Dopo il fallimento dell’esperimento Rondo della scorsa stagione, culminato nella litigata del play con Carlisle durante i playoff e nell’eliminazione contro Houston al primo turno per 4 a 1, i Mavs si presentano all’inizio di questa regular season con aspettative molto più basse rispetto la scorsa stagione, anche e soprattutto per colpa del “DeAndre Jordan affair” dell’ultima free agency, con il centro che aveva accettato la proposta contrattuale di Mark Cuban salvo poi ripensarci l’ultimo giorno disponibile e farsi convincere dalla sfrenata corte del suo allenatore e dei suoi compagni di squadra ai Clippers. La squadra texana si presenta dunque corrucciata, scottata e con qualche interrogativo di troppo ai nastri di partenza. Andiamo ad analizzare il roster, i punti forti e quelli deboli della squadra campione nel 2011, non esattamente una vita fa…
Roster:
50 Salah Mejri C 29 $525,093
41 Dirk Nowitzki PF 37 $8,333,334
34 Devin Harris PG 32 $4,053,446
27 Zaza Pachulia C 31 $5,200,000
25 Chandler Parsons SF 26 $15,361,500
24 Samuel Dalembert C 34 $947,276
23 Wesley Matthews SG 28 $16,407,500
21 Jeremy Evans SF 27 $1,100,602
13 Jamil Wilson F 24 $525,093
12 John Jenkins SG 24 $981,348
11 JaVale McGee C 27 $1,270,964
10 Maurice Daly Ndour SF 23 $525,093
9 Jarrid Famous PF 27 $525,093
8 Deron Williams PG 31 $5,378,974
7 Dwight Powell PF 24 $845,059
5 J.J. Barea PG 31 $4,290,000
4 Brandon Ashley PF 21 $525,093
3 Charlie Villanueva PF 31 $947,276
2 Raymond Felton PG 31 $3,950,313
1 Justin Anderson SG 21 $1,449,000
Coach, Rick Carlisle: inizia l’ ottava stagione della sua avventura texana, il cui record complessivo è di 558 vittorie e 338 sconfitte. Coach dell’anno nel 2002, è uno degli 11 uomini ad aver vinto almeno un anello sia come giocatore che come allenatore.
Arrivi:
Justin Anderson (Draft), JJ Barea (Free Agent), Jeremy Evans (Free Agent), John Jenkins;(Free Agent), Wesley Matthews (Free Agent), Deron Williams (Free Agent), Zaza Pachulia (Bucks), Salah Mejri (Free Agent), JaVale McGee (Free Agent), Jarrid Famous (Free Agent), Jamil Wilson (Free Agent), Brandon Ashley (Free Agent), Samuel Dalembert (Free Agent), Maurice Daly Ndour (Free Agent)
Partenze:
Al-Farouq Aminu;(Free Agent), Richard Jefferson (Free Agent), Tyson Chandler;(Free Agent), Monta Ellis;(Free Agent), Rajon Rondo;(Free Agent), Amar’e Stoudemire;(Free Agent), Greg Smith (Free Agent), Bernard James (Free Agent)
Quintetto base: Williams – Matthews – Parsons – Nowitzki – Pachulia
Cuban come al solito si è dato da fare e si è mosso con tanta voglia nella free agency, raccogliendo però, ancora una volta, molto meno di quello che si aspettava. La presa di Jordan per affiancarlo a Nowitzki era stata un colpo di assoluta genialità, ma Chris Paul e Doc Rivers non erano dello stesso parere, perciò ci si è dovuti accontentare di seconde e terze opzioni, tra piccole certezze come Pachulia e scommesse tutte da verificare come Dalembert, cavallo di ritorno ma desaparecido dell’ultima stagione, e Javale McGee, un’incognita grande come lui, ma che potrebbe tornare ad essere, almeno, un jolly apprezzabile. Il buco è quello, sotto canestro, soprattutto perché il solito faro, eroe e leader della franchigia, sua maestà WunderDirk, sta pian pian accusando l’incedere naturale dell’età e del tempo. Non sono poche 37 primavere in una stagione lunga minimo 82 partite e, centro a parte, avere Charlie Villanueva in quel ruolo come unica alternativa non è una soluzione che consenta sonni tranquilli. Il grande colpo è stato però Deron Williams, giocatore in declino a Brooklyn ma preso per un’inezia e che potrebbe tornare a sfavillare grazie alla cura-Carlisle e all’aria buona di casa. D’altronde, fare meglio di Rondo non sarà impresa proibitiva. Sugli esterni è stato perso Monta Ellis, una vera ancora di salvataggio nelle ultime stagioni, ma la firma di Matthews, più difensore e tiratore dall’arco del neo-Indiana, è stata una mossa particolarmente felice e azzeccata. Un ruolo chiave, quest’anno, è quello di Chandler Parsons, firmato a grandi cifre lo scorso anno e destinato a compiere un salto di qualità notevole. Quest’anno avrà più responsabilità, dovrà essere in grado di sfruttarle e di meritarsele a pieno: non è forse per questo che Dirk ha ridotto il suo ingaggio un anno esatto fa? L’ex Houston deve lasciarsi alle spalle i problemi fisici e iniziare a galoppare per bene. Il leggendario tedesco non può più reggere sulle sue sole spalle il destino di una squadra e, prima di un addio inevitabile, merita di togliersi qualche altra soddisfazione.
Giocatore sorpresa: da Deron Williams nessuno si aspetta più molto, ma per rapporto qualità-prezzo, ritorno a casa e fallimento assoluto del play che lo ha preceduto, da firma azzardata potrà evolversi in colpaccio. Non si possono perdere d’un tratto tutte le proprie migliori capacità, bisogna solo recuperare fiducia e consapevolezza. Attenzione anche a McGee, non sarà mai un genio, ma se sta bene è due o tre spanne superiore a Pachulia e Dalembert, non che sia un’impresa, ma per Dallas può cambiare molto.
Pronostico BasketInside: a Ovest la lotta sarà serrata, ma le possibilità per andare ai playoff ci sono, soprattutto se tutti dovessero recuperare a breve e mantenere a lungo una buona integrità fisica. 44-38 non ci sembra un’utopia. Basterà per soddisfare il patron più divertente e eccentrico di America?