Momenti di Basket/4 – A Lubiana, per sognare e stupire ancora

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I Gironi Eliminatori hanno fornito dei dati inequivocabili e le tante gare ci hanno regalato delle sorprese di difficile pronostico (sconfitta della Spagna contro la Slovenia, una Finlandia qualificata, la Germania che esce dopo aver battuto la Francia), tanto che sintesi non può essere che questa: equilibrio, spettacolo ed una grandissima Italia.

L’Italia è la sorpresa delle sorprese della 1^ fase dell’Europeo ed è l’unica Formazione imbattuta al termine del suo Girone; un risultato inimmaginabile alla partenza ed oggi divenuto il “viatico” per affrontare con determinazione il terribile trittico proposto da, Slovenia, Croazia e Spagna.

La nostra Nazionale ha fatto di necessità (assenze), la sua virtù (coesione di gruppo), giocando una pallacanestro di “orgogliosa umiltà”, da vera squadra, nella quale tutti si sentono protagonisti e tutti sono al servizio del collettivo.

I 4 moschetieri (Belinelli, Datome, Aradori, Gentile) son stati lasciati….liberi di esprimere le proprie qualità e le personali caratteristiche, intuizioni e fantasia, ma sempre all’interno di scelte consapevoli e rotazione ben miscelate.

Le menti del Gruppo (Diener, Cinciarini e Poeta) si sono alternate senza strafare e con qualche importante acuto (Cinciarini su tutti), con ciò assecondando i ritmi ed il momento dei nostri realizzatori ed i temi della partita che a volte ci imponevano la “resistenza” ed altre ci spingevano a suonare la carica.

La batteria lunghi (anemica di centimetri e peso) ha fatto della disciplina e della dittuilità nei movimenti, il valore aggiunto da offrire ad una Nazionale operaia (si), ma di altissima specializzazione e concretezza (3 volte si).

Le 5 vittorie 5, ci hanno consegnato uno strameritato 1° posto, in un Girone che si annunciava di “ferro”, ma che abbiamo progressivamente “sciolto”, favoriti certo dalle involuzione strutturali e tecniche delle avversarie (assenze e basket da tiro a segno), ma soprattutto per la prepotente crescita della nostra Squadra (una pallacanestro semplice, corale ed arricchita da tanti grandissimi spunti individuali) che ha presentato agli avversari tanti protagonisti e mille facce.

Non è un caso che Gentile faccia a tratti il Datome ed il Melli conquisti spazio e consensi in un ruolo non suo e gestito in condominio con il coriaceo Cusin, mentre il Cincia orchestra e lancia acuti ed il due Belinelli-Aradori non stecca mai.

Datome prosegue nella sua crescita di Uomo e di Giocatore ed i gradi di capitano lo hanno ancor più responsabilizzato e lo si vede e si sente in ogni momento della serata.

Belinelli, poi, è maturato caratterialmente e tecnicamente, lasciando da parte le triple da salto triplo, per scegliere le occasioni più opportune, alternare la balistica con le penetrazioni, assumere anche il peso della regia per essere sempre “presente” nei momenti cruciali.

Aradori e ormai su livelli di rendimento ottimi e costanti, mentre Gentile, “faccia da schiaffi” e sfrontatezza alla…… Gentile (Nando), è ormai la “variabile” vincente ed imprendibile per qualsiasi difesa (grandissimo contro la Grecia).

Di Cinciarini si è accennato, di Melli si è detto e bene, di Cusin ci piace sottolineare la sua applicazione ed è uno dei collanti di una squadra alla quale i Poeta, Rosselli, Vitali e Magro danno minuti di grande impegno e respiro: con Diener, da due turni a riposo, potrebbe essere un ulteriore valore nella 2^ fase.

In questo quadro e con i risultati che si determinano negli altri gironi, salgono le “quotazioni di Azzutta”, che al momento resta ancora una piacevole mina vagante, ma che è ormai una Realtà con cui le Slave e le Furie Rosse dovranno fare i conti.

Partiremo con un piccolo vantaggio di 2 punti sulle altre che, come detto, sono la Croazia (cliente imprevedibile e coriaceo), la Slovenia (padrona di casa ricca di talento e di entusiasmo) e la Spagna (per la quale non sono necessarie considerazioni ed aggettivi).

L’autostima è altissima, la Squadra sta crescendo in qualità e quantità, ma dovrà essere brava a rimanere quella umile della prima sera contro la Russia, giocare con la lucidità come contro la Grecia e mettere in campo uno smisurato orgoglio come contro la stessa Svezia.

E’ un Campionato Europeo bene organizzato, partecipato e seguito, nel quale i “numeri vincenti” (le Nazionali pronosticate) faticano ad emergere, mentre gli Azzurri potrebbero avere in serbo quello vincente e conquistare uno dei tanti premi che Eurpa 2013 mette in palio anche per noi: qualificazione ai mondiali, podio europeo, titolo continentale.

Per passare ai quarti potrebbe essere sufficiente una sola vittoria o fermarsi perdendo contro i forti avversari, ma l’Italia di Capodistria, recuperati Belinelli e Diener, è in grado di continuare un sogno che l’Italia dei canestri aspettava da tempo !