Investire sui giovani è sicuramente una caratteristica vincente dello sport a stelle e strisce, del resto per avere una squadra solida c’è bisogno non solo di campioni e veterani ma anche di giovani promesse in grado di sorprendere e di prendere il posto dei giocatori esperti anche nei momenti più difficili. Ecco quindi che il basket d’oltreoceano si anima come ogni anno con la March Madness, competizione studentesca in cui i giovani più brillanti solitamente staccano un biglietto per l’NBA per la stagione successiva.
Per coloro che non sapessero con esattezza come funziona questo torneo e che livello di audience può raggiungere, basti sapere che se la gioca con il famigerato Super Bowl in quanto ad affiatamento da parte degli spettatori. Insomma, un evento tra i più sentiti nello sport americano, anche perché, come detto, i giovani più promettenti parteciperanno al Draft NBA per l’inizio della prossima stagione. L’obiettivo è rimpiazzare l’ateneo texano di Baylor che detiene il titolo di campione, in corsa per il titolo ci saranno 68 squadre in rappresentanza di college da tutto il paese, oltre ai 32 partecipanti con chiamata diretta, ci sono 36 inviti che creano polemiche e discussioni come ogni anno in cui la March Madness sta per prendere il via.
Occhi puntati sulle teste di serie Gonzaga, Arizona, Kansas e la campione in carica Baylor anche se in molti seguono con grande attenzione i Blue Devils della Duke University, un po’ per stima e affetto verso il coach Mike Krzyzewski ma soprattutto per osservare il promettente Paolo Banchero, giovane dal passaporto italiano che molti appassionati dal Bel Paese vorrebbero veder vestire la canotta azzurra al servizio di Meo Sacchetti. Al momento Duke è reduce dalla sconfitta in finale di Atlantic Coast Conference contro Virginia
Tech, una sorpresa che ha lasciato in molti a bocca aperta viste le previsioni iniziali che forse nemmeno le migliori app di scommesse sul basket avrebbero saputo prevedere.
Oltre alla Duke di Banchero, reduce da una sconfitta in finale ma comunque agguerrita, un altro team da tenere d’occhio sarà la Gonzaga University con i Gonzaga Bulldogs di Coach Mark Few. Ricordiamo che gli Zags sono la testa di serie numero 1 assoluta e che giocheranno nel loro Ovest con buone probabilità di avanzare nel torneo.
Spostandosi a Sud, altra favorita sarà Arizona con i suoi Wildcats di Tucson, il team di Tommy Lloyd ha la particolarità di avere un altro italiano in panchina, si tratta dell’assistente allenatore Riccardo Fois, tornato al college dopo due anni ai Phoenix Suns. A giocarsela con i Wildcats si prospetta la presenza di Vilanova che ha recentemente battuto i Friars di Providence per 76 a 74.
Nel Midwest, Kansas parte da numero 1, con Auburn, che vanta il figlio d’arte Jabari Smith Jr, uno dei giovani più quotati negli ultimi anni e per questo sicuramente uno dei più acerrimi rivali di Banchero per la prima scelta assoluta del prossimo Draft.
Dando uno sguardo a Est, troviamo la campionessa in carica Baylor a fare da testa di serie e da favorita, con la possibilità però di cedere il posto a Kentucky, il team di John Calipari vanta tra l’altro il primato come squadra più premiata della NCAA. Come se non bastasse, Kentucky vanta quello che probabilmente ha diritto ad essere riconosciuto come miglior giocatore della stagione, ovvero il congolese Oscar Tshiebwe, al quale però si imputa l’ostacolo dell’età avanzata rispetto ai colleghi (quest’anno saranno 23 per lui) e per
questo non così facilmente includibile nei mock draft NBA.
Insomma, si direbbe una March Madness particolarmente equilibrata quest’anno, con numerosi college che schierano giovani in aria di mock draft. Sicuramente lo spettacolo non mancherà e ci saranno sorprese ad ogni turno, i giocatori in corsa per l’NBA sono molti e alcuni di loro si sono già messi in mostra nelle ultime competizioni. Per quanto riguarda noi italiani, non possiamo che fare il tifo per il giovane di origini liguri Paolo Banchero, nella speranza che oltre a brillare in NBA, un giorno guidi la nostra nazionale e ci porti a conquistare qualcosa di importante.