Oklahoma City Thunder (26-8) – Washington Wizards (5-28) 99-101
Ph.: nba.si.comAvevamo detto nella rubrica “Rookie Rankings” che i propositi di Bradley Beal per il nuovo anno erano ceramente più bellicosi rispetto ai primi tre mesi nella NBA, ma non ci saremmo mai spinti così in avanti. L’ex Florida Gators ha realizzato la prestazione più sensazionale del 2012/2013, portando alla vittoria i suoi Wizards, peggiore squadra della NBA, contro i Thunder, capolista dell’ Ovest e della Lega.
La partita è bellissima sin dall’inizio, con i padroni di casa, decisi a non fare una comparsata sacrificale, come si è verificato tantissime altre volte durante la stagione; il parziale 20-30 con cui iniziano la partita è un segnale più che confortante, per i poveri tifosi dei Wizards.
Dall’altra parte, però, ci sono i Thunder, e il rientro ad inizio secondo quarto è matematico; diabolico 10-3 firmato Martin/Durant, e tutto da rifare per Washington. Vesely, si proprio lui, a tratti inguardabile quest’anno, tiene a galla i suoi, ma alla metà della frazione, OKC sembra scappare, con un altro parziale, stavolta firmato Westbrook e Ibaka, che porta gli ospiti sul 48-43. Ancora Vesely e poi Beal, ci mettono le pezze, ma il 53-51 con cui si inizia il secondo tempo, non fa bene sperare la Wizards Nation.
La ripresa è piuttosto equilibrata, con le due squadre incapaci di dare uno strappo deciso alla partita; se la giocano Seraphin e Ibaka, che alla fine del terzo avranno rispettivamente 14 e 21 punti segnati. La magia la mette però Bradley Beal, che con un gioco da quattro punti, permette ai suoi di chiudere sul +3, 76-73.
Il quarto quarto sembra un film. I Wizards sono ispirati come non mai, e giocano in una maniera a tratti favolosa, mentra dall’altra parte ci pensa Kevin Durant, che mette canestri di una difficoltà francamente esagerata, dando una manifesta prova di onnipotenza.
Il momento fondamentale è il +9 Wizards, 81-90, dopo il canestro di Garret Temple, si, proprio l’ex Casale Monferrato, a giocarsela in quintetto contro la squadra migliore della NBA; I Thunder capiscono di poter perdere la gara e si scatenano, Westrbook ne realizza cinque rapidi, che insieme ai 2 di Sefolosha e Durant fanno –4, nonostante i jumper di Beal e Webster.
Dal 90-94 è Kevin Durant Show. Liberi del –3, schicciata sontuosa del –1, ma Webster fa il miracolo, giocata da 4 punti, la seconda per i Wizards (quando tutto deve andare, gli dei del basket stanno anche dalla parte di Washington, incredibile) nello spazio di 13 minuti di gioco. Sembra finita sul +5, ma Ibaka, segna su assist di KD; Price e Webster sbagliano il jumper, così come Westbrook; Perkins prende il rimbalzo d’attacco e la spara fuori per Kevin Durant, che mette a 36.5 dal termine una tripla che definire impossibile è poco.
Verizon Center ammutolito, ma lo sceneggiatore della partita non ha finito qui. Possesso finale Wizards, Bradley Beal in punta contro Perkins, che gli fa immediatamente bloccare il palleggio, finta di tiro, Perkins abbocca, piede perno e preghiera di destro. Dentro! A 0.3 dalla fine, Bradley Beal, giocatore al primo anno, segna il canestro decisivo della più importante gara degli Wizards degli ultimi due anni. Che spettacolo.
Tabellini
Thunder: Durant 29, Ibaka 26, Perkins, Sefolosha, Westbrook 17, Martin 8, Collison 1, Thabeet, Jackson 2, Liggins 2
Wizards: Webster 22, Seraphin 19, Okafor 12, Beal 22, Temple 9, Ariza 3, Price 4, Vesely 10, Singleton
Memphis Grizzlies (22-10) – Sacramento Kings (13-22) 113-81
Tutto come da pronostico tra Grizzlies e Kings. Nonostante Sacramento giochi in casa, Memphis è un cliente troppo duro per i deboli Kings. E’ solo il primo quarto ad essere equilibrato tra le due squadre; dopo, infatti, i Grizzlies realizzano un +7, 29-22, e addirittura un +6, 36-30, per scrollarsi di dosso la pratica.
