Toronto Raptors @ Cleveland Cavaliers 103-125 (22-34; 48-62; 73-99)
Adesso è ufficiale: i Cleveland Cavaliers hanno attivato la loro, personalissima, “modalità da playoff”. Se contro Indiana, nonostante lo sweep, qualche dubbio era comunque circolato, in queste due prime partite contro i Raptors le certezze cominciano ad aumentare ed a cementificarsi. Se gara -1 aveva vissuto qualche momento d’equilibrio, il secondo atto della serie è un dominio totale di Cleveland, che parte col turbo e non si volta più indietro. Protagonista assoluto, come sempre, LeBron James, che chiude con 39 punti e scavalca Kareem Abdul-Jabbar al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori della storia dei playoffs. A coadiuvare il Re, c’è un positivo Kyrie Irving ed un contributo più che efficace della panchina, specie nelle persone di Shumpert e Frye. Toronto non ha risposte all’attacco esplosivo dei Cavs, fatto di molta circolazione e di tanto, tantissimo tiro da tre punti. Se poi non si compensano con l’attacco le difficoltà difensive, è difficile poter pensare di eliminare una corazzata del genere. Lowry tiene alta la bandiera e, insieme ad Ibaka, è autore dell’unico, timido ed inutile, tentativo di rimonta. Bene Joseph e Valanciunas dalla panchina, ma se la musica non cambierà nemmeno in Canada, potremmo prepararci ad un altro sweep firmato dalla truppa di Tyrone Lue. Ed i problemi di DeRozan contro la difesa avversaria sono sotto gli occhi di tutti (oggi 2/11). Urge una veloce e tangibile scossa.
Raptors (0-2): DeRozan 5; Lowry 20; Powell 8; Ibaka 16; Patterson 3; Joseph 22; Valanciunas 23; Carroll; Tucker; Wright 4; Siakam; Poeltl 2; VanVleet.
Cavs (2-0): James 39; Smith 6; Irving 22 (11 assist); Thompson 9; Love 9; Shumpert 14; Korver 3; Frye 18; Williams 5; Jefferson; Jones; Jones.
MVP: LeBron James è semplicemente inarrestabile. Questo è noto a tutti, ma in questi playoffs sembra voler dimostrare, ancora una volta, che i galloni di “miglior giocatore del pianeta” appartengono a lui ed a nessun altro. 39 punti, con uno strepitoso 71% dal campo (10/14) ed un ottimo 4/6 dalla lunga distanza. 15/21 dalla lunetta: se aggiusta, come sta facendo, anche questo dato statistico, si fa dura per tutti.