La guerra tra FIBA e ULEB è scoppiata in maniera chiara ed univocabile, Patrick Baumann ( segretario generale FIBA) la settimana scorsa ha invitato gli esponenti delle principali federazioni europee a Losanna per illustrare il suo progetto per riprendere l’organizzazione e il controllo delle due coppe europee per club.
Oggi le due coppe sono organizzate e gestite dalla ULEB ( dal 2000) società privata di proprietà dei club europei. Olimpia Milano è un socio fondatore.
Contemporaneamente a Barcellona il segretario ULEB Bertomeu incontrava i 12 club fondatori e proprietari ( tra cui il Presidente Olimpia Milano Portaluppi) sul tavolo le nuove proposte , distribuzione ricavi e creazione di un vero e proprio campionato tra club europei.
Che la guerra tra i due enti sarebbe scoppiata era chiaro nel momento in cui Baumann nel calendario per squadre nazionali ha chiesto dal 2017 tre finestre (novembre,febbraio e giugno); l’accordo precedente prevedeva che da metà settembre a fine giugno i club potessero utilizzari i giocatori senza interferenze di convocazioni di Nazionali. Nel contempo Bertomeu vuole organizzare un vero e proprio campionato con squadre iscritte di diritto e wild-card da assegnare a club di paesi emergenti ( vedi quest’anno la Germania). Bisogna dare atto che Jordi Bertomeu è un super manager che in mezzo a mille difficoltà a creato un organizzazione che è un modello sportivo unico in Europa.
L’Italia da che parte stà? Petrucci ha dichiarato che non è contro Bertomeu ma è chiaro che la FIP è affiliata alla FIBA e al CIO e perciò asseconderà le scelte FIBA. Domanda da un milione di dollari: ma se l’Olimpia Milano decide di partecipare alla Euroleague e durante l’anno ci saranno raduni e gare della Nazionale contemporanei alle gare di Euroleague… manderà i suoi giocatori ai raduni o li utilizzerà nelle gare?