Non è sicuramente un periodo fortunato per i ragazzi italiani in quel fantastico mondo che risponde al nome di NBA.
Andiamo ad analizzare la situazione player dopo player:
ANDREA BARGNANI: settimana alquanto difficile per il ‘’mago’’, sia a livello mediatico sia a livello fisico. Come tutti sappiamo, la stagione di Bargnani non è stata fin qua indimenticabile, cosi come quella dei New York Knicks. Questa settimana inizia sotto i peggiori auspici, con una prestazione anonima nella pesante sconfitta subita dai Knicks, nel derby della ‘’Grande Mela’’, contro i Brooklyn Nets ( per Andrea partenza dalla panchina, 5 punti con 2/6 dal campo e soli 2 rimbalzi). Nella partita successiva le cose peggiorano ulteriormente. Si gioca al Madison Square Garden e il ‘’Mago’’ parte molto bene (chiuderà con 20 punti, 4 rimbalzi e , nota dolente, 5 turnovers) fino a che nel terzo quarto, ricevuta palla dal compagno Hardaway JR., finta il tiro da tre e attacca il canestro cercando di concludere con una schiacciata. Il tentativo, a dir la verità molto goffo, si rivela vano, per il fallo di un avversario, e dannoso. Infatti durante la rovinosa caduta a terra Andrea si infortuna al gomito ed è costretto a lasciare il campo qualche minuto più tardi. Questo il suo referto : (torn elbow ligament) will not require surgery, but he remains out indefinitely. Per chi non sa l’inglese : lesione del legamento del gomito, non necessità operazione, ma rimarrà fuori a tempo indeterminato. BUONA FORTUNA Andrea a nome di tutta l’Italia.
LUIGI DATOME: altra settimana di sofferenza anche per il nostro tanto amato ‘’Gigi’’. In noi, italiani, sono ancora fresche le prestazioni della scorsa stagione, quando portò Roma a un passo dallo scudetto e quando agli Europei fece prestazione pazzesche giocando sul dolore. Purtroppo in America questi ricordi non sono sufficienti, poichè anche questa settimana Coach Cheeks ha deciso di relegare Datome in panchina per tutti i 48minuti di tutte le 3 partite giocate (tra l’altro tutte perse contro Clippers, Bucks e Pelicans). L’allenatore della città della General Motors non hai mai creduto troppo in ‘’Gigi’’, preferendogli i vari Jerebko, Caldwell-Pope e Singler. Il problema di Datome credo sia legato alla fase difensiva, troppo piccolo per marcare un 4 e troppo lento per marcare un 3. Il primo è sempre un anno di transizione, di ambientamento alla lega, che è sempre difficile visto la totale diversità sotto ogni aspetto. Incrociamo tutti le dita che con tanto lavoro il nostro ragazzo possa, il prossimo anno, guadagnarsi lo spazio che si merita.
DANILO GALLINARI: per il ‘’Gallo’’ la stagione non è mai iniziata, a causa di quel maledetto infortunio che nell’Aprile scorso l’ha messo KO e gli ha impedito di partecipare ai Playoff e di condurre la sua Italia a maggiori fortune durante l’Europeo. Ed è proprio in questa settimana, che lo stesso Danilo, ha postato sul suo profilo Facebook la brutta notizia, riguardante la sua condizione. Gallinari ha comunicato, con tutto il suo rammarico, che l’intervento in ‘’Healing Response’’ non è stato efficace e che è stato costretto ad un terzo intervento il quale è andato a buon fine. Questa ulteriore tegola costringerà il ragazzo di Sant’Angelo Lodigliano a stare fuori dal campo e a saltare tutto il finale di stagione (avrebbe saltato anche i mondiali ma sappiamo tutti quale decisione a preso l’Italia a tale riguardo). La salute fisica di Danilo viene prima di tutto, quindi speriamo che questo lungo periodo di riabilitazione sia servito e possa servire a riportare il giocatore alla miglior condizione possibile per affermarsi ai massimi livelli l’anno prossimo.
MARCO BELINELLI: per quanto riguarda l’ultimo italiano impegnato nei campi NBA, invece, possiamo spendere solo belle parole. La stagione, fino a questo punto è stata la migliore da quando è stato chiamato nel draft del 2007. E anche se la settimana non è stata delle migliori il ‘’Beli’’ sta tenendo alto il tricolore italiano. San Antonio in questa settimana ha affrontato 3 gare (col bilancio di 2 vittorie e una sconfitta) e Marco è sempre partito nello starting five. La fiducia che ripone coach Pop (non uno a caso, anzi, il miglior allenatore NBA a detta di tanti) su questo ragazzo è davvero alta e, a mio avviso, ben riposta. Nella prima partita, vittoria contro i Bucks, ‘’Beli’’ è stato autore di 14 punti, 3 assist e 3 rimbalzi, con un ottimo 2su3 dall’arco. Nella sconfitta di metà settimana contro i Thunder ha avuto qualche problema al tiro dalla distanza ma è stato comunque autore di 13 punti e 3 assist. Infine nell’ultima vittoria in casa degli incostanti Hawks, nonostante i 18 minuti di impiego, Marco si è preso solamente 2 tiri dal campo, sbagliandoli entrambi (1 solo punto e 2 assist per lui). La percentuale da 3punti è scesa sotto il 50% (49,3 attualmente) ma rimane il miglior tiratore da dietro l’arco di tutta la NBA. La speranza è di vederlo recitare un ruolo da protagonista nei playoff e, chissà, mettersi al dito un anello NBA con i suoi fantastici Spurs. La concorrenza è di quelle toste, ma ‘’nevere say never’’.