I 68 volti della Big Dance: la guida al Torneo NCAA, squadra per squadra – Parte 2 (Big 12,Horizon League,Summit League,Sun Belt)

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A cura di Andrea Filoni BIG 12 Kansas (#2-MIDWEST) Come da pronostico la capolista della Big 12 si presenta alle fasi finali come seed numero 2 nella Midwest, dietro solo a Kentucky, forti di un buon record di 26-8, maturato in seguito a prestazioni convincenti dell’intera squadra. Dietro ai numeri di questi Jayhawks c’è sicuramente la firma di Perry Ellis, che chiude la regular season con 13,8 punti di media e il 45,9% di media dal campo, che insieme all’altra guardia Wayne Selden Jr. costituisce l’asse portante dell’attacco della squadra di coach Self, che nonostante la pesante perdita del giovane promettente Cliff Alexander, rifiutato dalla NCAA per un problema di registrazione, è pronto per tentare l’assalto alle Elite 8 e sfidare quasi certamente la favorita Kentucky. Nonostante il roster sia importante, includendo anche giocatori formidabili come Frank Mason III e Kelly Oubre Jr, entrambi reduci da una stagione da protagonisti, Kansas ha in qualche occasione mostrato una fragilità nascosta, che li ha portati a steccare qualche partite importante. Ma se i Jayhawks riusciranno a giocare di squadra e ad esprimere il proprio gioco al suo livello migliore, siamo sicuri che potranno dire la loro contro ogni avversario. PRONOSTICO: La vera sfida per Kansas è al secondo turno (New Mexico State non spaventa particolarmente), nel quale i ragazzi di coach Self incontreranno la vincente tra Indiana e Wichita State; ovviamente l’avversario più pericoloso sarebbero gli Shockers, che si presentano sostanzialmente con la stessa squadra dell’anno scorso, e che potrebbero frantumare le aspirazioni dei Jayhawks. Iowa State (#3 SOUTH) Che stagione quella dei Cyclones, che possono essere molto soddisfatti per i risultati raggiunti in questa regular season, nella quale hanno sempre provato ad impensierire Kansas, riuscendo a conquistare successi importanti e presentandosi alle finali con un record di 25-8, e il miglior attacco della Big 12, con 78,6 punti per partita segnati. Il leader dichiarato della squadra è sicuramente l’ala Niang, che con 15.5 punti a partita è un tassello fondamentale per Iowa State; inoltre la squadra può contare sulla guardia Monte Morris (11.8 punti di media) ma soprattutto di Naz Long, giocatore fondamentale spesso decisivo nel risolvere partite tirate e combattute. In questo periodo i Cyclones sono molto in forma, come dimostra tra le altre la vittoria di 4 punti proprio contro Kansas. PRONOSTICO: Iowa State ha tutte le carte in regola per fare delle ottime prestazioni in un raggruppamento di livello un po più basso rispetto ad altri. Sicuramente il gioco brillante e la solidità offensiva di Iowa State potrà far saltare molte teste in post season, e chissà se tra queste non ci potrebbe essere anche quella di Duke… West Virginia (#5 MIDWEST) I Mountaineers quest’anno sono stati semplicemente splendidi da vedere. Pur non avendo chissà quali grandi nomi, sono riusciti a trovare una chimica di squadra rara, che ha portato a grandi successi e tante soddisfazioni. Sicuramente il giocatore più importante è Juwan Staten, un attaccante all around pericoloso sia da 2 che da 3 punti. Gli altri giocatori sono tutti abbastanza completi e costanti, con Williams, Carter e Holton che sono i più importanti. Aspetto fondamentale del gioco dei Mountaineers è la fluidità con la quale viene svolta la fase offensiva, e il secondo miglior record per punti segnati della Big 12 lo testimonia. L’unica stats che preoccupa un po’ è quella relativa alle percentuali da 3 punti, con solo il 31% dal campo, motivo per il quale i ragazzi di Bob Huggins potrebbero trovarsi in difficoltà su un’eventuale zona avversaria. PRONOSTICO: La Midwest quest’anno è veramente tosta, e già al primo turno i Mountaineers dovranno affrontare un’avversaria di tutto rispetto quale Buffalo. Anche nel caso di vittoria, sarà difficile proseguire oltre, in quanto bisognerebbe battere la favorita Kentucky, impresa che in questo momento sembra abbastanza ardua. Oklahoma (#3 EAST) Con un ottimo record di 22-10 si presenta alle fasi finali come seed numero 3 anche Oklahoma, squadra solida e operaia. I Sooners sono guidati da Buddy Hield, leader in punti segnati (17.5 a partita) non solo della squadra ma dell’intera Big 12, e in triple (86 totali in tutta la regular season) e possono contare inoltre su 3 secondi violini molto validi come l’altra guardia Cousins e le due ali Thomas e Spangler. La qualità in questi ruoli riesce ad elevare il gioco di Oklahoma e soprattutto permette all’attacco di variare le soluzioni offensive durante la partita, e proprio questa ampia gamma di possibilità unita all’avere un punto fermo e affidabile come Hield fanno dei Sooners un’ottima e pericolosa squadra. PRONOSTICO : Upset di Albany permettendo, grazie agli accoppiamenti abbastanza favorevoli, i Sooners possono far male e magari andarsi a giocare le Elite 8 contro i Bluedevils. Baylor (#3 WEST) Un’altra squadra della Big 12 che avrà la possibilità