Avevamo detto che, sorprendentemente, quest’anno nella NCAA non c’è una vera favorita ma nessuno poteva prevedere che per tre settimane la #1 del ranking venisse sconfitta: Gonzaga, Duke e Purdue.
Baylor adesso è al #1 soprattutto perchè imbattuta e tale rimarrà fino a Capodanno ma quali sono le altre cinque squadre con zero sconfitte? Eccole:
#11Iowa State (10-0) è di difficile interpretazione perchè il calendario l’ha vista affrontare e sconfiggere quattro squadre con zero o una vittoria ma anche #22Xavier, Memphis, Creighton e Iowa che sono tutte nei primi 60 posti della NET.
T.J.Otzelberger è tornato da head coach dove era stato assistente e, conscio del modesto taltento a disposizione e della panchina poco profonda, ha impostato una rotazione contenuta e massima concretezza di gioco. Di fatto 3 giocatori rimangono in campo almeno 30′ di media e gli avversari vengono costretti a più palle perse e meno assist di quelli normali.

#8Arizona (11-0) è prima della classifica NET, quella che il Committee da alcuni anni deve tenere in considerazione per assegnare gli at-large-bid, grazie a coach Tommy Lloyd, al primo anno da head coach dopo 20 in vari ruoli da assistente a Gonzaga, e 3 giocatori: la guardia canadese Bennedict Mathurin, all’ala grande lituana Azuolas Tubelis ed al centro camerunense Christian Kokoko, che viaggiano ad almeno 13.5ppg e 6,5rpg.
Le prossime partite dei Wildcats saranno con #18Tennessee, #4UCLA e #10USC, squadre del ranking che rappresenteranno un importante scoglio.
#19LSU (9-0) se si trova al n.3 della NET ed al 4 della RPI, caso molto raro visti i differenti algoritmi che stanno alla base di queste classifiche, deve ringraziare la difesa che la vede migliore della nazione con solo 53 punti di media concessi.
Nell’altra metà campo il talento di Tari Eason, transfer da Cincinnati che ha raddoppiato la sua produzione di punti (15,8ppg e 7,4rpg) e l’esperienza di Darius Days sono i punti di forza dei Tigers che però si trovano a dover affrontare una schedule molto difficile con 6 delle prossime 8 partite contro squadre del ranking appartenenti alla fortissima SEC.
#10USC (12-0) non ha affrontato nessuna squadra del ranking ma non per questo il calendario è stato facile perchè l’ha messa di fronte ad almeno 4 squadre da Tournament: Utah, San Diego State, Washington State e UC Irvine.
Guardando i Trojans di quest’anno ci si chiede se Isaiah Mobley, che lo scorso abbiamo visto in campo col fratello Evan ora in NBA, sia veramente quello meno talentuoso dal momento che flirta con la doppia-doppia di media (15,0ppg e 9,6rpg) tirando col 40% da 3pti.
#23Colorado State (9-0) è una squadra sostanzialmente priva di lunghi che imposta le partite su ritmi elevati e con 83,4 punti di media è al n.14 della nazione.
Da evidenziare come il miglior marcatore sia David Roddy, un ala-guardia di 193cm per 114kg che però segna oltre 20 punti di media grazie al 47% da 3 punti.

Fino a ieri in questo gruppo c’era anche la San Francisco (10-1) del nostro Gabriele Stefanini ma i Dons hanno perso di un punto con Grand Canyon al termine di una partita dove han tirato col 17% (3/17) da 3 punti e col 50% (3/6) ai liberi.