Alzi la mano – e poi lo dimostri… – chi, a inizio stagione, avrebbe pronosticato una Silver così aperta a tre turni dalla conclusione! Agrigento e Bari (e purtroppo Lucca) a parte, ci sono ancora tredici formazioni in lizza per un obiettivo che, a questo punto, sarà deciso probabilmente soltanto all’ultimo turno. Okay, la situazione a quota trenta punti è tutt’altro che drammatica, visto che si tratta di stabilire un posizionamento più o meno favorevole in griglia playoff, ma non ho memoria di un “volatone” di gruppo per stabilire così tante posizioni (c’è in ballo anche il fattore campo a favore o no del primo turno). E comunque, ascoltati e interpretati gli “spifferi” ed i “rumors” – al netto dei vari pesci d’aprile… – di queste ultime ore, è pur vero che un secondo o un sesto posto a fine regular season non possono essere considerati “alla pari”. Quindi, da qui al 27 aprile ne vedremo ancora delle belle, anche in coda, dove le motivazioni delle pericolanti si sono rivelate più decisive rispetto a chi si è presentato alla ventisettesima giornata (apparentemente) più tranquillo.
È il caso del Nord Barese che, pur senza l’apporto di Di Nunno, approfitta del cronico mal di trasferta di Omegna (nove sconfitte su tredici gare disputate lontano dal PalaBattisti); dopo tre ko, gli orange tornano a muovere la classifica disputando una partita molto accorta, indirizzata da subito secondo i desideri di coach Putignano, con una difesa fisicamente imponente e un attacco ben distribuito (l’intero starting five in doppia cifra con Elliott top scorer a 19 punti e Amoroso in “doppia doppia” con 16 punti e 14 rimbalzi). Per i lupi, James, in campo 40’, ne segna 37 (nuovo record stagionale), ma per 40’ anche la Bnb tiene il pallino del punteggio: 87-80 alla conlcusione.
In scia ai pugliesi resta Firenze, che rivince una “vera” trasferta dopo tre mesi, lasciando molta delusione in casa Reggio Calabria. Di colpo, le seppur minime possibilità di un ingresso nei playoff in extremis, per la Viola si trasformano in paure di doversi guardare alle spalle fino alla fine. Ponticiello è testimone della continua crescita di Monaldi (18), ma il ricorso a Caprari, oltre a spolverare il titolo di “bum bum” (5/7 dall’arco) per il pesarese, è sinonimo di mancanza di risposte da parte di troppi giocatori nero-arancioni. Young (21 con 3/3 da tre) spinge l’Affrico nei primi tre periodi, tutti chiusi con 20 punti all’attivo, anche grazie all’apporto di Castelli e Conti sotto i tabelloni: 35 a 24 i rimbalzi per i toscani. Dal 12-6 del 5’ al 47-71 del 35’ (più 30 in 30’) i giocatori di Caja dimostrano di avere ancora le carte in regola, oltre a una condizione fisico-mentale adatta, per centrare l’obiettivo salvezza: il 68-76 del PalaMaiata – terzo successo consecutivo gigliato, così come già accaduto all’andata con Bari, Corato e la stessa Reggio Calabria – è un importante passo di riavvicinamento e, soprattutto, di speranza.
Spinta alle spalle, anche Recanati a modo suo compie un’impresa, fermando a cinque la serie di successi di Mantova. Con uno Starring da urlo (3/3 da due, 5/5 da tre e 5/6 da uno), tutto il quintetto base di Sacco chiude in doppia cifra (zero punti dalla panchina); a rendere più arduo il compito dei leopardiani ci sono Jefferson (20, 8/8 dalla lunetta) e Nardi (14), comunque troppo poco per la formazione di Morea, costretta ad alzare bandiera bianca sul punteggio di 79-72.
