Cassius Winston siede nello spogliatoio del Lahaina Civic Center, teatro del Maui Jim Maui Invitational. Le lacrime formano una grossa pozzanghera intorno a lui mentre i suoi compagni di squadra si apprestano ad affrontare Georgia, la squadra del prospetto cinque stelle Anthony Edwards. Sono passate meno di tre settimane dalla morte di suo fratello, ed il dolore della point guard degli Spartans è bruciante. Il cuore gli sanguina ancora. Una volta che però la palla a due si alza al cielo, Winston ritorna a concentrarsi solo sulla pallacanestro, ciò che ama.
Michigan State parte a razzo, costruendo un vantaggio di 28 punti agli albori del secondo tempo (61-33). Ma si addormenta troppo presto. Ed ecco la risposta ficcante di Georgia, spinta dal suo scorer principe Anthony Edwards, un sicuro one and done che vedremo in NBA già il prossimo anno. 20-3 di parziale Bulldogs, per riportare sotto Georgia. Poi addirittura -2 a meno di 5′ dalla sirena finale. 33 dei 37 punti totali, refertati dalla stella di Georgia nel solo secondo tempo. Che però non bastano per strappare la vittoria agli esperti Spartans di coach Tom Izzo. 93-85 ‘verde’ il finale.
Michigan State manda tre giocatori in doppia cifra. 15 di Xavier Tillman, 14 del sophomore Aaron Henry, ma soprattutto, registra l’enorme partita di Cassius Winston, 28 punti in 36′. Per il senior, 10/16 dal campo, smazzando ben 8 assistenze in favore dei compagni. Scorer puro e facilitatore. “Quando entro in campo, cerco di non farmi condizionare da nulla, anche se il mio pensiero va sempre a mio fratello scomparso. Ma quando ho la palla tra le mani, mi assale un senso di normalità, e sprigiono tutto ciò che ho dentro sul parquet”. Singhiozzante, e addolorato dal lutto subìto, ma deciso ad andare avanti nella sua ultima stagione collegiale, Cassius Winston.
Per Georgia, oltre i 37 dello scatenato Edwards tirando 11/26 dal campo e 7/16 da 3 punti (8 su 8 dalla linea della carità), poco o nulla più, salvo i 13 della guardia junior Rayshaun Hammonds ed i 10 del role player Sahvir Wheeler. Lo show del freshman nativo di Atlanta, produce comunque vagonate d’applausi. Triple dal palleggio, penetrazioni furiose al ferro, produzione dal post basso, tutto condito da un’eccellente personalità, che si evince dalle sue parole: “Mi sono divertito un casino, meritavamo di vincerla per quanto fatto nella seconda parte di gara. Siamo stati un pò pigri in difesa, ma dalla prossima partita la musica cambierà”.