di partecipare alle fasi finali del torneo NCAA sono i Bears, che arrivano con un ottimo 24-7, delle quali però tutte e 7 le sconfitte sono maturate contro squadre della Big 12, e, sempre contro queste, solo 4 vittorie sono state ottenute. La squadra ruota intorno a due giocatori in particolare, ovvero Taurence Prince e Rico Gathers, due ali grandi fondamentali nel gioco offensivo di Baylor. Oltre a questi due, che sono i più talentuosi, ci sono Kenny Chery e Royce O’Neal, due buoni tiratori da 3 punti. Il problema di questo team che lo fa sembrare non all’altezza di avversari più importanti è la discontinuità che caratterizza i giocatori della squadra, ad esclusione di Prince, capaci di alternare ottime prestazioni a pessime partite nelle quali sono assolutamente nulli. PRONOSTICO: difficile andare oltre le sweet 16, con seria possibilità di interrompere anche prima la loro corsa subendo un Upset nei primi turni. Texas (#11 MIDWEST) Alle fasi finali approdano anche i Longhorns, con un record complessivo di 20-13 e un record di division negativo di 8-10. La squadra gira sicuramente intorno a Isaiah Taylor, una guardia atletica che agisce principalmente da dentro l’area, mentre sono principalmente Holmes e Felix i tiratori da 3 punti della squadra. I Longhorns hanno disputato una regular season abbastanza deludente, soprattutto contro le squadre forti della Big 12, evidenziando una carenza a livello di costruzione e sviluppo di gioco e soprattutto mancando di presenza difensiva. Detto ciò ultimamente sono sembrati in ripresa, avendo vinto 3 delle ultime 4 gare disputate, dove l’unica sconfitta è arrivata contro la quotata Iowa State. PRONOSTICO: già la prima gara del torneo è ostica per i Longhorns, in quanto si trovano ad affrontare una squadra forte come Butler, e non nuova a sorprese durante le fasi finali. Detto ciò è difficile arrivare per i Texani anche solo alle sweet 16.  Oklahoma State (#9 WEST) L’ultima partecipante per la Big 12 è Oklahoma State, che si qualifica con un record di 18-13, figlio delle prestazioni di due principali giocatori, offensivamente due tra i migliori della division, ovvero LeBryan Nash (17.1 di media col 46% da 2) e Phil Forte III (15.1 punti di media col 39% da 3). Questi due sono veramente forti e promettenti anche in ottica NBA (basti pensare che Nash era seguito già l’anno scorso dagli addetti ai lavori del piano superiore), peccato che non riescono a fare la differenza, con il resto del roster che non è all’altezza dei primi due. Texas è infatti nella parte più bassa della classifica per media punti segnati,  nonostante i due Longhorns sopra citati siano invece tra i primi marcatori della division. PRONOSTICO: è una bella battaglia con Butler già dal primo turno, sono due squadre toste con pari possibilità di passare al turno successivo. Sarà comunque difficile anche per loro arrivare alle sweet 16.   HORIZON LEAGUE Valparaiso (#13 MIDWEST) Il primo violino della Horizon League approda alle fasi finali col seed numero 13 nella Midwest Region, trascinati dai quasi 17 punti di Alec Peters; la guardia sophomore è infatti il leader indiscusso dei Crusaders, con percentuali altissime sia da 2 punti (49%) e da 3 (46%); grazie alle sue ottime prestazioni, Valparaiso è riuscita a primeggiare sulla rivale Green Bay dell’altrettanto bravo Sykes, e vincere la division. Ora si vedrà come reagirà al confronto con avversari nettamente più forti di quelli affrontati in regular season, detto ciò ha tutte le caratteristiche per fare qualche incredibile upset. PRONOSTICO: la sfida contro Maryland è molto interessante; sicuramente il seed #4 è la favorita, detto ciò non sono impossibili sorprese….   SUMMIT LEAGUE North Dakota State (#15 SOUTH) La vincente di Summit League sono i Bison, che la spuntano all’ultimo proprio contro i rivali di South Dakota State, giungendo in finale con un record di 23-9 totale. Il giocatore migliore della squadra è senza dubbio Alexander, dotato di grande qualità nel tiro soprattutto da 3 punti, arma con cui ha fatto male a moltissime squadre. Altro giocatore fondamentale e secondo violino della squadra è l’ala piccola Jacobson, giocatore solido e costante dotato di una buona tecnica. PRONOSTICO: difficilmente i Bison passeranno il primo turno contro Gonzaga, e la loro storia, come molte altre, si interromperà al primo round.   SUN BELT Georgia State (#14 WEST) Ultima ma non meno importante la vincente (meritatamente) della Sun Belt Georgia State arriva anch’essa alle fasi finali grazie a due giocatori che hanno fatto una stagione straordinaria, ovvero R.J. Hunter e Ryan Harrow; le due guardie sono state inarrestabili e un’incognita offensiva per tutta la stagione agli occhi degli avversari, chiudendo entrambi a 19 punti di media; in particolare fanno paura le percentuali al tiro del secondo, con ben il 50% da 2 punti e il 40% dalla linea da tre. Dietro di loro due buoni giocatori, ovvero Markus Crider e il tristemente noto per il celebre infortunio Kevin Ware, ex Louisville. PRONOSTICO: Non impossibile l’upset alla prima contro Baylor; i Panthers potrebbero comunque risultare un avversario ostico per molte squadre.