Kobe e Earl Clark, che sia questo il nuovo tandem dei Lakers?
Photo took from themalaysianinsider.comL’inarrestabile Kobe sembra non volersi fermare mai, ultimamente sembra che le sue prestazioni abbiamo dato una scossa ai compagni i quali, a differenza di quanto fatto a inizio stagione, sembrano molto più sicuri di sé e concentrati sull’obbiettivo e cioè vincere.
Bryant chiude con 21 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, certo non ha mantenuto gli oltre 11 assist di media delle 6 gare precedenti ma comunque è risultato decisivo (che sorpresa vero?) coinvolgendo i compagni nei momenti chiave e lasciandogli anche qualche tiro importante nel finale, come lui è risultato decisivo anche un ottimo Steve Nash da 17 punti, 8 assist e 4 rimbalzi. Da segnalare anche il sempre più solido Earl Clark (14 punti, 12 rimbalzi, 0 palle perse), il numero 6 giallo-viola infatti sta dimostrando di essere un giocatore di valore in questa stagione, specie quando può avere qualche minuto in più per riparare a qualche assenza di un titolare. Clark ha dimostrato di poter giocare da ala piccola, ala grande e centro, è in grado di prendere molti rimbalzi, di difendere contro giocatori di ogni taglia e di prendersi tiri importanti come ha dimostrato in questa gara, inoltre può tirare da distanze da cui molti lunghi NBA non possono nemmeno sperare di prendere il ferro: tutto lascia pensare che sia migliorato moltissimo e sembra essere diventato un giocatore migliore di quanto fosse al college a Louisville in cui le sue prestazioni gli hanno consentito di essere la quattordicesima scelta assoluta al Draft. I Lakers raggiungono così la sesta vittoria in sette partite nonostante l’assenza per squalifica di Metta World Peace e la terza assenza consecutiva di Dwight Howard per infortunio alla spalla ma quando tutto sembrava andare bene ecco arrivare un’altra tegola, l’ennesima, e cioè un infortunio al piede di Pau Gasol che lo ha costretto a lasciare il campo a pochi minuti dalla sirena finale. Ciò che più spaventa di quest’infortunio è il fatto che non derivi da un contatto e quindi potrebbe essere qualcosa di molto grave ma anche di molto leggero. Ai tifosi non resta che attendere.
Brooklyn ha giocato comunque un’ottima partita e ha rischiato di vincerla fino a pochi minuti dalla fine grazie soprattutto a Brook Lopez, autore di 30 punti e 11 rimbalzi, una prestazione che non fa che coronare la recente convocazione all’All Star Game per sostituire l’infortunato Rajon Rondo. Lopez ha approfittato dell’assenza di Howard e World Peace per giganteggiare sotto canestro e come lui anche i compagni che hanno dominato a rimbalzo con 52 rimbalzi di squadra contro i 40 dei Lakers, lunghi di Brooklyn che però non hanno aiutato Lopez dal punto di vista realizzativo dato che nessuno di loro ha raggiunto la doppia cifra anche se stupisce vedere Andray Blatche con solo cinque minuti sul parquet, l’ex Wizards infatti sta giocando in maniera molto solida in questa stagione e, soprattutto oggi, avrebbe fatto comodo.
Williams e Johnson hanno chiuso entrambi in doppia cifra ma tirando malissimo, 9/28 complessivo, e non garantendo quelle sicurezze che li hanno resi degli All Star in passato. Williams infatti ha chiuso con soli 6 assist e ben 5 palle perse mentre Johnson si è limitato a segnare 11 punti tirando male anche da tre punti, specie quando era più importante per la squadra.
La vincono quindi i Lakers ma si potrebbe anche dire che la perdono i Nets dal momento che chiudono complessivamente con 16 assist e ben 16 palle perse, 11 delle quali non sono state forzate dai Lakers ma derivano da errori di Williams e compagni. Ad affossare ulteriormente la squadra di casa c’è il 35% al tiro dal campo, decisamente una percentuale troppo bassa per poter vincere contro una squadra NBA, figuriamoci una squadra NBA con Kobe Bryant e Steve Nash.
Quintetti
Los Angeles: Lakers: Nash, Bryant, Clark, Jamison, Gasol.
Brooklyn Nets: Williams, Johnson, Wallace, Evans, Lopez.
Nel primo quarto sono i padroni di casa, i Nets, a partire nel modo migliore grazie a Lopez e Williams che fanno presagire una grande serata per loro, poi confermata però solo per l’ex Stanford, la coppia infatti è responsabile di ben 18 punti, tanti quanti quelli dei Lakers, con ben 11 dei quali vengono da Deron, autore anche di un assist. Sembra che i Lakers siano già stanchi ma, nonostante ciò, restano vicini ai Nets grazie ai veterani, specie Kobe ma più di tutti Gasol.
Nel secondo quarto si svegliano i Lakers che iniziano a giocare come tali: Nash inizia a stregare gli avversari segnando in floater e distribuendo assist fantastici dal palleggio a chiunque, specie a Gasol dal pick’n’roll. Gasol non si limita a segnare, come suo solito infatti riesce a fare del post medio il suo ufficio e da quella posizione distribuisce palloni meglio di un playmaker, per conferme chiedete a Kobe che in questo modo ha potuto realizzare più di un tiro da tre con spazio e un alley-oop. Gasol si è potuto concentrare sull’attacco anche grazie agli sforzi a rimbalzo e in difesa di Earl Clark. In questo quarto perfetto per i Lakers gli ospiti non solo hanno rimontato il deficit del primo quarto ma hanno chiuso il primo tempo sul +9 dopo aver toccato anche il +12.
Nel terzo parziale i Lakers si portano in pochi secondi sul +13 ma, nonostante un grande Kobe, vengono rimontati guidati dalla coppia Lopez-Wallace la quale, segnando più della metà dei punti di squadra, riportai padroni di casa sul -3.
Nell’ultimo e decisivo quarto Brooklyn non molla e arriva anche sul +1 con un piazzato di Humphries. E’ nell’attacco successivo, mentre difendeva su Lopez, che Gasol sente un dolore alla gamba destra e cade a terra toccandosi vicino alla caviglia pur non avendo subito alcuna distorsione, dolore che lo costringerà ad abbandonare la partita dopo aver provato a restare in campo per un altro minuto. In parità a circa due minuti e mezzo dal termine Kobe batte Wallace dal palleggio, trova lo spazio e schiaccia poderosamente sulla difesa schierata dei Nets umiliando Wallace e Lopez che hanno cercato di stopparlo invano. Sul +3 per i Lakers Nash gestisce alla perfezione la palla e dopo un pick’n’pop con Clark serve all’ex Magic una palla perfetta per un jumper, un long two, che il giocatore in maglia numero 6 non sbaglia rendendolo responsabile del +5 a un minuto dalla fine che stende i Nets.
Basketinside.com MVP: Kobe Bryant – 21 punti, 8 rimbalzi, 4 assist, 4 recuperi, 1 stoppata, 9/24 dal campo, 0/2 da tre, 3/3 ai liberi in 37 minuti.
Los Angeles Lakers – Brooklyn Nets 92-83 (18-24; 31-16; 18-24; 25-19)
Los Angeles: Lakers: Bryant 21, Nash 17, Gasol 15, Clark 14, Jamison 9, Blake 7, Meeks 5, Sacre 4, Duhon. All. D’Antoni.
Brooklyn Nets: Lopez 30, Williams 15, Johnson 11, Wallace 9, Watson 5, Evans 4, Humphries 4, Teletovic 3, Blatche 2, Bogans, Brooks. All. Carlesimo.