Super Bryant, i Lakers si portano in vantaggio nella serie

0

Gli Hornets, probabilmente, si aspettavano tutto tranne che una tripla di Pau Gasol a spegnere definitivamente le speranze di rimonta nell’ultimo parziale: proprio il campione più criticato dei Lakers nell’ultimo periodo, rialza la testa e, dopo un inizio ancora in sordina, esplode nell’ultimo quarto con sette punti consecutivi che aiutano i Lakers a portarsi in vantaggio 2-1 nella serie. 

A fine partita, anche Kobe Bryant (30 punti e alcune highlights da top ten) si sofferma su Pau Gasol: “E’ stato piuttosto curioso come un tiro possa cambiare il momento negativo che si era formato intorno a Pau: negli ultimi tempi non è riuscito a segnare con continuità nel pitturato e adesso si sblocca con un canestro da tre punti!”.

La vittoria per 100-86 consente ai Lakers di portarsi in vantaggio nella serie, che riprenderà domenica sera ancora a New Orleans.

E’ proprio la tripla di Gasol, sul 75-70 per i gialloviola, ma con gli Hornets in piena rimonta, ad assicurare un po’ di respiro a LA e un altro livello di energia allo stesso spagnolo, che ha poi segnato altri due tiri nel pitturato: da notare, per curiosità, come Gasol abbia tirato solamente tre volte in tutta la stagione dall’arco dei tre punti, segnandole solo uno, anche se, in realtà, in allenamento tira spesso dalla lunga con buone percentuali.

Sono i lunghi dei Lakers (più ovviamente un super Kobe Bryant) a fare finalmente la differenza: un impatto totalmente diverso rispetto a gara-1, con Odom che segna 13 punti e raccoglie 9 rimbalzi, Bynum 14 punti e 11 rimbalzi e Gasol 17 punti e 10 rimbalzi.

Per un solo rimbalzo, i Lakers non hanno avuto tre giocatori con una doppia doppia: un altro livello di energia dal settore in cui ci si aspetta di più a Los Angeles, vista anche la front-line di New Orleans, che non è di altissimo livello, nonostante Landry compia un buon lavoro, soprattutto a livello realizzativo (23 punti).

Chris Paul chiuderà la partita con 22 punti e 8 assist: autore di canestri che hanno permesso agli Hornets di rimanere in scia ai Lakers per tutta la partita, ma non è mai riuscito a portare i suoi con la testa avanti nel secondo tempo.

Gara sempre in mano ai Lakers, che partono forte con Fisher e Bryant, ma sono soprattutto le iniziative di Bynum sotto canestro a fare male agli Hornets.

New Orleans rimane comunque in scia, sempre con 5-6 punti di svantaggio, ma non riesce mai a sorpassare i Lakers: il break decisivo avviene nell’ultimo quarto, quando si sveglia Gasol, che porta i Lakers fino al massimo vantaggio dell’incontro, +14, 85-71 a 8’36” dal termine.

Tra le varie statistiche, ne troviamo una che non lascia scampo a New Orleans: la produzione della panchina; assolutamente insufficiente in gara-3 (solo 9 punti con 4/17 al tiro) in confronto all’exploit della vittoria a Los Angeles.

I Lakers sfruttano il maggior peso sotto canestro, segnando 48 punti nel pitturato contro i 42 degli Hornets, dominando anche a rimbalzo (45-38), con 14 rimbalzi offensivi, che hanno prodotto la bellezza di 17 secondi tiri.

Piccola curiosità: si tratta dell’ottantesima partita sopra quota 30 punti per Kobe Bryant nei playoff: indovinate dietro a chi? Ovviamente Michael Jordan, che guida la speciale classifica con 109 incontri nella post season con almeno 30 punti segnati.

Los Angeles Lakers

Artest 9, Gasol 17, Bynum 14, Bryant 30, Fisher 10, Odom 13, Blake 3, Barnes 2, Brown 2.

New Orleans Hornets

Ariza 12 (12 rimb), Landry 23, Okafor 15, Belinelli 5, Paul 22, Gray, Smith 6, Green, Jack 2, Mbenga 1.

Assist

Paul 8, Jack 4

Fisher 5, Gasol 4

Rimbalzi

Bynum 11, Gasol 10, Odom 9

Ariza 12, Okafor 8