Le partite clou

Detroit Pistons @ Golden State Warriors: 107-127 (30-37; 28-23; 19-41; 30-26)
Vittoria comoda alla Oracle Arena per i ragazzi di Steve Kerr. Grazie ad un Kevin Durant stellare, gli Warriors portano a casa la 34esima vittoria stagionale ai danni dei Detroit Pistons, team quasi mai in partita. Partono subito forte gli Warriors guidati dagli Splash brothers Curry (24 punti) e Thompson (23 punti). Drummond&Co riescono a rimediare giocando un ottimo secondo quarto, ma esauriscono presto le energie e vengono spazzati via nelle ultime due frazioni di gioco.
Pistons (18-23): Morris 21, Drummond 12 (10 rimbalzi), Jackson 14, Caldwell-Pope, Johnson 8, Hillard 6, Harris 18, Baynes 4, Marjanovic 13, Smith 4, Udrih 4.
Warriors (34-6): Green 2 (13 assist), Durant 25, Pachulia 7, Curry 24, Thompson 23, West 2, Iguodala 8, McGee 8, Livingston 10, Clark 14, McCaw 2, Looney 2.
MVP: Certo, la prestazione di squadra è stata fantastica, e quindi questo premio andrebbe condiviso, ma dovendo scegliere lo conferiamo a Kevin Durant.

Chicago Bulls @ New York Knicks: 89-104 (22-24; 29-30; 14-22; 24-28)
Anche se ha perso un po’ di appeal, una classica sfida del passato NBA come Chicago-New York non ha tradito le aspettative, regalando un piacevole incontro agli spettatori che hanno gremito le tribune del Madison Square Garden. A spuntarla sono stati i padroni di casa, complice una prestazione ottima del loro go-to-guy: Carmelo Anthony. Ottima anche la prestazione di Derrick Rose su cui prima del match circolavano numerose voce riguardo la sua fuga proprio a Chicago. I Knicks evitano così di incappare nella quarta sconfitta consecutiva e rialzano la loro classifica con un successo importante contro una diretta rivale per un posto Playoff.
Bulls (19-21): Wade 22, Carter-Williams 3, Grant 14, Rondo 4, Felicio 13, Gibson 12, Zipser 7, Portis 2, McDermott 2, Lopez 10.
Knicks (18-22): Anthony 23, Porzingis , Noah 12 (15 rimbalzi), Lee 6, Rose 17, O’Quinn 12 (11 rimbalzi), Holiday 6, Kuzmiskas 19, Jennings 5, Thomas 4, Hernangomez.
MVP: Carmelo Anthony. autore di 23 punti finali. Parte del premio, in realtà, dovrebbe essere condiviso con gli ex di turno, Rose e Noah.

Los Angeles Lakers @ San Antonio Spurs: 94-134 (24-36; 30-36; 21-34; 19-28)
Da un classico anni ’90 come Bulls-Knicks ad un classico anni 2000. Il protagonista della partita è stato Kawhi Leonard, che con i suoi 31 punti ha trascinato i texani ad una vittoria comoda contro i giovani Lakers. Partita senza storia sin dall’inizio quando gli Spurs mettono subito le cose in chiaro con un primo quarto da capogiro in cui concedono solo 24 punti agli avversari, segnandone 36. Prestazione corale unica quella dei texani, con 32 assist sui 49 canestri complessivi. Ora San Antonio è attesa a Mexico City per la sfida contro i Phoenix Suns, mentre ai Lakers spetta vedersela contro i Clippers nel derby di Los Angeles.
Lakers (15-28): Randle 22, Deng 3, Mozgov, Russell 9, Young 8, Robinson 4, Ingram 9, Black 5, Clarkson 14, Williams 10, Zubac 8, Huertas 2.
Spurs (31-8): Aldridge 13, Leonard 31, Green 3, Parker 13, Gasol 22, Dedmon 6 (12 rimbalzi), Simmons 12, Ginobili 2, Mills 6, Lee 4, Bertans 5, Murray 10, Anderson 7.
MVP: Kawhi Leonard, autore di 31 punti nei primi tre quarti di gioco. L’ala di Popovich resta seduta tutto il quarto periodo quando ormai la partita ha perso ogni possibile significato.
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