Mattatori della serata sono Randolph, 17 punti in pantofole, e Wayne Ellington; l’ex Minnesota e North Carolina, realizza 26 punti dalla panchina, suo massimo in carriera, con 10/11 dal campo, 6/7 da tre punti.
Uniche prestazioni guardabli per i padroni di casa, quelle di John Salmons, e del rookie Thomas Robinson, a 8 punti e 12 rimbalzi.
La vera notizia, ma neanche troppo, è il rientro di Tyreke Evans dopo l’infortunio. L’ex Memphis è ormai un separato in casa, nonché (agonisticamente, non per i numeri) un ex giocatore; dovrà fare di tutto nella sua prossima squadra per dimostrare di non esserlo.
Tabellini
Grizzlies: Randolph 17, Gay 8, Gasol 13, Conley 15, Allen 10, Arthur 5, Speights 10, Bayless 7, Wroten 2, Ellington 26
Kings: Thompson 12, Salmons 17, Garcia, Cousins 10, Thomas 9, Robinson 8, Johnson 4, Hayes 2, Honeycutt 2, Outlaw 4, Fredette, Evans 5, Brooks 8
Orlando Magic (12-22) . Portland Trail Blazers (19-15) 119 – 125 OT
Bellissima gara tra Blazers e Magic, nonostante passi un po’ in secondo piano a causa dell’impresa dei Wizards. Le due squadre si sfidano in una vera e propria sparatoria, essendo le difese nettamente inferiori ai rispettivi attacchi.
Peccato che dopo una partita del genere, la situazione dei Magic sia profondamente negativa, visto che una striscia di sconfitte così lunga per la franchigia della Florida non si verificava da 7 stagioni.
Dopo un primo quarto in sostanziale parità sul 24-25, Orlando sembra prendere il largo grazie ai canestri di Afflalo e J.J. Redick, andando negli spogliatoi sul +10, dopo un bel parziale di 33-20.
La risposta dei padroni di casa non tarda, e ad inizio terzo quarto, i Blazers si fanno immediatamente sotto con un super Hickson ed il solito LaMarcus Aldridge, immarcabile per i poveri Nicholson e Vucevic. Parità 85-85 per entrare nell’ultima frazione.
I migliori giocatori delle due sqaudre, Afflalo e Redick per i Magic, Aldridge e Matthews, per i Blazers, si sparano le loro cartucce ad inizio ultimo quarto, ma nessuno riesce ad ottenere un cospicuo vantaggio. E’ a 1:14 dal termine, che i Blazers sembrano portarla a casa, grazie alla tripla di Nicolas Batum che porta i suoi sul 106-101. Come non detto, perché Jameer Nelson, dimostra di averne ancora, e con due tiri liberi prima e una tripla fondamentale a 8.9 secondi dal termine, manda la gara all’overtime.
Non basta ai Magic il vantaggio psicologico di essere ai supplementari, perché i Blazers finalmente si scateno. Lillard domina, segnando 4 punti in fila, e servendo due assist per Hickson e Matthews, permettendo ai padroni di casa di firmare un 8 a 0 decisivo. Aldridge e Batum, controllano con i tiri liberi decisivi, vanificando la gara da 29 punti di J.J. Redick.
Ottima vittoria per i Blazers, che si tengono aggrappati al treno playoff, nonostante le fatiche extra di questo incontro; peccato per i Magic, che per sfortuna, e ovviamente, per il poco talento a disposizione, sono in una striscia negativa di 9 gare consecutive.
Tabellini
Magic: Nicholson 8, Vucevic 17, Nelson 21, Afflalo 24, Jones 6, McRoberts 12, Turkoglu, Harkless 2, Smith, Redick 29
Blazers: Aldridge 27, Batum 16, Hickson 20, Lillard 18, Matthews 24, Freeland 2, Babbitt 6, Claver 4, Price 8