Deron fa il segno dei 3 punti, marchio della sua serata da record
Photo took from bigstory.ap.orgIndiana avrebbe potuto permettersi anche una passeggiata a Disney World dato che contro gli Orlando Magic sono rimasti in controllo della gara dal primo all’ultimo secondo come dimostra il 115-86 finale. I Pacers si concedono un po’ di turnover, nessuno infatti gioca più di 28 minuti ma nonostante ciò ben 6 giocatori raggiungono la doppia cifra, guidati ovviamente da Paul George, autore di 25 punti con 8/12 dal campo e 4/5 da tre punti. Già nel secondo quarto il divario tra le due squadre ha raggiunto i 16 punti e da lì in poi i Magic non si sono più ripresi, una prova di ciò sono anche le statistiche di squadra: Indiana ha tirato con il 52% dal campo e il 58% da tre punti mentre i Magic hanno sparacchiato con un misero 39% dal campo e 33% da tre ma non è tutto, i Pacers hanno dominato anche la sfida a rimbalzo (45 i rimbalzi per gli ospiti e solo 38 per i Magic) e hanno forzato ben 20 palle perse contro le sole 12 di George e compagni. Indiana ha vinto questa sfida dominando il pitturato (50 punti contro i 26 di Orlando) e schiacciando gli energici rookies dei Magic, oggi deludenti come dimostrano i 3 punti di Harkless con 0/8 dal campo e 4 palle perse. C’era molta attesa per il debutto in quintetto di Tobias Harris, autore di prestazioni fantastiche da quando è un Magic, ma autore oggi di soli 7 punti e 8 rimbalzi, anche se i falli lo hanno condizionato molto specialmente nel primo tempo.
Indiana si gode la seconda piazza a Est mentre Orlando sprofonda con quello che è il secondo peggior record della NBA, ciò nonostante onore ai tifosi dei Magic che anche in certi momenti non perdono la creatività, fantastiche infatti le tifose presenti al palazzo con la vecchia maglia di Dwight Howard che, mantenendo solo la “H” e il numero 12, grazie a un po’ di scotch e a un pennarello, viene trasformata in una maglia di Tobias Harris.
I Brooklyn Nets vengono da tre sconfitte consecutive in casa ma contro i Wizards riescono a mettere fine facilmente alla crisi casalinga con una vittoria per 95-78. potremo parlare di statistiche su statistiche, percentuali o tattiche ma il vero motivo della vittoria dei Nets si chiama Deron Williams: 42 punti, 3 rimbalzi e 5 assist tirando 15/24 dal campo e 11/16 da tre punti. Deron ha dato spettacolo realizzando 23 punti con 7/7 da tre e 8/9 dal campo nel solo primo quarto, la guardia numero 8 aveva già realizzato 4 triple prima ancora che i Wizards segnassero un canestro. All’intervallo D-Will ha già un bottino di 33 punti con 12/15 dal campo e 9/11 da tre, cifre che gli consentono di essere il primo giocatore NBA dopo il 2003 (Tracy McGrady) a realizzare tanti punti quanti l’intera squadra avversaria all’intervallo ma soprattutto gli consentono di realizzare il nuovo record NBA di triple segnate in un tempo: ben 9. Nella gran serata di Deron però pochi hanno fatto caso al lavoro di Reggie Evans, autore di ben 24 rimbalzi, 9 nel solo terzo quarto. Grazie all’aiuto di Evans i Nets eliminano i Wizards a rimbalzo catturandone 61 contro i soli 44 degli ospiti, tanti rimbalzi ma è ovvio quando una squadra tira con il 35% dal campo e il 17% da tre punti, motivo per cui i Wizards non hanno mai conosciuto un singolo vantaggio in tutta la gara. Non stupisce che la squadra di Wittman, oggi priva anche di Beal, abbia il terzo peggior record della Lega mentre i Nets si trovino al quarto posto a Est, a una gara di distacco dal terzo posto e altrettante dal quinto.
19 punti e il canestro che ha deciso la gara. Il Jet non si smentisce mai
Photo took from sportinlaw.comPrima della gara tra Boston e Atlanta gli Hawks si trovavano al quinto posto a Est e i Celtics dovevano accontentarsi della settima piazza ma la vittoria della squadra di Rivers per 107 a 102 ha cambiato le carte in tavola, ora infatti i Celtics hanno raggiunto il sesto posto cacciando gli Hawks alla settima piazza. Boston, guidata dai 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di Pierce, si ritrova spesso in vantaggio anche di 7 o 8 punti ma non riesce mai a scrollarsi definitivamente gli Hawks di dosso che riescono sempre a colmare il gap con l’avversario grazie soprattutto al trio Teague, Smith, Horford: il primo è autore di 26 punti e 9 assist, il secondo di 32 punti, 8 rimbalzi e 9 assist mentre il terzo chiude con 22 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Boston ci prova in tutti i modi, con i 17 punti e 8 rimbalzi di Garnett e con l’energia di Jeff Green, autore di 12 punti, 2 dei quali provengono da una schiacciata davvero notevole arrivata veleggiando da una parte all’altra del ferro dopo aver battuto due avversari dal palleggio, ma anche questo non basta, gli Hawks non mollano tanto che a 90 secondi dal termine la tripla di Kyle Korver porta la gara in pareggio a quota 92. Al tipico canestro in allontanamento di Pierce risponde l’alley-hoop di Horford su passaggio di Josh Smith, è ancora pareggio a 55 secondi dalla fine. Nessuno segna più e Smith sbaglia anche l’ultimo tiro, si va all’overtime. Nel supplementare nonostante i canestri di Josh Smith da una parte e di Pierce dall’altra il risultato è ancora di parità ma è quando la partita è in bilico che si fa vivo Jason Terry, il Jet realizza una grande tripla a 35 secondi dalla fine e la successiva palla persa degli Hawks chiude i giochi.