La gara più intensa ed equilibrata della settimana è sicuramente quella tra Casalpusterlengo e Ferrara, non solo perché terminata all’overtime. Nonostante il vantaggio anche in doppia cifra per i lombardi (27-16 al 15’), i numeri del match indicano che in tutti i quattro periodi entrambe le contendenti segnano più di 14 ma meno di 19 punti, viaggiando per così dire alla stessa velocità: 62-62 al 40’. Spissu (11 punti, partendo dalla panchina) e Masoni (2/2 da tre) vincono il duello con Ferri e i 46 punti (24 Jennings + 22 Mays) su 64 degli estensi nascondono solo a tratti le mancanze del quintetto di Furlani che bagna sì le polveri a Young (18, ma col 29% al tiro), ma sul più bello si ferma a due soli punti segnati nel supplementare: 69-64 alla quinta sirena.
In zona playoff irrompe di nuovo Chieti, che con Bartocci alla guida prosegue con il rispetto del fattore campo (tre successi al PalaTricalle alternati a due trasferte infruttuose). Matera non è nel suo momento migliore (Jones ancora n.e.) e l’impiego a tempo pieno di Vico (20) non è sufficiente per evitare la terza sconfitta consecutiva in esterna. Le furie rosse dominano a rimbalzo (39-27, con 10 di Soloperto) e tirano meglio (52% contro 40% dal campo): con Shaw (16), altri quattro abruzzesi chiudono sopra i dieci punti segnati e dal +6 del 10’ (19-13), Gialloreto e compagni non corrono più rischio di far riavvicinare gli azzurri (82-67).
Ora, in seconda posizione (seppur peggio posizionata in virtù dell’attuale classifica avulsa) c’è anche Treviglio, all’ottavo centro “on the road”, che fiacca pressoché definitivamente l’entusiasmo di Roseto. Dopo i primi 20’ in controllo (36-36) lasciando sfogare il talento di Legion (18 punti alla pausa lunga, 28 alla fine), Vertemati si affida agli “ex” abruzzesi Marino (sponda Teramo, 17 punti) e Rossi (sponda Chieti, 16 punti) per poi pescare in Alessandri l’uomo in più e aggiudicarsi il titolo di coach del mese di marzo: 75-90.
In attesa dello scontato esito del recupero con Bari (10 aprile), per la ventottesima giornata Ravenna torna in campo con l’intento di inserirsi in zona playoff, andando però a cozzare con il desiderio di tranquillità di Reggio Calabria. In chiave salvezza, il riposo di Corato concede a Firenze l’opportunità di aggancio a quota 20, anche se Casalpusterlengo, a sua volta, vuole giocarsi le proprie chances per restare nelle prime nove. Tutte le seconde sono impegnate in casa: se per Treviglio (che ospita Bari) è scontato il mantenimento della posizione anche domenica sera, non vale lo stesso discorso per le altre quattro “sorelle”. Ferrara non può concedersi distrazioni, ma Recanati è anche la più bisognosa di punti; Matera vorrebbe dare un segnale forte al proprio pubblico e Roseto deve dirci se la salvezza da matricola è un obiettivo appagante; Mantova punta a tenere caldo pubblico e parquet (in vista dell’All Star Game) con Chieti comunque non ancora sazia. Infine, da Verbania, attendiamo responsi che si spingono oltre i due punti in palio: Agrigento con la pancia piena si prepara a un “tour” di chiusura…? Omegna si ritrova la pressione di chi non può più sbagliare, soprattutto in casa…? I piemontesi saranno affamati di rivincita e fortemente motivati dal desiderio di azzannare i dominatori della Silver…? I siciliani riusciranno a prolungare a venti la serie di vittorie consecutive onorando il titolo appena conquistato…?
Time Out: se avessi a disposizione un minuto…
… direi ad Andrea Zanchi (coach Assigeco Casalpusterlengo) che una vittoria in volata dopo un supplementare ha un sapore quasi dimenticato e, quindi, ancor più gustoso; ma il lavoro di allenamento ai tiri liberi non è ancora sufficiente, visto che nelle ultime tre uscite (decise sulla sirena o all’overtime) le statistiche rossoblù indicano percentuali impietosamente sotto il 60% …