NBA Recap Inside: Vendetta Warriors, è di nuovo titolo NBA

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GOLDEN STATE WARRIORS – CLEVELAND CAVALIERS 129-120 (33-37, 71-60, 98-93)

La vendetta è un piatto che va servito freddo: i Golden State Warriors chiudono le NBA Finals sul 4-1, stendendo i Cleveland Cavaliers 129-120 trascinati da Kevin Durant, al primo titolo della sua carriera.

Parte subito aggressiva Golden State che va sul 9-4 grazie alla tripla di Klay Thompson, ma presto i Cavs alzano l’intensità con un parziale propiziato dai recuperi difensivi e dai canestri di James e Irving (9-13). Lebron parte fortissimo all’inizio con 12 punti, cinque di fila per il 12-20 dei suoi; dall’altra parte Durant e Curry entrano in partita e riportano i Dubs sul -2. Variano le rotazioni, riposano presto le stelle di ciascuna squadra e, complice un metro arbitrale severissimo, la partita si trasforma in una sfida dai liberi: Golden State sorpassa, Cleveland trova di nuovo il filo del discorso con Irving e una tripla di Smith.
Ancora molto bene i Cavs a inizio secondo quarto grazie allo splendido poster di James su Durant per il +8. In un momento difficile, West con quattro punti e Iguodala con difesa e schiacciata in contropiede tengono in vita la squadra di casa: al resto pensano Kevin Durant e Steph Curry che confezionano un 15-0 che cambia direzione alla partita. I Warriors volano sul +15 con la tripla di Durant e, dopo qualche scintilla tra West e Tristan Thompson, continuano il progressivo avvicinamento verso il titolo, sul 69-52: i Cavs però ci mettono lo stesso cuore e irrazionalità, quella di JR Smith che mette le due triple che placano la furia Warriors, 71-60 all’intervallo.
Non cambia lo script nel terzo quarto, Golden State colpisce con Thompson, Cleveland mai doma risponde e con uno 0-5 da tripla di Smith più appoggio di Lebron la porta a -8. Golden State non riesce ad ammazzare la partita, mentre Tristan Thompson, prima di venir dimenticato da Lue nell’ultimo quarto, con la sua attività crea non pochi problemi ai Warriors: è lui su alzata di un sublime James a mettere il 90-86, respinto subito dopo da una tripla senza ritmo di KD. Non cambia il margine, da una parte McCaw è risorsa inaspettata dei Warriors, dall’altra JR Smith mette un’altra bomba d’importanza capitale, 98-93 a fine terzo periodo.
Con la partita in equilibrio, come per tutta la serie, a dare la scossa ci pensa Kevin Durant che mette punti fondamentali nel break che porta i Warriors sul 108-98. Tra i protagonisti anche Andre Iguodala, che segna 20 punti nella partita più importante. Lo strappo è di quelli seri, perchè Cleveland viene meno nelle energie e a parte il solito Lebron James commette distrazioni grosse in difesa lasciando il fianco agli avversari: è anche il finale di Steph Curry, che fa pagare ogni cambio e ogni ingenuità agli avversari per 34 punti totali. Ma è soprattutto la volata verso la rivincita dei Warriors e del primo titolo per KD: finisce 129-120, i Warriors s’involano verso la conquista del loro secondo titolo NBA in tre anni con un 4-1 senza alcuna discussione.

MVP: Kevin Durant stavolta ne mette 39 conditi da 7 rimbalzi e 5 assist. Per lui è la realizzazione di qualcosa sognato sin da quest’estate, un titolo che ha voluto fortemente con una scelta contestata. Ma che, da padrone assoluto della sua nuova squadra, ha pagato i dividendi adeguati. Incredibile la capacità di segnare sempre il canestro più importante quando i suoi avevano bisogno. Leader tecnico della squadra.

GOLDEN STATE WARRIORS: Curry 34 (10 assist), Thompson 11, Durant 39, Green 10 (12 rimbalzi), Pachulia; West 4, Iguodala 20, McCaw 6, Barnes, Livingston 5.

CLEVELAND CAVALIERS: Irving 26, Smith 25, James 41 (13 rimbalzi), Love 6 (10 rimbalzi), Thompson 15; Jefferson 4, D. Williams, Shumpert, Korver 3.