NBA Recap Point: Brooklyn Nets sempre più giù, Clippers e Thunder travolgenti!

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bleacherreport.com

Los Angeles Clippers  – Chicago Bulls 121 – 82

Uno dei match di cartello della domenica sera vedeva opposti i Chicago Bulls, nuovamente privi della loro stella Derrick Rose a tempo indeterminato, ai padroni di casa dei Los Angeles Clippers, reduci dalla vittoria sofferta ottenuta per 103 – 102 contro i Sacramento Kinks.
Nonostante si trattasse di un back to back per i padroni di casa non c’è stata affatto partita, anche perché la squadra di coach Doc Rivers già a metà incontro era sul +13, sul 65 – 52, in pieno controllo del match.

Nella ripresa, guidati ancora una volta da un sontuoso Chris Paul (autore di 16pt +17 asst +2stl) i padroni di casa hanno spazzato via i Bulls, che dal canto loro non hanno avuto l’opportunità d’impensierire minimamente questi Clippers, capaci di mandare tutti a referto e di registrare ben 48 punti con le loro riserve, dato davvero spaventoso.

Brooklyn Nets – Detroit Pistons 97 – 109

Dopo la sconfitta patita contro i Minnesota Timberwolves i Brooklyn Nets di coach Jason Kidd avevano l’occasione di rifarsi contro i meno quotati, ma non per questo inferiori, Detroit Pistons.

Purtroppo non è andata proprio come ci si attendeva in quel di Brooklyn, e dopo aver chiuso il primo tempo sul  51 – 44, la squadra di Kidd inspiegabilmente è affondata nel terzo quarto, subendo un terrificante parziale di 34 – 15, che ha di fatto messo la parola fine alla gara.
A fare la voce grossa tra le fila dei Pistons ci ha pensato Rodney Stuckey, che ha mandato i titoli di coda già alla fine del 3° periodo, ben assistito da un positivo Villanueva e da un ispiratissimo Brandon Jennings (14pt +10asst).
A nulla son servite le buone prestazioni di Joe Johnson (34 pt con un ottimo 8/10 da 3) e di Paul Pierce (19 pt) che non sono bastati alla squadra di coach Kidd per evitare l’ennesima sconfitta stagionale.

Orlando Magic – Phoenix Suns 96 – 104

I sorprendenti Phoenix Suns riescono ad espugnare l’Amway Center di Orlando in una gara controllata fin dal tip-off, allungando così a 4 la striscia di sconfitte consecutive per i padroni di casa.

Oladipo & Co. nulla hanno potuto contro una delle realtà più belle della Western Conference come i Suns, guidati da uno strepitoso Goran Dragic (23pt +13 assist) per lo sloveno, e da un sempre più ritrovato Gerald Green, (20 pt +8 rimbalzi) per lui.
Per i padroni di casa a nulla sono valse le buone prestazioni del play Jameer Nelson e del centro montenegrino Nikola Vucevic (20pt +10 reb) per lui.

Oklahoma City Thunder – Utah Jazz    95    –    73

Alla Chesepeake Energy Arena di Oklahoma i City ospitavano la squadra fino a questo momento peggiore della Lega, in uno dei match forse meno interessanti della notte NBA, visto il risultato scontato che si prevedeva prima della palla a due.

Gli uomini di coach Brooks, guidati dalla loro stella Kevin Durant, e privi del loro play titolare Russell Westbrook, non hanno impiegato molto a prendere in mano le redini del gioco, e sin dal tip-off hanno dominato la gara, difatti conclusasi già a fine terzo periodo, quando erano avanti di 32 lunghezze, 75 – 43.
Il quarto periodo è servito solo per collaudare meglio i meccanismi, e far rodare ancora una volta una delle panchine (quella dei Thunder) tra le più giovani e promettenti dell’intera Lega.
Top Scorer del match, neanche a dirlo, Kevin Durant, con 19pt +9 reb ben assistito da Serge Ibaka autore di 17pt + 11 reb + 3blk.

Los Angeles Lakers – Sacramento Kings      100 – 86

Poche ore dopo la fine di Clippers – Bulls a Los Angeles (sponda Lakers) è di nuovo basket.

Questa volta sono gli uomini di coach Mike D’Antoni a scendere sul parquet di gioco, e lo fanno proprio contro i Kings, che 24 ore prima erano usciti sconfitti dai cugini dei Clippers per un solo punto, 103 – 102.

La gara è stata abbastanza equilibrata e i Lakers non hanno dato mai l’impressione di soffrire realmente i Kings.
Ancora una volta si è potuto notare l’ottimo lavoro svolto dal lungo spagnolo Pau Gasol (20pt +10reb), ben coadiuvato in cabina di regia dal play di riserva Steve Blake (9pt +12asst).

L’impressione è che questa squadra, con i prossimi rientri di Bryant, Nash e non per ultimo di Kaman, possa davvero dire la sua nella Western Conference, e chissà, magari togliere anche qualche soddisfazione ai propri tifosi, riuscendo ad impensierire qualche seria contender per il titolo.