I Miami Heat, anzi El Heat dato che ci troviamo nella Noche Latina, arrostiscono i 76ers 102-93 in casa e arrivano così alla diciassettesima vittoria consecutiva mentre per Philadelphia aumenta la striscia di sconfitte in trasferta arrivando a 12. Ovviamente è stato decisivo un grande Lebron James, autore di 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, una normale giornata in ufficio per LBJ il quale si è reso protagonista soprattutto nel secondo tempo non solo come realizzatore ma anche in difesa su Jrue Holiday, il point-man avversario, autore di ben 13 assist ma di soli 9 punti. Nel primo quarto James realizza la sua tripla numero 1000 in carriera ma nella prima metà di gara sono i 76ers a guidare anche se le due compagini restano sempre attaccate una all’altra. Phila può contare su uno strepitoso Young da 25 punti con 12/15 dal campo, un Hawes da 13 punti e 10 rimbalzi e anche un ottimo Dorell Wright da 14 punti nella gara da ex, Wright infatti è stato un giocatore degli Heat e tutt’ora è uno dei migliori amici di Wade, anche quest’ultimo molto impegnato nella serata come dimostrano i 22 punti e 4 assist.
Nel secondo tempo, come già detto, Miami decide di alzare il volume della radio, come squadra si limita a sole 5 palle perse dopo le 10 del primo tempo e ritrova il vantaggio quando James realizza la tripla del +1 sulla sirena di chiusura del terzo parziale. Nell’ultimo quarto, nonostante inizialmente il punteggio sia in bilico, Miami mostra grande sicurezza, in apertura infatti LeBron cerca di recuperare un pallone ma, non riuscendoci, finisce contro il tavolo dei commentatori e decide quindi di prendere il microfono di NBA TV e di commentare lui stesso la propria azione. Showman. Ovviamente anche in campo però tende a farsi sentire, è infatti grazie a un parziale firmato proprio dal numero 6 con l’aiuto di Wade e Battier che El Heat si porta rapidamente sul +10 e chiude la gara.
Risultati e tabellini
Indiana Pacers (39-23) – Orlando Magic(17-46)115 – 86
Indiana Pacers: George 25, Hansbrough 18, Augustin 14, Hill 11, Hibbert 10, Stephenson 10, West 9, Green 7, Young 5, Johnson 2, Mahinmi 2, Pendergraph 2. All. Vogel.
Orlando Magic: Afflalo 19, Udrih 12, Vucevic 12, Nelson 10, Harris 7, Moore 6, Jones 6, Lamb 5, Harkless 3, Nicholson 2, O’Quinn 2, Harrington 2. All. Vaughn.
Washington Wizards (19-41) – Brooklyn Nets (36-26) 78 – 95
Washington Wizards: Wall 16, Nene 11, Seraphin 11, Price 10, Okafor 6, Webster 5, Booker 5, Vesely 4, Ariza 4, Singleton 2, Martin 2, Temple 2. All. Wittman.
Brooklyn Nets: Williams 42, Lopez 11, Evans 11, Brooks 7, Watson 6, Johnson 6, Teletovic 5, Blatche 3, Bogans 2, Wallace 2. All. Carlesimo.
Atlanta Hawks (34-27) – Boston Celtics (34-27) 102 – 107
Atlanta Hawks: Smith 32, Teague 26, Horford 22, Harris 12, Tolliver 5, Korver 3, Petro 2, Jenkins, Jones. All. Drew.
Boston Celtics: Pierce 27, Terry 19, Garnett 17, Green 12, Crawford 9, Bass 8, Wilcox 6, Bradley 5, Lee 4, Williams. All. Rivers.
Philadelphia 76ers (23-38) – Miami Heat (46-14) 93 – 102
Philadelphia 76ers: Young 25, Wright 14, Hawes 13, Wilkins 12, Turner 10, Holiday 9, Ivey 6, Moultrie 2, Jenkins 2. All. Collins.
Miami Heat: James 25, Wade 22, Bosh 16, Allen 12, Battier 11, Chalmers 8, Andersen 4, Cole 2, Haslem 2, Lewis. All. Spoelstra