NBA Recap Inside: San Antonio asfalta Cleveland, colpo Thunder a Dallas
Sei le partite nella notte NBA: gli Spurs annichiliscono i Cavs, sempre più in crisi difensiva, che perdono LeBron per infortunio e scivolano al secondo posto ad Est, dietro ai Celtics. Importante affermazione di OKC sul campo dei Mavs.
Cleveland Cavaliers @ San Antonio Spurs 74-103 (18-28; 40-64; 58-81)
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Una partita senza storia. Potrebbe essere riassunta con quest’assunto la sfida tra Cleveland e San Antonio, che vede la truppa di Popovich asfaltare quella di Lue. Sin dal primo quarto gli Spurs mettono le cose in chiaro, mandando in crisi le già labili certezze difensive dei Cavs, vero e probabilmente unico tallone d’Achille dei campioni in carica. A rendere tutto ancora più amaro per gli ospiti è l’infortunio al collo di LeBron James, che lascia anzitempo la gara, ma che dovrebbe esserci per il prossimo impegno contro Chicago. San Antonio tira nettamente meglio dal campo, domina a rimbalzo e sfrutta l’emorragia di palle perse avversarie, trasformandole in ben 23 punti. Cleveland, con questa sconfitta, scivola al secondo posto ad Est dietro ai Boston Celtics, a mezza partita di distanza; San Antonio, d’altro canto, tiene viva la corsa alla prima piazza ad Ovest, con lo “scontro diretto” contro Golden State all’orizzonte.
Cavs (47-26): James 17; Smith 5; Love 9; Thompson 11; Irving 8; Frye 8; Jefferson 5; Williams 3; Jones 2; Williams 2; Liggins; Felder 4.
Spurs (57-16): Leonard 25; Aldridge 14; Dedmon 8 (13 rimbalzi); Parker 2; Green 5; Gasol 14; Anderson 4; Mills 9; Ginobili 12; Lee 2; Bertans 3; Simmons 3; Forbes 2.
MVP: Come accade ormai di consueto, il fattore decisivo per gli Spurs porta un nome ed un cognome e questi sono Kawhi Leonard. 25 punti con 6 rimbalzi e 6 assist, difendendo su Lebron James e tirando con il 52% dal campo. MVP di nome e di fatto.
Oklahoma City Thunder @ Dallas Mavericks 92-91 (25-26; 35-50; 57-69)
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OKC vede le streghe a Dallas, poi si sveglia dal torpore e rimonta, centrando una vittoria dal peso specifico non indifferente. I Thunder scendono in campo all’American Airlines Center con ancora un po’ di scorie derivanti dalla netta sconfitta contro Houston della sera prima, i due quarti d’apertura lo dimostrano, soprattutto il secondo, dove Westbrook e compagni imbarcano un parziale di 24-10 che fa chiudere loro la prima frazione a -15. Dallas mette in mostra un basket solido, confermando i passi avanti del recente periodo, ma perde concentrazione nel terzo e quarto periodo, quando OKC dà vita ad una bella rimonta che la conduce alla vittoria. Nonostante i 23 assist a referto, i Mavs soffrono a rimbalzo e non riescono a dare il colpo di grazia a dei Thunder traballanti, che nel momento del bisogno si affidano al solito Westbrook: 37^esima tripla doppia stagionale e tassametro che corre.
MVP: Che piaccia o meno il suo modo di intendere le partite, Westbrook sta compiendo un’impresa storica. 37 triple doppie in stagione, a -4 dal record all-time di Robertson. La tripla doppia di media dista poco, la sfiora con la punta delle dita e, cosa ben più importante, sta trascinando una squadra che avrebbe potuto accusare la partenza di Durant oltre i propri limiti. Che vinca o meno il tanto agognato premio individuale di fine stagione, Westbrook, con quest’annata, entra di diritto negli annali.