Buon giorno baskettari, oggi ci attendono il Pallaggio ed il Passaggio, cioè i nostri piedi e le nostre braccia che ci servono per camminare e per colloquiare con i compagni di squadra all’interno del campo. Il palleggio, prima ancora del tiro stesso , è la prima “scoperta”per i futuri cestisti ed è un po’ come dare un calcio ad una palla, risulta istintivo, comprensivo e praticabile bene o male dal bambinetto. Poi, dopo il primo anno, acqusito un minimo di capacità nel palleggio, si passa al passaggio ed al tiro, poi agli eserecizi più semplici, quindi alle partitelle e quindi ai campionatini che li porteranno alle soglie dell’Under 13. Detto così è tutto chiaro, corretto ed utile per la crescita tecnica del ragazzino, ma non è così; perché spesso si dimentica che i Bambini e le Bambine, dai 5 ai 10 anni, hanno capacità motorie e forza fisica che male si attaglia con i gesti più tecnici della pallacanestro e che un difetto acquisito in questa fase sarà difficile da correggere in futuro ed in brevissimo tempo (palleggio io-io), passaggi istintivi (come viene, viene) e tiri straforzati (a due mani, da 3 ed arcobaleno). L’esperienza ci dice quindi che, arrivati agli 8 anni, ogni gesto va gradualmente corretto, ogni difetto va mostrato, corretto e spiegato e piano, piano, si deve portare il ragazzo ad una piccola autonomia di conoscenze e scelte che saranno la vera base del suo bagaglio futuro (ai miei tempi iniziavamo a 12 anni ed a 18 eravamo da A , dopo un percorso artigianale e ruspante, ma messo al servizio della nostra mente era anche la testa e soprattutto la testa ad allenarsi; ancor prima di ogni muscolo e gesto. Sono delle premesse importanti per sottolineare, fin da subito e lo leggerete ancora, che il buon Giocatore si forma nella testa, poi in tutto il resto e che per essere anche un Campione, oltre alle doti di nascita, sarà sempre la testa ad essere la sua prima qualità e ricchezza. Tornando alla parola “Palleggio” è bene subito richiamare i due fattori più importanti per acquisire un ottimo trattamento di palla: utilizzare le punta delle dita e spingere il pallone alla stessa maniera come se si dovesse eseguire un tiro ! Pallone trattato con i polpastrelli e mai con il palmo, pallone va accarezzato e spinto, mai schiaffeggiato, pallone va sentito con la mente e mai inseguito con gli occhi, poi: esercizio, esercizio, esercizio (con entrambe le mani). Qualcuno dirà subito, ma lo facciamo da , abbiamo il ball handling e tanti altri esercizi che fanno progredire le capacità nel palleggio, cosa serve d’altro ? Serve far funzionare la Testa e meno molto meno palleggiare e palleggiasi sul posto, palleggiare e palleggiarsi in mezzo alle gambe, palleggiare e palleggiarsi rinunciando ad un passaggio ed anche ad un tiro: l’obiettivo è palleggiare il dovuto e se possibile un palleggio di meno. Una cosa è comunque certa: buon palleggiatore si può divenire con l’esercizio e ricordandosi i polpastrelli, le carezze e sentire la palla: tutti possono veramente divenire degli ottimi palleggiatori. Buon palleggio a tutti ed alla prossima con il : Passaggio !