Houston Rockets @ Boston Celtics 102-98 (19-23, 46-43, 77-73)
Boston perde al Garden ed è una notizia di rilievo, visto e considerato che non succedeva da ben 14 partite nelle quali i Celtics avevano vinto e convinto. A riuscire nell’impresa i redivivi Houston Rockets, squadra che dalla pausa per l’All-Star Game è apparsa trasformata, trovando un equilibrio che sembrava ormai fuori dalla loro portata per questa stagione. Questa vittoria arriva a coronamento di un gran momento per i texani e di una grande partita, dove sono riusciti a soffocare i ritmi prediletti dei padroni di casa senza però snaturare il proprio gioco, anch’esso sviluppatosi su ritmi alti. La chiave è stata l’intensità e… James Harden: 32 punti con 19 tiri e la solita marea di liberi, oltre che al marchio sulle azioni di fine partita, fondamentali per tenere a bada i continui tentativi di rientro dei mai arrendevoli Celtics. Ottima notizia per coach Bickerstaff anche l’apporto in termini di punti dell’ex Shandong Michael Beasley che, soprattutto quando il ”barba” tirava il fiato in panchina, si è caricato l’attacco sulle spalle siglando 10 dei primi 12 punti della squadra in apertura di quarto periodo: tutti si augurano sia la volta buona per il prodotto di Kansas. Mentre i Rockets pongono una pietra fondamentale nella costruzione della loro postseason, Boston, più che della sconfitta, è preoccupata delle condizioni di Crowder, uscito prematuramente dalla contesa per una distorsione alla caviglia destra. Preoccupazione comprensibile dato che, stante questa situazione ad Est ed arrivando ad aprile nelle migliori condizioni, gli uomini di coach Stevens possono davvero essere protagonisti
Rockets (33-32): Motiejunas 2, Ariza 10, Howard 12 (12 rimbalzi), Beverley 8 (12 rimbalzi), Harden 32, Capela 6, Beasley 18, Terry 2, McDaniels 2, Brewer 10. Celtics (39-27): Johnson, Crowder 4, Sullinger 24 (12 rimbalzi), Thomas 30, Bradley 16, Jerebko 2, Mickey, Rozier 3, Zeller 7, Smart 7, Turner 5.
Key Stat: Boston perde meno palloni di Houston (14-17) ma li perde peggio: 31-12 i punti da turnover a favore dei Rockets.
MVP: Prova da campione ma soprattutto da uomo-squadra per James Harden.

New Orleans Pelicans @ Memphis Grizzlies 114-121 OT (24-20, 47-48, 66-73, 99-99)
Unica partita conclusasi ai supplementari nella notte di scena al FedEx Forum di Memphis, dove la differenza di classifica veniva totalmente annullata dalle numerose assenze in casa Grizzlies, orfani di quasi tutto il loro quintetto base. Purtroppo per loro, i Pelicans di quest’anno sono una squadra malata che quando ha l’occasione, seppur minima, di perdere una partita, la perde. Questo nulla toglie ai comprimari di coach Joerger, che hanno anzi approfittato della ribalta per far registrare alcuni record personali. Il primo è Matt Barnes, protagonista della sua prima tripla-doppia in carriera; il secondo è Stephenson, tornato ”born ready” con 33 punti all’attivo (massimo in carriera; il terzo è JaMychal Green, anche lui col career-high di 21 punti, tra i cui i 2 pesantissimi che hanno mandato la sfida all’overtime. A New Orleans non sono bastate le grandi prove di Davis e Holiday più Anderson dalla panchina, ancora una volta produttori di grandi numeri che però non hanno condotto ad una vittoria arrivata una sola volta nelle ultime 7 partite. Memphis sempre più salda al secondo posto della Southwest e al quinto della Western Conference lì dove, nei bassifondi, troviamo i New Orleans Pelicans che rappresentano, forse insieme a Chicago, la più grande delusione di questa stagione NBA.
Pelicans (24-40): Cunningham 17, Davis 25 (13 rimbalzi), Asik, Douglas 12, Holiday 34 (10 assist), Anderson 24 (12 rimbalzi), Gee, Johnson, Babbitt 2. Grizzlies (39-26): Green 21 (10 rimbalzi), Barnes 26 (11 rimbalzi, 10 assist), Hollins 4, Weber 10, Allen 8, Stephenson 33, Martin 6, Hairston 8, Carter 5.
Key Stat: I turnover (17 Pelicans, 10 Grizzlies) e le rubate (14-6 per Memphis).
MVP: Davvero incredibile la gara di Matt Barnes, autentico mattatore della notte.

