Ci si aspettava il canto del cigno da questi Spurs, che dopo una regular season esaltante erano indicati come la vera antagonista ai Lakers ad Ovest: c’era da scommettere sulla volonta’ di Parker, Duncan e Ginobili di vincere insieme il quarto anello in maglia bianconera (sarebbe stato il quinto per il caraibico che vanta nel proprio palmares anche il titolo ottenuto nella stagione 1998/99). In realta’ i buoni propositi dell’esperto gruppo (i maligni iniziano a dire vecchio) di coach Popovich sono andati a sbattere sulla freschezza e sull’atletismo degli eroi di Memphis: gara-6 Randolph e compagni l’hanno portata a casa ricorrendo alle proprie armi migliori e i numeri sono eloquenti (62-38 nel pitturato, 24-16 a rimbalzo).
La cronaca
Avvio tutto di marca-Grizzlies che, dopo i due liberi di Parker, piazzano un break di 14-0 con cui spaccano da subito la partita; un segnale importante arriva da Vasquez che dopo soli 2′ prende il posto di Conley, gia’ con problemi di falli, e guida i suoi nel parziale favorevole (8 punti nel quarto). La panchina Spurs prova a rispondere per tenersi in scia dei padroni di casa ma al primo intervallo e’ 24-16 (e 13 rimbalzi contro 7!). Nel secondo periodo provano a farsi sotto gli ospiti, approfittando di qualche palla persa dei Grizzlies: Bonner si accende per la prima volta nella serie con due triple e un gioco da 3 punti che aiutano a ricucire il margine; la vigorosa schiacciata di Duncan porta San Antonio sul -3 all’intervallo (46-43) e porta un po’ di serenita’ nello spogliatoio dei texani, che nonostante un brutto primo tempo sono ancora in corsa per andare a gara-7.
Faticano entrambe le squadre a spezzare l’equilibrio: Gasol e’ un fattore nel pitturato (8 punti e 5 rimbalzi), ma Parker gli risponde guidando l’attacco ospite. L’energia della panchina di coach Hollins e’ ancora una volta superiore a quella avversaria (Arthur 8 punti in 13′) e i Grizzlies provano a scappare; con 3” da giocare nel terzo periodo, Mayo sbaglia il secondo libero, rimbalzo di Ginobili che tira dal palleggio ben prima della meta’ campo: 3 punti per l’argentino e 70-66 Memphis nell’ultima frazione! Ci si gioca tutto negli ultimi 12′, inevitabilmente cresce la tensione della gara e il numero dei contatti: San Antonio ha un paio di occasioni per impattare ma se le lascia sfuggire (clamoroso il tiro da 3 di Hill che non arriva neanche al ferro), Memphis sembra un po’ sulle gambe e le parole di coach Hollins dopo gara-5 (troppi giocatori non sono pronti mentalmente per sfide di questo tipo) risuonano pesanti all’interno del FedEx Forum, a 4’40” dalla fine McDyess mette il piazzato del sorpasso (79-80) e l’incubo-Grizzlies prende vita. Ma vi ricordate cosa dicevamo? Se avessimo dovuto scegliere un possibile killer di questa serie, Zach Randolph sarebbe stato il candidato numero uno; e Z-Bo ha deciso di vincere da solo gara-6 proprio nel momento in cui le risorse dei suoi compagni andavano ad esaurirsi. Dopo il canestro di McDyess, l’ala da Michigan State realizza la bellezza di 13 punti di puro talento nonostante la difesa degli Spurs, aggressiva e pronta al raddoppio: 4′ di spettacolo puro da un giocatore spesso incostante, ma che nei momenti di fuoco vale il contratto appena firmato che lo pone nella Top Ten dei piu’ pagati della Lega. Il finale e’ 99-91, San Antonio torna a casa mestamente, mentre a Memphis in attesa della semifinale di Conference contro i Thunder si torna a suonare il rock&roll!
MVP: Randolph
Grizzlies: Randolph 31, Gasol 12. Rimbalzi: Gasol 13, Randolph 11. Rubate: Allen 4.
Spurs: Parker 23, Ginobili 16. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 4