NBA All Star Game recap: New York regala spettacolo

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Russell Westbrook, MVP della partita foto tratta da hoopeduponline.com

L’ultima volta nel 1998, l’ultima volta era Jordan vs Kobe, ma ieri come oggi è sempre est contro ovest e la casa dello spettacolo ancora una volta è il Madison Square Garden.

Come sempre All Star Game fa rima con spettacolo a 360 gradi e allora ecco che a darci il benvenuto alla 64^ edizione e a presentare le stelle di quest’anno arriva Christina Aguilera con il suo mashup tra “Empire State of Mind” e “New York New York”.

EAST:

Starting five: Kyle Lowry G (Raptors), John Wall G (Wizards), Carmelo Anthony F (Knicks), LeBron James F (Cavaliers), Pau Gasol C (Bulls);

Bench: Chris Bosh C (Heat), Al Horford C (Hawks), Jimmy Butler F (Bulls), Kyle Korver G (Hawks), Kyrie Irving G (Cavaliers), Paul Millsap F (Hawks), Jeff Teague G (Hawks);

Coach: Mike Budenholzer (Hawks);

WEST:

Starting five: Stephen Curry G (Warriors), James Harden G (Rockets), Klay Thompson G (Warriors), Kevin Durant F (Thunder), Marc Gasol C (Grizzlies);

Bench: Russell Westbrook G (Thunder), Damian Lillard G (Trail Blazers), DeMarcus Cousins C (Kings), Dirk Nowitzki F (Mavericks), Duncan C-F (Spurs), Chris Paul G (Clippers), LaMarcus Aldridge F (Trail Blazers);

Coach: Steve Kerr (Warriors);

Prima volta alla partita della domenica per DeMarcus Cousins, Kyle Lowry, Jeff Teague, Kyle Korver e Klay Thompson.

Chi pensava che la mancanza per infortunio di Kobe Bryant, Blake Griffin, Anthony Davis e Dwyane Wade avrebbe influito sulla spettacolarità si sbagliava di grosso e il punteggio finale di 163-158 per l’ovest conferma tutto. 321 punti totali messi a segno dalle squadre per una partita che ha avvicinato un uomo a una leggenda: Russell Westbrook, a fine match eletto MVP, va vicinissimo a eguagliare i 42 punti (record in una partita di All Star Game) di Wilt Chamberlain, ma purtroppo lo 0 dei Thunder si ferma a uno scalino dalla vetta, con un comunque onorabile 41 punti.

Un altro che va vicino ad un altro record è il Re LeBron james, 30 punti e sorpasso a Michael nella classifica all time dei marcatori di questa partita. Kobe resta primo con 280 punti, ma suvvia Bron ti rifarai l’anno prossimo.

1° QUARTO- Come da tradizione si comincia subito mettendo alla prova le difese.

Parte subito in quinta Lebron, tre schiacciate e una con tanto di alley oop da parte di John Wall. LBJ prova poi un tiro da tre dal New Jersey che però si stampa sul ferro.

Sì, le difese sono inesistenti quindi chiaramente siamo in pieno All Star Game.

Da ovest ci provano Harden e Curry con un paio di tiri da tre mancati, ma cosa ci tocca vedere, Gasol e LBJ rubano due palloni, difendono e poi Lebron tenta la remix al tabellone come Mcgrady insegna, ma stavolta l’esperimento non riesce.

La reazione West arriva Grazie a Steph Curry che fa quel che vuole col pallone e alza poi per Harden due palloni uno più bello dell’altro, il barba schiaccia e ringrazia.

Dopo i timeout in campo Korver da una parte e Westbrook dall’altra e lo show ha un nuovo inizio.

Da est partono le triple dell’uomo di Atlanta, dall’altra parte Westbrook inizia una gara di schiacciate contro Lebron e salta su tutto ciò che gli capita, ma farsi vivi sabato sera no?

Il primo quarto termina con un’altra schiacciata di Westbrook sulla sirena che porta l’ovest in vantaggio 47-36.

2° Quarto- il secondo quarto inizia con Bosh e Butler dentro da una parte e Cousins e Paul dall’altra, ma lo zampino ce lo mette sempre l’uomo da UCLA, ancora Russell Westbrook da 3 e si ritrova a inizio quarto già a 23 punti!

Aldridge poi decide di voler partecipare allo spettacolo: quale dito rotto scusate, non vedete che la metto anche io da 3?

Time out e rientro in campo per gli starter dell’est, mentre da ovest tornano Harden e Curry e  soprattutto entra WunderDirk Nowitzki.

L’East lancia la rimonta sugli assi Lowry-Wall e Lebron-Horford. Altro time out e al rientro c’è in campo Irving che chiude il quarto con una tripla che porta la formazione in maglia bianca sull’83-82.

Prova un buzzer beater Harden ma non riesce e si arriva alla pausa.

Dopo lo show di metà partita di Ariana Grande e Nicky Minaj siamo pronti a vedere gli ultimi due quarti della sfida.

3° Quarto- il terzo quarto ha due protagonisti: da una parte Lebron, dall’altra Steph Curry.

Steph si fa vedere con una serie di slalom che nemmeno il miglior Tomba ai tempi d’oro. Spreca la prima occasione con lo step back che finisce sul ferro, ma non commette due volte lo stesso errore e allora ecco che chiude la penetrazione col terzo tempo alzando una parabola come solo lui sa fare sopra tutti.

Lebron non resta a guardare, stasera ha l’abito da festa e quindi si fa alzare la palla da Lowry. Troppo facile chiudere con una schiacciata normale, meglio farne una in reverse.

Non contento poi finta il gancio e poi va dietro la schiena per i due punti facili di Melo.

Sul 112-112 ecco di nuovo allora l’uomo che vuole a tutti i costi le luci addosso stasera, mr Westbrook in schiacciata con l’alley oop gentilmente offerto da CP3.

Terzo quarto che si chiude 125-120

4° Quarto- a inizio quarto è Korver che a furia di triple riporta tutto in pari: 132-132.

Westbrook per non ci sta e vuole dominare anche su quel campo, risponde immediatamente anche da tre.

L’ultimo quarto come sempre è quello in cui si lasciano le atmosfere di festa e si  inizia a far sul serio, lo ricorda subito Lebron, solo rete da tre e stoppata su Westbrook che se ne stava andando a schiacciare ancora indisturbato.

Si fa sul serio e allora ecco anche l’immortale Tim Duncan, subito servito da Paul per la schiacciata facile anche per lui.

Partita ormai accesissima, 143-142 a 6 minuti dal termine, il Re LBJ tutto da solo ad aggredire il ferro per il sorpasso East.

La fuga decisiva però la fa l’ovest con le triple di Westbrook, e Harden in step back come solo lui sa fare.

Prova a recuperare l’East ma alla fine per la prima volta a New York è vittoria West: 163-158.

MVP: Russell Westbrook con 41 punti e 16 su 28 dal campo, 1 assist e 3 rimbalzi.