All’AT&T Center c’e’ chi e’ convinto che i problemi di San Antonio non sarebbero cosi’ gravi se coach Pop avesse schierato Ginobili in gara-1: in effetti, da allora, il fattore campo e’ stato determinante e a questo punto servira’ un’impresa in Tennessee per continuare la corsa verso la finale di Conference. Certo, l’assenza della guardia argentina e’ stata pesante e in gara-5 Manu (33 punti con 10/18 dal campo, 6 assist, 6 rimbalzi, 4 recuperi) e’ stato ancora il migliore dei suoi, ma la crisi degli Spurs ha radici piu’ profonde: le percentuali da 3, l’impatto della panchina e l’apporto dei lunghi sono stati fin qui insufficienti per contrastare l’entusiasmo dei Grizzlies.
La cronaca
Avvio convincente per San Antonio; coach Popovich decide di usare la presenza di Z-Bo (ottimo attaccante, molto meno sull’altro lato del campo) a suo vantaggio, attaccandolo con Duncan per tutto il primo quarto in cui il caraibico realizza 11 punti con 4/6 dal campo. Il secondo periodo inizia sul 20-14 ed e’ Ginobili a salire in cattedra: l’argentino realizza 15 punti in poco piu’ di 10′ grazie a 3 triple, risorsa fin qui quasi inutilizzata nella serie; Memphis rimane in corsa grazie ai 16 punti (8/10) in 18′ di Conley: alla pausa lunga e’ 50-42 Spurs.
Seppur non nelle proporzioni di gara-4, il terzo quarto e’ stato un incubo per San Antonio: i Grizzlies conducono la rimonta possesso dopo possesso, tornando a prendere il comando dell’area pitturata (Gasol 11 punti e 13 rimbalzi gia’ al termine del terzo periodo) e riuscendo a correre piu’ dei padroni di casa in contropiede; Parker cerca di scuotere i suoi, ma Sam Young (il migliore dei suoi) trova la tripla del sorpasso a 2′ dalla fine del terzo periodo che si chiude sul 65-68. La quarta frazione racconta l’incubo degli Spurs: Randolph torna ad essere quel giocatore immarcabile che ha deciso la serie fino a questo punto, realizzando 14 punti nei 12′ finali; Ginobili e Hill totalizzano insieme 18 punti con 6/8 al tiro, ma gli Spurs non riescono piu’ a raggiungere gli avversari in fuga. Il finale e’ un thriller: con 37” sul cronometro, Hill segna il 90-91 ma Randolph risponde con un tiro in sospensione che lascia 13” a San Antonio. Ginobili realizza subito per il -1, Randolph non sbaglia dalla lunetta; ancora l’argentino mette un piazzato che vale pero’ solo 2 punti a 2” dalla sirena, serve un fallo rapido che arriva ancora su Z-Bo. Il leader dei Grizzlies fa 2/2 ma non ha fatto i conti con Gary Neal: l’ex-Benetton Treviso trova la bomba con un tiro fuori equilibrio dalla punta e manda il match al supplementare. L’AT&T Center e’ una bolgia: Memphis subisce il colpo e sembra stanca, il che preoccupa un po’ ora che la serie si sta allungando; dall’altra parte Parker & C volano dopo aver sfiorato il baratro, affidandosi proprio al play francese: il finale e’ 110-103.
MVP: Ginobili
Spurs: Ginobili 33, Parker 24. Rimbalzi: Duncan 12. Assist: Parker 9.
Grizzlies: Randolph 26, Conley 20. Rimbalzi: Gasol 17, Randolph 11. Assist: Randolph 6.
Verso gara-6: le domande
Ne avevamo parlato a lungo: San Antonio sembrava avere una crisi d’identita’, non sapendo a quale dei suoi Big Three affidarsi. La soluzione sembra quella offerta da gara-5: Duncan e’ stato protagonista nel primo quarto, Ginobili nel secondo e nella rimonta che ha condotto all’overtime, Parker ha provato a tenere a galla i suoi nei momenti difficili del terzo periodo e nel supplementare. In pratica i tre campioni degli Spurs si sono divisi le responsabilita’ dimostrandosi complementari per la prima volta nella serie: riusciranno a ripetere questo equilibrio anche in gara-6?
Ora che si sono guadagnati un altro viaggio in Tennessee, gli Spurs dovranno risolvere il mal di trasferta che li caratterizza dalla post-season del 2008: lontano dall’AT&T Center, San Antonio ha numeri davvero preoccupanti, avendo perso 15 delle ultime 18 partite di playoff. La prossima potrebbe essere l’ultima occasione per i ragazzi di Popovich per invertire la tendenza: ci riusciranno?
Ci chiedevamo prima di gara-5 se Memphis sarebbe stata in grado di reggere la pressione della squadra favorita; dal punto di vista mentale, i Grizzlies sono riusciti a fare il salto di qualita’ andando ad un passo dall’impresa addirittura in trasferta. Ma proprio sul piu’ bello e’ arrivata la tripla di Neal che ha riportato in vita gli Spurs: la squadra di coach Hollins riuscira’ a guadagnarsi (di nuovo) la semifinale di Conference?
Spesso in serie cosi’ lunghe la profondita’ dei roster fa la differenza (vedi Neal) e pertanto coach Hollins e’ un po’ preoccupato dallo scarso contributo della sua panchina in gara-5. Il coach dei Grizzlies non ha lesinato critiche ai suoi (deciso l’attacco a OJ Mayo, colpevole di non aver impedito il tiro sulla sirena finale), nel tentativo di scuoterli in vista del prossimo match: trovera’ l’energia che serve dagli uomini che partono in panca?
Il canestro di Neal ha allungato la serie e dato nuove speranze agli Spurs; c’e’ la sensazione che se i Grizzlies non risolveranno la questione a Memphis, sara’ San Antonio a passare il turno. Per questo gara-6 e’ un match senza ritorno secondo molti esperti; sara’ una sfida tutta da vivere.
Appuntamento nella notte tra venerdi’ e sabato (3 ora italiana)
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