ANDRE + ANDRE 10 – La Pepsi le suona anche a Milano e pensa in grande guidata dal sapiente Sacripanti. I due giocatori simbolo della formazione campana sono sicuramente Andre Collins ed Andre Smith. Il playmaker di fresco passaporto bulgaro ha stravinto il duello con Cook prendendo per mano la squadra sin dal primo pallone, mentre l’ala giramondo è stato il rebus più grosso per la difesa milanese. Per Collins 15 punti, 4 rimbalzi e ben 9 assist. Smith ancora meglio: 32 punti (8/11 da 2, 3/5 da 3), 13 rimbalzi per un 36 di valutazione. Menzione d’onore anche per le bombe di Righetti e il buon lavoro di Rose che ha impegnato e non poco Nicholas e compagni. Chapeau.
RON + VALERIO 9.5 – Si, lo so. Sembra il gioco delle coppie, ma anche Avellino ha la sua coppia decisiva: Slay e Spinelli. L’esuberante lungo americano ha voluto sfidare il suo ex pubblico (Varese inizia a tremare) e il diretto avversario Jones. Il risultato è nettamente positivo. Decisivo vicino a canestro, ancora meglio con le bombe dai 6,75. 24 punti (3/6 da 2, 4/9 da 3), 6 rimbalzi, 3 recuperi ed un assist. Spinelli è stato invece freddissimo nel finale dove si è preso responsabilità importanti come una delle tre bombe che hanno ammazzato la partita ed i liberi conclusivi segnando così 15 punti. Ah, Valerio…tanta roba le scarpe! Avellino continua la sua marcia.
CASALE E IL SUO TRIO 9 – Seconda vittoria consecutiva di Casale che sconfigge in casa Montegranaro ben guidata dal nuovo arrivato Shakur, il ben tornato Temple e la sorpresa Chiotti. L’innesto dell’ex Wizards è stato un vero toccasana per i piemontesi che possono così guardare con serenità al futuro. 17 punti per lui, 14 e una tripla importantissima per Temple mentre Chiotti non è più una sorpresa, ma vera e propria realtà. Il lungo di passaporto italiano è passato dall’essere il cambio di Fantoni in Legadue a centro titolare in A. Anche oggi doppia-doppia grazie a 16 punti e 10 rimbalzi. Bella favola.
JUSTIN BATTE UN COLPO 8.5 – Da ectoplasma a protagonista. Questo è Justin Hurtt. La guardia della Cimberio ha sin qui deluso le aspettative, ma sabato contro Venezia ha mostrato tutto il suo repertorio sfruttando l’ottima mano da fuori ed attaccando addirittura il ferro dal palleggio. Forse l’arrivo di Jobey Thomas ha fatto tirar fuori l’orgoglio al rookie ex Tulsa oppure ha solamente ritrovato fiducia nei propri mezzi. Da segnalare anche la difesa veneziana che gli ha permesso di attaccare dal palleggio sempre con la mano sinistra. Hanno preparato la partita con le immagini girate al contrario? 18 punti, 3 rimbalzi, 2 recuperi ed un assist. Alla buon’ora.
LA LEADERSHIP DI MORDENTE 8 – Marco Mordente torna al basket giocato dopo un paio di mesi infiammando subito il suo nuovo pubblico. Il capitano della nazionale, da pochissimi giorni all’Acea Roma, prende per mano i suoi nuovi compagni con grande carisma e personalità risultando un fattore importantissimo per la vittoria contro la più quotata Cantù. Subito decisivo sin dall’ingresso sul parquet con la bomba del primo parzialino e costante per tutta la gara. 9 punti, 4 rimbalzi e 4 assist per 17 di valutazione. Se son rose…
ANCORA B(I)ELLA 7.5 – Altra vittoria di Biella che a Treviso porta a casa due punti fondamentali ben guidata dalla coppia Coleman-Pullen, dall’esperienza di Soragna e dalla solidità del pacchetto lunghi. Il top scorer è Pullen con 19 punti e 4 assist. Bene anche Coleman che risulta decisivo nel finale con la bomba del momentaneo +5. I piemontesi sono partiti bene, benissimo. Ora l’obiettivo è non crollare nella seconda parte di stagione come è accaduto negli ultimi anni. Gradita sorpresa.
