Anche quest’anno il primo turno del Torneo NCAA non è stato avaro di emozioni e sorprese.
E’ difficile capire se a sorprendere sia più la sconfitta di una #2 o la vittoria di una #15, la 10^ nella storia del Tournament, ma l’upset messo a segno da Saint Peter’s ai danni di Kentucky in OT, è meritato e mette nuovamente in discussione le capacità di coach John Calipari.
Oscar Tshiebwe chiude con l’ennesima doppia-doppia di stagione ma il suo 30+16 non è sufficiente per una UK che sbaglia 12 tiri liberi (23/35 – 66%).
Tra i Peacocks che invece tirano col 51% dal campo e col 53% da 3pti (9/17), vanno oltre i venti realizzati sia Daryl Banks III che la riserva Doug Edert.
Le sfide #5-#12 si dimostrano sempre difficili per le favorite ed in entrambe le partite c’è la sorpresa con New Mexico State che supera UConn e Richmond manda a casa Iowa.
NMSU sfrutta i 37 punti realizzati da Teddy Allen e la giornata di grazia da oltre l’arco (64% con 11/17) che invece abbatte le speranze degli Huskies fermi ad un 7/23.
Gli Spiders invece grazie ai 24 di Jacob Gilyard ed ai 18+11 di Tyler Burton eliminano Keegan Murray ed i suoi Hawkeyes riuscendo ad andare per la sesta volta su sette al Second Round con seed pari o superiore al 12.
La vittoria di #11Michigan ai danni di #6Colorado State era stata largamente prevista anche se meno facile di quello che il 75-63 finale potrebbe lasciar intendere.

Uno dei tifosi dei Wolverines più caldi era Jalen Rose, l’ex NBA che con coach Juwan Howard ha fatto parte dei Fab Five.
Per Baylor superare la #16Norfolk State è stata una formalità, 85-49 il finale, mentre il 93-72 con cui Gonzaga ha superato Georgia State è fasullo perchè a 13′ dalla fine il punteggio era sul 54 pari.
Nelle sfide #8-#9 teoricamente più equilibrate abbiamo #8North Carolina che chiude la pratica Marquette già nel primo tempo chiuso 53-25 mentre #9Memphis rimette in gioco Boise State dopo il +19 dell’intervallo riuscendo comunque a portare a casa la vittoria.
#9San Diego State sembrava aver chiuso la sua partita quando si trovava sopra di 9 con meno di 4′ sul cronometro contro Creighton ma da quel punto gli Aztecs sbagliano 2 tiri, hanno 4 turnover e chiudono i tempi regolarmentari sbagliando il primo tiro di un 1+1 che porta la partita in OT.
Qui SDS ha un altro blackout con 2′ sul cronometro che consente ai Bluejays il 6-0 col quale vincono la partita 72-69.
Nelle altre partite della serata #3Tennessee supera di 32 punti Longwood, #4Providence non può distrarsi per superare South Dakota State, le #4UCLA e Arkansas vincono di 4 rispettivamente contro Akron e Vermont mentre Saint Mary’s controlla una stanca Indiana vincendo 82-53.
Oltre a quelli citati di Tshiebwe e Allen, l’altro trentello di serata lo realizza Jamaree Bouyea di San Francisco nella sconfitta in doppio OT con Murray State.
Venerdì i rapporti di forza vengono rispettati per cui #2Auburn (13+10 di Walker Kessler e 20+14 di Jabari Smith) vince 80-91 con Jax State, #3Purdue (22 di Jaden Ivey e 16 di Zach Edey) si sbarazza di Yale 78-56, #2Villanova deve lottare solo all’inizio prima di domare Delaware 80-60 mentre #3Texas Tech ha tutto il quintetto in doppia cifra chiudendo la partita 97-62.
#6Texas ha bisogno di 25′ per aver la meglio di una Virginia Tech mai doma portando anche lei in doppia cifra il quintetto con Andrew Jones miglior marcatore a quota 21 punti (5/7 da 3pti) e Marcus Carr che a 15 punti aggiunge 9 assist.
Quest’anno le preghiere di Sister Jean non aiutano Loyola Chicago che non riesce a compensare la giornata nera del suo miglior realizzatore Lucas Williamson che chiude con 4 punti, 1/10 dal campo (1/5 da 3pti) e 1/6 ai liberi.
Ohio State vince grazie alla sua splendida difesa che costringe i Ramblers al 27% dal campo ed al +10 nella differenza rimbalzi che compensano un deficitario 1/15 da 3pti; E.J.Liddell chiude con una doppia-doppia da 16+10.
#7USC-#10Miami è una splendida partita che gli Hurricanes sul +7 con 44” sul cronometro pensavano di aver vinto ma grazie a 2 triple di Drew Peterson inframmezzate da una persa di Charlie Moore ed un 1/2 ai liberi di Sam Waardenburg i Trojans hanno il possesso del pareggio.
