Considerazioni di un tifoso professionista, di Toni Cappellari/38 – Sassari – Reggio, è il nuovo che avanza

0

E’ tempo di primi giudizi su questo 2014/2015, e cominciamo dal la Torino del Presidente Forni, che festeggia il ritorno in una serie A dove mancano da ben 23 anni . L’Auxilium CUS ha già una squadra da A1, con qualche innesto può far, Bechi non ha mai perso il controllo della situazione e ha diretto con sagacia , ma tanto onore all’Agrigento di Ciani ( miglior allenatore della Gold/Silver), che hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie ai giallo-blù. Torino torna in serie A anche tra le donne, pronte per far tornare i lustri della Teksid…cosa desiderare di più?

Passiamo alle semifinali di A1, capitolo cloud della settimana. Inutile nasconderselo,  Sassari ha fatto “bingo”: alla settima partita, dopo una partenza al rallentatore, ha tenuto testa all’Olimpia con un finale al cardiopalma, dove la loro fisicità ha avuto ragione delle debolezze mentali dei milanesi . Nella Dinamo benissimo Logan e Lawal, ma a mio parere è stata determinante la direzione di Sacchetti, non solo nella gestione dei suoi ma carisma che ha messo in campo: oggi possiamo affermare che Meo Sacchetti è il Coach dell’anno. Su Milano, beh… si potrebbe scrivere un libro: ‘anno in negativo ma l’importante oggi è girare pagina velocemente, scegliere chi deve dirigere e fare la squadra,  far sì che questa stagione fallimentare sia la partenza per una stagione più positiva .L’imperativo è dare qualche soddisfazione a Giorgio Armani e a una piazza sotto shock.

Nell’altra semifinale Reggio Emilia, squadra più italiana del campionato (Cinciarini, Polonara, Della Valle, Mussini, Pini, Cervi) si è imposta con il suo gioco e la sua difesa: in gara 7 i tricolori sono stati super, Cinciarini in regia con la zampata degli ultimi minuti ( cinque punti ), Polonara rimbalzo e Della Valle con il suo atteggiamento da veterano. Bravo Menetti ,che da mesi i gossip di corridoio davano per licenziato, e si è conquistato la ri-conferma sul campo. Non da meno però è stata la Reyer di Brugnaro: una stagione super, un bell’insegnamento dal pubblico, che ha fatto una ovazione ai suoi beniamini come avessero vinto. Ma cosa succederà l’anno prossimo Recalcati continua o passa la mano? A Brugnaro daranno la possibilità di costruire un Palazzo degno di questo nome e di questa città?

Ora però concentriamoci sulla finale: inedita, con due squadre che non hanno mai vinto lo scudetto , il nuovo che avanza…