Non c’è storia sportiva che non nasca attorno ad episodi che non potranno essere cancellati dall’immaginario dei tifosi. Forse, a volte, si dimentica che lo sport non è solo divertimento ma è anche fatica, privazione, regola e disciplina e solo i più motivati riescono. Per questo vi riporto una frase di Coach Messina che fa riflettere ma che, con molta chiarezza, evidenzia lo status della squadra azzurra che sta per scendere in campo per gli Europei di Basket in Israele.
“Of course, you want talent on your team. Your ideal situation is having talent combined with the spirit of sacrifice. Some of these players aren’t here and that’s not because we didn’t want them. But because they put themselves out of the whole situation through their acts. That’s where we are now.”
In sostanza (secondo le dichiarazioni che il Coach avrebbe rilasciato ad eurohoops.net) la nostra Nazionale Azzurra è quella che abbiamo perchè molti si sono autoesclusi per i loro comportamenti.
Allora mi è venuto spontaneo, visto il mio lavoro e la mia predisposizione a fondere il digitale con lo sport, approfondire un aspetto che avevo già affrontato qualche settimana fa, in questa rubrica, a proposito del caso Gallinari/Kok.
Il succo è: se la vita sportiva degli Azzurri dipende dai loro atti, come utilizzano i social che sono lo specchio della loro figura nel mondo digitale?
Twitter nello sport e NBA Pulse
Ho scelto di guardare dal buco della serratura di due social in particolare: Twitter e Instagram. Il primo viene considerato in declino (interessante il recente articolo di Vincenzo Dell’Olio sulla caduta libera di Twitter in Italia e sul dominio di Instagram), mentre il secondo è il social in ascesa. La mia opinione, a livello globale, è diversa. Sono due canali essenzialmente differenti ed ognuno deve essere utilizzato in un determinato modo. Ho più volte preso in esame NBA Pulse, la piattaforma NBA che riassume il ranking per mention e conversazioni delle squadre e degli atleti NBA: ci sarà un motivo per il quale il dato analizzato è essenzialmente basato su Twitter.
Come gli azzurridentro usano Twitter
Tra gli azzurri sono pochi quelli che utilizzano twitter. Andrea Cinciarini ha smesso di utilizzarlo a metà 2016 (@cincia20); Nicolò Melli lo usa sporadicamente e potrebbe migliorare visti i suoi risultati e la futuribilità professionale (@NikMelli); Awudu Abass ha creato il profilo ma non ha twittato alcunché (@awuduabass). Filippo Baldi Rossi (@Filo_82) è mediamente attivo ed utilizza Twitter per condividere i post di Instagram creando ben pochi tweet nativi. I più attivi sono Marco Belinelli (@marcobelinelli) Pietro Aradori (@pietroaradori) e Luigi Datome (@gigidatome). Quest’ultimo si è reso anche protagonista di uno degli eventi più incredibili dell’estate, nato grazie ad un tweet di un fan che ha sviluppato una conversazione globale nel mondo cestistico social!
Usare Instagram nello Sport
Instagram è sicuramente una piattaforma molto più alla portata di tutti sia per la sua intuitività che per la velocità nell’utilizzo e nel postare contenuti che hanno trovato il loro zenith nelle Storie giornaliere fatte di video e foto del privato degli atleti. Si gestisce dallo smartphone, e mette in luce la naturale predisposizione alla condivisione di uno degli elementi cardine dello sport: la fotografia. Non è necessario esprimere concetti in 140 caratteri ma basta una foto e una frase per condividere un momento di vita sportiva!
Come gli Azzurri usano Instagram
Gli stessi utenti che sono pressoché assenti su twitter o poco attivi, su Instagram hanno una vita sicuramente più movimentata. Vediamola assieme.
Cinciarini (@cincia20), pigro utilizzatore di Twitter, si ritrova a gestire un account con quasi 50,000 followers ed un’attività abbastanza elevata di post con mention e hashtag; Daniel Hackett (@lorenzo_0_daniele) geloso della sua privacy con il suo nuovo profilo, ha cominciato a postare foto tra il privato e il professionale a partire dal 16 luglio; Nicolò Melli (@nickmelli) nonostante i suoi 40.000 followers si mantiene molto a distanza dalla vita digitale; Anche Ariel Filloy (@afilloy_12) è nuovo di Instagram: profilo attivo solo dal 2017 ha un alto potere di engagement nonostante i soli 3.000 followers; Marco Belinelli (@mbeli21) ha numeri da star: 300.000 followers, profilo curato e un giusto mix di vita professionale e privata; Awudu Abass (@abibass23) ha un profilo nuovissimo e con pochi post: forse dovrebbe lavorare meglio sull’equilibrio dei numeri; Marco Cusin (@bigcuso) utilizzatore anche delle Storie, ha un discreto profilo dallo stampo molto personale; Christian Burns (@christianburns23) ha un profilo inspiegabilmente privato, visti i 17.000 followers e la sua sovraesposizione mediatica; Pietro Aradori (@pietroaradori4) Storie, fotografie in campo e fuori dal campo e, soprattutto, interazioni e engagement continuo sotto ogni scatto! Davide Pascolo (@mcdada7) ha un’attività molto diradata nel tempo con poca Nazionale in mezzo; Paul Biligha (@biligha46) …deve ancora prenderci la mano; Filippo Baldi Rossi (@fillotto) non ha numeri incredibili ma un’attività discreta e con bellissime foto sia della vita privata che in campo; Gigi Datome (@gigidatome) primo della classe perché l’ironia e la poliedricità attraverso la quale si racconta è una cosa che non sanno fare tutti.
Incredibile che tutti gli azzurridentro (questo è l’hashtag ufficiale), bene o male, abbiano tra le mani un profilo Instagram da gestire. E non è finita qui: anche Coach Messina (@et.messina) ha un nuovissimo profilo Instagram.
Qual è la conclusione ed il messaggio? I due Canali, Twitter e Instagram, sono molto differenti l’uno dall’altro. Twitter sviluppa conversazioni ed è un canale d’ascolto: se vuoi sapere cosa gli altri dicono di te, devi esserci perchè ti citeranno. Instagram è un canale più autoreferenziale, un canale in cui le conversazioni rischiano di passare in secondo piano: è facile perdersi mention e tag su Instagram se si hanno migliaia followers e non si riesce a gestire il profilo. Insomma con Twitter è più facile la mappatura delle citazioni sportive anche grazie ai tool che oggi si hanno a disposizione (se non sapete dove trovarli vi consiglio di dare un’occhiata a toolperstartup.com il portale di Bernardo Mannelli) Twitter rimane uno strumento indispensabile per gli atleti, sia per l’ascolto che per il coinvolgimento nelle community.
Voglio concludere con la consegna del premio come MVP Social degli Europei 2017 a Gigi Datome, all’estro creativo di Davide Barco che sta realizzando delle grafiche incredibili (sua la grafica ufficiale di cui vedete un particolare nella nostra copertina il cui download integrale è disponibile qui) e alla nostra Nazionale di Basket …la più Social di sempre!
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