Minnesota Timberwolves @ Oklahoma City Thunder 99-96 (24-21, 50-53, 69-73)
Incredibile tonfo interno dei Thunder che ora devono guardarsi le spalle dal recupero dei Clippers. Minnesota parte subito forte, sfruttando le palle perse di OKC, e vola sul 21-8 dopo 9′. I padroni di casa si svegliano e, con un parziale di 19-3, trovano anche il primo vantaggio della gara con la tripla di Durant (27-24 al 14′). Da lì in poi la gara è sempre in equilibrio fino alla fine: con oltre 3′ sul cronometro, Dieng segna i liberi del +1 (88-87) prima che un 7-2 dei Thunder sembrasse quasi decisivo (94-90 a 59″ dalla fine). Towns e Dieng non la pensano così e Minnesota guida 96-94, prima del pareggio di Adams a 11″ dal termine. Tocca allora a Rubio a prendersi l’ultimi tiro, che manda a segno con 0.2″ per la gioia di Mitchell e compagnia.
Timberwolves (21-45): Dieng 25, Towns 17 (12 rimbalzi), Wiggins 20, Rubio 13 (8 rimbalzi e 12 assist), LaVine 9, Muhammad 6, Prince 2, Smith 2, Jones 5, Bjelica, Payne.
Thunder (44-21): Durant 28, Ibaka, Adams 8 (13 rimbalzi), Roberson 2, Westbrook 26, Foye 6, Singler 3, Kanter 17 (14 rimbalzi), Morrow 3, Collison 3.
Key Stat: OKC ha dominato la lotta a rimbalzo (54-37), ma ha perso ben 24 palloni, season high, il doppio dei Timberwolves.
MVP: Ricky Rubio. Da sempre riceve critiche per il suo tiro ma oggi ha messo la bomba decisiva, chiudendo con 3/6 dall’arco. 13 punti, 12 assist, 8 rimbalzi e 3 rubate in 36′, sfiorando la tripla doppia e facendo segnare l’ottava doppia doppia stagionale.

Orlando Magic @ Sacramento Kings 107 – 100 (27-21, 50-49, 80-75)

New York Knicks @ Los Angeles Clippers 94-101 (22-29, 50-61, 74-76)
I Clippers ospitano i Knicks che arrivano allo Staples senza Arron Afflalo. Nonostante le assenze di Pierce, Mbah a Moute e del lungodegente Griffin la squadra di casa, trascinata dai 17 punti di Paul nel primo tempo, finisce la prima metà di gara con un comodo vantaggio di 11 punti. I Knicks si affidano ai tre lunghi titolari, con Lopez che alla fine pareggia il conto dei rimbalzi con il suo diretto avversario Deandre Jordan a quota 19. Porzingis si mette alle spalle i problemi di falli e segna 12 punti nel solo terzo quarto e a metà ultimo periodo un tiro dell’ex Vujacic impatta la partita, ma un paio di canestri di Paul e Redick nel finale regalano ai Clippers una vittoria sofferta.
Knicks (27-40): Anthony 20, Porzingis 23, Lopez 20 (19 rimbalzi), Vujacic 9, Calderon 2, O’Quinn, Galloway 3, Grant 4, Williams 13.
Clippers (42-22): Green 17, Johnson 10, Jordan 10 (19 rimbalzi), Redick 20, Paul 24 (15 assist), Aldrich 2, Crawford 10, Rivers 8, Prigioni.
Key Stat: i Knicks mettono a segno solo 4 triple (1/10 le guardie titolari), mentre i Clippers tirano col 44% da tre e fanno registrare 9 stoppate.
MVP: Deandre Jordan deve rimanere sul parquet per 37 minuti per contrastare l’altezza del frontcourt newyorkese, e finisce con una doppia doppia da 10 punti (con un perfetto 2/2 dalla lunette) e 19 rimbalzi, a cui aggiunge 6 stoppate.
Le altre partite della notte:
Brooklyn Nets @ Philadelphia 76ers 89-95 (21-27, 45-53, 67-71)
Nets (18-47): Young 21, Lopez 24, Sloan 14, Ellington 10, Brown 5, McCullogh, Robinson 2, Larkin, Karasev 3, Kilpatrick 10. 76ers (9-56): Noel 13 (11 rimbalzi), Covington 12, Grant 7, Smith 10, Thompson 11, Holmes 2, Brand, Landry 16, McConnell 10, Canaan 4, Stauskas 10.
Detroit Pistons @ Charlotte Hornets 103-118 (32-38, 53-69, 81-88)
Pistons (33-32): Morris 13, Harris 20, Drummond 5, Jackson 20 (10 assist), Caldwell-Pope 24, Baynes 8, Blake 5, Johnson 3, Hilliard 5, Bullock, Tolliver.
Hornets (36-28): Williams 22, Zeller 10, Lee 15, Walker 16, Batum 17 (11 assist), Kaminsky 10, Lin 8, Jefferson 12, Lamb 2, Hansbrough 4, Daniels 2, Gutiérrez, Harrison.
Miami Heat @ Chicago Bulls 118-96 (23-31, 54-58, 84-85)
Heat (38-27): Deng 19, Stoudemire 6, Johnson 15, Wade 9, Dragic 26, Whiteside 13 (16 rimbalz, Richardson 22, Winslow 8, McRoberts, Green, Haslem.
Bulls (32-32): Gibson 13, Gasol 17 (12 rimbalzi e 9 assist), Dunleavy 8, Moore 6, Holiday 14, McDermott 11, Brooks 10, Mirotic 6, Portis 5, Snell 5, Felicio 1.
Washington Wizards @ Utah Jazz 93 – 114 (29-32, 48-56, 68-88)
Jazz (30-35): Hayward 18, Favors 14, Gobert 6 (11 rimbalzi), Hood 14, Mack 27, Booker 5, Neto 12, Burke 2, Ingles, Lyles 8, Johnson 5, Withey 3.
Portland Trail Blazers @ Golden State Warriors 112-128 (27-40, 61-81, 86-110)
– di Domenico Laudando, Ario Rossi & Riccardo Baccega