Torneo NCAA, Baylor e Houston volano alle Final Four

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Sono Baylor e Houston le prime due squadre qualificate alle Final Four del Torneo NCAA. Due risultati storici per gli atenei texani: i Cougars mancavano all’appuntamento dal 1984, quando a trascinarli era un certo Hakeem Olajuwon, che dopo pochi mesi diventerà la prima scelta assoluta al Draft Nba, mentre l’ultima apparizione dei Bears alle Final Four risale al 1950, ben 71 anni fa!

ARKANSAS RAZORBACKS (3) – BAYLOR BEARS (1) 72-81

Baylor, entrata nel Torneo da seed #1, ha dimostrato contro Arkansas di meritare a pieno la qualificazione alla fase finale. Una partita sempre in controllo quella dei Bears, in vantaggio dal primo possesso fino alla sirena finale. Arkansas ci ha provato: tradita un po’ da Moody (2/10 al tiro), sul quale si sono concentrate le maggiori attenzioni della difesa avversaria, i Razorbacks hanno comunque giocato a viso aperto, ricucendo spesso con parziali fulminanti gli allunghi di Baylor. Una rimonta arrivata però soltanto fino a -4 con poco più di 7 minuti sul cronomentro: nel momento di maggiore difficoltà per i gialloverdi Davion Mitchell e MaCio Teague (no, non è un errore di battitura) si sono caricati la squadra sulle spalle, segnando canestri pesanti che hanno scavato il nuovo e decisivo solco tra le due squadre.

OREGON STATE BEAVERS (12) – HOUSTON COUGARS (2) 61-67

Si ferma alle Elite 8 la cavalcata di Oregon State, ultima “Cenerentola” rimasta nel Torneo. Ai Beavers non basta la solita partita generosa: la difesa di Houston, superlativa soprattutto nel primo tempo, ha fatto la differenza. I Cougars hanno letteralmente intrappolato gli esterni di Oregon State, creando molti problemi nella costruzione di gioco. E dire che, nonostante tutto, i Beavers ci hanno provato, e ci sono quasi riusciti. La tripla di Hunt a 4 minuti dal termine ha infatti messo la partita in parità a quota 55 dopo 36 minuti di dominio Cougars, coronando un pariziale di 18-5 Beavers. Nel momento di massima difficoltà come ha risposto Houston? Nel miglior modo possibile, affidandosi alle sue stelle: la tripla di Grimes ha sbloccato l’attacco dei Cougars, che non si sono più voltati indietro, guadagnandosi quelle Final Four che mancavano dal 1984.
Il percorso di Houston passerà alla storia come uno dei più “facili” di sempre: la loro cavalcata alle Final Four gli ha visti infatti affrontare soltanto squadre con seed in doppia cifra. Da Cleveland State (15) al primo turno per passare poi a Rutgers (10) al secondo, Syracuse (11) alle Sweet 16 e Oregon State (12) alle Elite 8. Particolare, ma non da sottovalutare: la differenza principale sta nella tenuta mentale, fondamentale per avanzare nella March Madness, e Houston ha dimostrato di essere una delle migliori squadre della nazione da questo punto di vista.

Le partite di stanotte (Elite 8):
Gonzaga (1) – USC (6) ore 1.15
Michigan (1) – UCLA (11) ore 3.57

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