I Bucks e il ritorno di Khris Middleton

Milwaukee dopo la brutta uscita al primo turno dei play-off per mano di Miami ha avuto tutto il tempo per riflettere sulla stagione disputata. Da testa di serie della Eastern Conference, grazie al record di 58 vinte e 22 perse, avrebbe dovuto fare meglio, e il nervosismo di Antetokounmpo, che in conferenza stampa dopo gara 5 persa all’overtime ha ricordato ai giornalisti come non si possa sempre vincere, lo testimonia. Il greco ancora una volta ha dimostrato che da solo può fare la differenza fino a un certo punto, solo quando sta veramente bene, avendo bisogno di un’altra superstar che lo affianchi. Con tutto il rispetto per Thanasīs Antetokounmpo, A.J. Green, Malik Beasley e Robin Lopez, questi Bucks dispongono di ottimi cestisti ma nessuno all’altezza della 15a scelta assoluta al Draft NBA 2013. Il fatto che siano riusciti a rimettere sotto contratto il 3 volte All-Star Khris Middleton, grazie a un contratto triennale da 102 milioni di dollari, è un’ottima notizia, che li pone al terzo posto per quanto riguarda i pronostici NBA alla voce “conquista dell’anello”.

I Suns del trio Durant- Bradley-Beal

I Suns con Kevin Durant hanno l’obbligo di vincere. L’ex campione dei Warriors è un giocatore completo che fa la differenza grazie a quel suo tiro pulito ed elegante che va più volte a segno. Insieme a Devin Booker, guardia tiratrice con ampi margini di crescita, e al neo acquisto Bradley Beal, play-maker di grande qualità, forma un nuovo trio davvero interessante che avrà tanto da dare. E che dire della panchina di qualità costruita in poche ore a inizio luglio? Questi gli ingaggi più interessanti:

  • Drew Eubanks
  • Keita Bates-Diop
  • Chimezie Metu
  • Yuta Watanabe

I Suns, insomma, hanno tutte le carte in regola per stupire durante la prossima stagione, provando a vincere il titolo NBA. Se lo scorso anno non avessero trovato sulla loro strada i Nuggets nel loro migliore momento (le statistiche di quella serie sono impietose), forse avrebbero potuto arrivare in finale. Di sicuro la squadra dell’Arizona a fine ottobre ci riproverà, fin dal primo match contro i Golden State Warriors.

E per quanto riguarda Dallas e Golden State?

Nella lista dei primi non favoriti per la vittoria finale ci sono Dallas e Golden State, quotati dai bookie 12. Questo perché sono franchigie che nonostante dispongano di roster di primo piano non hanno ancora trovato la cosiddetta quadra. Prendiamo Dallas: sebbene possa schierare sul parquet Luka Dončić e Kyrie Irving la scorsa stagione non ha raggiunto i play-off. Discorso leggermente diverso per Golden State, che è stata eliminata nel secondo turno dai non entusiasmanti Los Angeles Lakers. anche se disponeva di uno Stephen Curry capace di realizzare 50 punti in gara 7 contro i Sacramento Kings. Anche in questo caso è mancata l’amalgama, che potrebbe essere ora trovata con l’arrivo del veterano Chris Paul. Nonostante abbia 38 anni, è uno dei cestisti più decisivi dell’NBA – come ci ricorda lui stesso in un suo tweet del 2018 con la maglia degli Houston Rockets – grazie anche al suo bagaglio di esperienza. E se prima di ritirarsi vista l’età CP3 dovesse riuscire a porre le basi per la costruzione dei nuovi Warriors?