NBA Recap Inside: Boston si prende il primo posto a Est, Blazers e Jazz che vittorie!

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  • di Ario Rossi & Marco Lacava
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Cleveland Cavaliers @ Miami Heat 121-124 OT (37-24, 60-56, 91-80, 108-108)

Senza James i Cavs non vincono: in questa stagione sono 0-7, anche perché a South Beach oggi mancavano anche Irving e Thompson. Cleveland è sempre avanti e, come ieri, ha un vantaggio in doppia cifra ad iniziare il quarto periodo. Riesce, però, a farsi recuperare tutto con una persa di Williams nel finale (mai in carriera aveva perso 10 palloni) e Miami manda la gara al supplementare dove subisce due giochi da 4 punti dai Cavs: sotto di uno a 34″ dalla fine, Tyler Johnson infila 4 liberi di fila mentre Frye sbaglia la tripla del possibile secondo overtime. Ora Cleveland è seconda dietro a Boston, mentre Miami rimane nona a causa degli incontri a favore di Chicago, che ha lo stesso record.
MVP: Tyler Johnson. Partendo dalla panca infila 24 punti, tira giù 5 rimbalzi e smazza 4 assist, tiando 7/12 totale di cui 3/6 oltre l’arco. Decide la gara con un 4/4 ai liberi negli ultimi 30″
Cavaliers (51-30): Love 25 (10 rimbalzi), Smith 5, Frye 21, Shumpert 11, Deron Williams 35 (10 perse), Korver 18, Felder 4, Sanders 2, Jefferson, Derrick Williams.
Heat (40-41): McGruder 8, J.Johnson 16, Whiteside 23 (18 rimbalzi), Richardson 19, Dragic 15, T.Johnson 24, Ellington 12, White 2, Reed 5.
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Washington Wizards @ Detroit Pistons 105-101 (34-21, 55-42, 79-73)
Ultima partita al Palace of Auburn Hills per i Pistons: a metà gara, infatti, sono stati onorati quelli che qui hanno portato dei titoli, come Thomas e Rodman, ma anche Billups e Ben Wallace. Chiude questo e chiude anche la Joe Louis Arena dove i Red Wings hanno vinto 4 Stanley Cup; in entrambi i palazzi hanno giocato le Shock della WNBA (ora Dallas Wings) vincendo 4 titoli. Ora NBA e NHL giocheranno alla Little Caesars Arena. Erano altri tempi con cui i Pistons attuali non hanno nulla a che fare. Basta un Beal da 33 punti in altrettanti minuti per dare a Detroit l’ennesima sconfitta stagionale. Dopo il -1 a 74″ dal termine, il jumper di Markieff Morris ha dato il -3 che sarebbe stato annullato dalla tripla di Harris, che però non ha trovato il fondo della retina. Ora Washington proverà a battere Miami nell’ultima gara, che vorrebbe dire 50esima vittoria stagionale ed eliminazione dai Playoffs dei rivali di Division.
MVP: Bradley Beal. 33 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e una stoppata, con 3/8 da 3 e 10/12 da 2 compresa la schiacciata che ha dato il +5 a pochi secondi dal termine.
Wizards (49-32): Markieff Morris 20, Oubre 10, Gortat 8, Beal 33, Jennings 2, J.Smith 6, Mahinmi 6 (11 rimbalzi), Satoransky 11, Bogdanovic 9, Burke
Pistons (37-44): Marcus Morris 12, Ellenson 3, Drummond 10, Caldwell-Pope 5, I.Smith 16, Harris 22, Marjanovic 8, Johnson 8, Bullock 11, Hilliard 6, Leuer.

 

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San Antonio Spurs @ Portland Trail Blazers 98-99 (28-31, 43-47, 76-71)

È ufficialmente play-off per i Trail Blazers. Con la vittoria di stanotte sugli Spurs per 99-98, Portland è matematicamente qualificata al post regular season. Padroni di casa privi di Damian Lillard, seduto in panca ad incitare i compagni, ma con un Shabazz Napier in ottima condizione capace di mettere a referto 32 punti con un 45% dal campo. Fin dalle prime battute, la partita ha visto Portland in vantaggio e, nel momento della sirena di metà incontro, sopra di 4 punti. Qualsiasi cosa coach Pop abbia detto ai ragazzi è servita per i primi minuti visto i 33 punti e il più 5 Spurs alla fine della terza frazione. L’incontro è stato deciso sulla sirena. A sette secondi dalla fine Anderson spreca, perde palla e permette un ultimo possesso a Portland a sei dalla fine. Infatti è Vonleh a siglare il più uno a tempo ormai finito al termine di un’azione convulsa all’interno dell’area di San Antonio.

MVP: con 32 punti, 6 rimbalzi, 5 assist Shabazz Napier risulta decisivo per la vittoria della sua squadra, aiutandola a qualificarsi definitivamente ai play off.

Spurs (61-20) Dedmon 3 (8 rimbalzi), Leonard 18, Green 5, Parker 12, Aldridge 12, Lee 7 (8 rimbalzi), Anderson 6, Gasol 7 (13 rimbalzi), MIlls 5, Ginobili 11, Bertans 2, Simmons 7, Forbes 3.
Trail Blazers (41-40) Vonleh 12 (11 rimbalzi), Napier 32, Connaughton 15, Leonard 13, Turner 16 (7 assist), Layman 4, Aminu 5, Quarterman 2.

 

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Utah Jazz @ Golden State Warriors 105-99 (32-33, 49-51, 74-74)

Con la vittoria per 105 a 99, i Jazz superano i Warriors ed espugnano l’Oracle Arena, fermando a 14 la striscia di W consecutive della franchigia di Oakland. Partita in situazione di parità fin dalla palla a due e molto divertente da vedere fino alla fine. Entrambe le squadre creano e segnano, alle volte anche con giocate sublimi (vedi assist di Curry a McGee). Decisa negli ultimi minuti da chi ha saputo sfruttare meglio le occasioni create, come la tripla di Johnson del più 7 a un minuto e venti dalla fine dell’incontro e i successivi errori dei Golden State. Vittoria corale quella di Utah, visti i sei giocatori in doppia cifra nei punti, a differenza dei padroni di casa che sono riusciti a portarne solo tre. Ottima prova di Curry capace di segnare 28 punti con un 56% dal campo e 6/8 da tre punti e per gli ospiti sono da sottolineare le ottime prestazioni di Hill e Johnson, entrambi hanno chiuso con un 5/7 da tre punti. C’è aria di play off.

MVP: con 17 punti, 18 rimbalzi (6 offensivi e 12 difensivi) e 2 stoppate Rudy Gobert è stato il vero dominatore di entrambi i canestri. Il tutto condito da un onesto 7/12 dal campo.

Jazz (50-31) Exum 7, Ingles 11 (7 assist), Gobert 17 (18 rimbalzi), Diaw 10, Hill 20, Mack 16, Johnson 19, Burks 3, Bolomboy 2.
Warriors (66-15) Durant 16 (10 rimbalzi), Curry 28, McCaw 9, Pachulia 8, Green 5, Iguodala 4, Clark 3, Livingstone 4, West 8, McGee 11, McAdoo 3.