Peterson riesce a segnare in layup ma lo fa lasciando 14” agli avversari che attraversano il campo e Charlie Moore, sfruttando una difesa non particolarmente attenta, a 3” dalla fine si guadagna i liberi coi quali chiude la partita. Un ultimo brivido arriva col tiro finale da meta campo del solito Peterson che colpisce tabellone e ferro prima di rimbalzare via.
Un altro upset segue rapido con #11Notre Dame che non sente il peso della partita di First Four e tirando 10/16 da 3pti supera un’Alabama che dopo pochi minuti ha dovuto rinunciare a Jahvon Quinerly che cade male e riporta un probabile infortunio al ginocchio sinistro che lo mette fuori gioco.
Per i Crimson Tides Jaden Shackelford mostra sprazzi del tuo talento ma alla fine chiude con un modesto 4/17 dal campo mentre tra gli Irish Cormac Ryan indovina il giorno giusto per il career high in punti (29) grazie al 7/9 dall’arco cui aggiunge 6 rimbalzi.
La sottovalutata #13Chattanooga mette in seria difficoltà una Illinois dove Kofi Cockburn chiude con 17+13 ma non riesce a dominare come dovrebbe fare un All American e Malachi Smith per 2 volte sbaglia il tiro della vittoria. Anche in questo caso vince chi sbaglia meno ai liberi con i Mocs che tirano 7/14 ed i Fightin Illini 13/22.
Nella notte italiana #1Arizona impiega 5′ per prendere un vantaggio in doppia cifra che poi amministra fino alla fine costringendo Wright State ad un modesto 35% dal campo.
Tra i Wildcats Christian Koloko chiude in doppia-doppia (17+13) aggiungendo 6 assist mentre per i Raiders Tanner Holden non ripete la prestazione monstre delle First Four chiudendo con 12 punti mentre Grant Basile arriva a 21 con 5 rimbalzi e 3 stoppate.

Con un Paolo Banchero da 17+10 (7/14 dal campo e 2/4 dall’arco) a cui aggiunge 4 assist e 2 stoppate in 33′ e tutto il resto del quintetto in doppia cifra, #2Duke si libera agevolmente della pratica CSU Fullerton che inizia la partita sbagliando 15 dei primi 18 tiri.
Per i Blue Devils ottimo anche Mark Williams che mette a segno 15 punti tirando 6/7 dal campo, 7 rimbalzi, 5 assist e 5 stoppate.
#7Michigan State supera Davidson al termine dell’ennesima partita decisa dalla linea della carità dove gli Spartans fanno 11/15 mentre i Wildcats 7/12 rendendo inutile il 40% da 3pti.
La tripla allo scadere di Hyunjung Lee per Davidson riduce lo scarto ad un solo punto con MSU che ha amministrato il +8 ad un minuto dalla fine.
Per i Wildcats vanno in doppia cifra Mennenga (neozelandese), Brajkovic (austriaco) e Lee (sud coreano) che con un islandese, un danese e un britannico creano un roster multinazionale.
27 i punti realizzati da Joey Hauser di Michigan State portano coach Tom Izzo ad affrontare Duke al secondo turno in una sfida con coach-K che potremmo definire un classico (6^ volta al Tournament).
La #3Wisconsin fatica più del dovuto a domare Colgate e lo fa grazie ad un parziale di 10-0 a metà della ripresa con i Raiders che in 7′ commettono 3 turnover e sbagliano 7 tiri.
Johnny Davis, All American dei Badgers, finisce con 25 punti e 8 rimbalzi con un 8/20 dal campo (4/10 da 3pti) ai quali si aggiungono i 15+9 di Tyler Wahl; tra i Raiders il migliore è Nelly Cummings che registra 20 punti, 6 rimbalzi e 6 assist.
Vittorie facili quelle di #5Houston su UAB 82-68 e di TCU (la terza #9 ad andare al Second round) 69-42 SU #8Seton Hall.
Per i Cougar spiccano i 25+7 di Kyler Edwards ma la squadra dovrà migliorare ai liberi perchè nei prossimi turni un 8/15 potrebbe essere fatale.
Gli Horned Frog hanno gestito il largo margine iniziale facendo riposare i titolari e comunque in 28 minuti Mike Miles ha realizzato 21 punti.
L’ultima sorpresa di serata arriva dalla sfida #6LSU-#11Iowa State finita 54-59 con i Cyclones che fanno un capolavoro difensivo rubando 15 palle e costringendo gli avversari a 19 turnover.
Se aggiungi che ISU, al 200° posto nella classifica delle triple tentate, nella partita più importante dell’anno tira 37 volte dall’arco realizzando col 33%, mentre LSU in una partita tirata sbaglia 7 tiri liberi, ci si può spiegare il perchè dell’upset.
Per Iowa State Tyrese Hunter e Izaiah Brockington combinano per 42 punti mentre per LSU che tira anche male da 3pti (4/19) non sono sufficienti i 14+12 di Darius Days.