IRON MAN VANUZZO 7 – New entry per il capitano della Dinamo Manuel Vanuzzo. L’esperta ala grande sassarese ha deliziato i suoi con 14 punti (4/4 da 2 e 2/3 da 3) in 14 minuti. Decisivi anche un paio di suoi canestri per avviare il break sardo che ha regalato la vittoria contro Teramo. Inossidabile.
GRANDI PRESTAZIONI (INUTILI) 7 – Le ottime prove di Ivanov e Adrien non hanno permesso alle rispettive squadre di vincere. Peccato. Ma sono comunque da rimarcare i 25 punti (9/12 da 2, 2/3 da 3) e 9 rimbalzi del bulgaro contro Casale ed i 18 + 9 (e anche tre stoppate) del centro fisicato della Benetton. Per i due punti sarà per la prossima…sempre che Adrien resti in Italia anche dopo la fine del lockout.
IL MANCIO 6.5 – Uno dei pochi a salvarsi dalla deludente trasferta di Caserta è Stefano Mancinelli. 24 punti e 4 rimbalzi. Quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto piazzando anche due bombe dall’angolo. Per quanto riguarda la difesa ha sofferto i più razzenti giocatori della Pepsi. Alla fine un sei e qualcosa se lo porta a casa.
KARL? 5.5 – Nemmeno il papà in tribuna ha fatto risollevare le quotazioni di Coby Karl. L’esterno della Sutor ha segnato solo 5 punti a Casale ed ha perso 4 palloni di cui un paio sanguinosi nel bel mezzo della rimonta dei suoi. Si può dare di più.
PROTAGONISMO DI LAMONICA O PIRLATA DI NICHOLAS? 5 – Il dibattito è aperto. Chi ha condizionato in negativo, oltre alla super prestazione di Caserta (è bene ricordarlo), la partita di Milano? I tifosi milanesi puntano già il dito contro il fischietto abruzzese reo, secondo loro, di aver utilizzato la mano pesante nei confronti di Nicholas e di Scariolo in occasione del doppio tecnico. Ok, Lamonica ama il protagonismo ma i giocatori lo sanno che con lui non possono andare oltre un tot. E tentare di levarsi la divisa è chiaramente oltre quel tot. Chi ha sbagliato?
ENNESIMO TONFO CANTURINO 4.5 – Siamo alle solite. Ormai Cantù farebbe meglio a non giocare dopo l’impegno europeo. Ennesima sconfitta, questa volta sonante, e tanti dubbi veleggiano sulla tenuta dei bianco blu. Al netto delle assenze di Micov, Scekic e Shermadini non ci sono 17 punti di differenza tra Roma e Cantù. I brianzoli pagano in negativo l’Eurolega o un roster con un paio di lacune?
BLOCCHI COOK, FERMI MILANO 4 – Ormai è assodato: se a Milano oscuri il faro Omar Cook è finita. A Caserta il “montenegrino” è stato asfaltato dall’energia di Collins e non è mai riuscito a dettare i tempi dei suoi. 5 punti, 2/8 al tiro, 0/2 ai liberi, ma anche 4 assist. Qualcosa andrebbe detta anche ai due greci Fotsis e Bourousis. 11 punti in due non sono proprio cosa da loro.
L’APPOGGINO DI LYDEKA 3 – Il lituano della Scavolini ha giocato una buona gara di sostanza segnando 10 punti e tirando giù 8 rimbalzi, ma l’errore nel finale ha del clamoroso. Poco prima Ron Slay pareggia dall’angolo con una gran bomba e sul successivo attacco pesarese la palla arriva a Lydeka che si ritrova tutto solo a tu per tu col canestro. Avrà pensato: “un gioco da ragazzi”. No. Appoggino semplice semplice sul ferro. Da lì in poi due bombe a firma Spinelli e Dean chiudono la gara. Cimabue.
LA SFIGA DI KAUKENAS N.C. – Siena stravince, ma con la tristezza nel cuore per l’infortunio occorso a Kaukenas. La guardia lituana riceve in contropiede e va dritto per la schiacciata. Roderick lo insegue e prova a contrastarlo: canestro e fallo. Nel frattempo Rimas cade a terra urlando. Il ginocchio… Purtroppo non dovrebbe essere una cosa da poco. Forza campione.