Un paio di prospetti molto interessanti, una giovane promessa della pallacanestro nostrana, un vecchio leone che si ritira dopo aver vinto l’ennesimo trofeo di una straordinaria carriera, compongono lo starting five ideale della nostra rubrica. Ma, scopriamo chi sono i protagonisti, ripercorrendo, come di consueto, i vari spot:
Playmaker – JUAN FERNANDEZ (Centrale del Latte Brescia), figlio d’arte, nato nella stessa Rio Tercero che, un paio di lustri e mezzo abbondanti prima di lui, ha dato i natali ad un altro grande interprete del ruolo: Pablo Prigioni. Formatosi a Temple, ha firmato durante la scorsa stagione un contratto con l’Olimpia Milano, che l’ha subito prestato in provincia, a Brescia appunto, a farsi le ossa. Juan ha risposto con una stagione da leader: eccezionale intelligenza mostrata sul parquet, abbinata ad una classe sopraffina e a tanto carattere. In gara 4 di finale playoff di Legadue contro Pistoia ne mette a referto 14, in aggiunta a 2 rimbalzi e 5 assistenze, totalizzando un 19 complessivo di valutazione. Che Milano si affretti a riportarlo all’ovile, il buon Juan servirebbe come il pane in ottica ricostruzione futura, soprattutto in un reparto che nelle ultime stagioni è stato a dir poco imbarazzante (leggi il disastroso Cook, i fallimenti Stipcevic, Bremer, Green).
Guardia –RICCARDO MORASCHINI (Oknoplast Virtus Bologna), che risponde presente alla prima uscita della Nazionale di coach Dalmonte ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, iniziati proprio oggi in Turchia. Gli azzurri devono alzare bandiera bianca nei confronti della Serbia, ma il 22enne nativo di Cento, sin dalle giovanili uno dei prospetti più promettenti della nidiata delle Vu nere, è uno dei pochi a provarci, scrivendo un’importante prestazione che parla addirittura di 20 punti messi a referto.
Ala Piccola – CENK AKYOL (Galatasaray Medical Park), visto in Italia qualche anno fa ad Avellino, passato anche dall’Anadolu Efes nella scorsa stagione, seppur con risultati non proprio brillantissimi. Ma, in gara5 di finale playoff contro il Banvit, Cenk si rifà alla grande, fornendo un contributo importante alla causa giallorossa. Prestazione da 22 punti (con un ottimo 6/9 da 3) e 4 rimbalzi, Gala che mette i titoli di coda sulla serie e porta casa il titolo di campione di Turchia, per il delirio dei suoi straordinari tifosi, galvanizzati per lo storico double realizzato dal club, campione nazionale anche con la propria sezione calcistica.
Ala Grande – MAIK ZIRBES (Brose Bamberg), che è da seguire con molta attenzione, vista la giovane età, il buon talento di cui dispone e gli ampi margini di crescita. Già positivo in qualche apparizione di Eurolega, questo 23enne centrone tedesco è stato una lietissima sorpresa nella straordinaria stagione di Bamberg. Importante la prestazione offerta in gara 4 contro l’Oldenburg, in cui l’ex Trier, ha realizzato 14 punti e catturato 7 rimbalzi, spingendo i bavaresi alla conquista della quarta Bundes di fila, che sancisce ancora una volta, a chiare lettere, il dominio dei ragazzi di coach Chris Fleming sui parquet di Germania.
Centro – BONIFACE N’DONG (Galatasaray Medical Park), che decide di chiudere la sua straordinaria carriera cestistica, costellata da annate straordinarie con la casacca blaugrana del Barcellona (con cui ha praticamente vinto tutto e si è messo in mostra come uno dei migliori centri difensivi del continente), ma che ha visto anche tappe importanti a Malaga, San Pietroburgo e ovviamente a Istanbul, con un finale da sogno. Il buon Boni, infatti, chiude come meglio non avrebbe potuto pensare di fare, alzando il titolo di campione di Turchia e sfoderando una prestazione da vero fenomeno del pitturato: per lui 15 punti (con 7/12 da 2), 5 rimbalzi e 3 stoppate, che gli sono valse un buon 19 nella casella della valutazione finale.