Unica nota negativa è il fatto dellesser passati dal +23 di metà terzo quarto al +2 del 38 minuto. E per fortuna che nellultima azione la Moncada non è riuscita a costruire un tiro con percentuale superiore del 3%. Altrimenti sarebbero stati guai seri. Perdere una partita del genere sarebbe stato come dire, da parte dei giocatori: Abbiamo il talento ma non abbiamo la testa. Invece così non è stato: con larrivo delle seconde linee, prima si vola sul +23, con un parziale favorevole di 32-20, poi si scende con un altro parziale sfavorevole di 7-22.
Migliore in campo per i biancorossi è Simone Lenardon, che la mette con costanza da 3, e si prendere le responsabilità giuste. Gestisce anche bene la palla e fa girare il gioco nel modo giusto. Dallaltra parte MVP Pennisi che sotto canestro si dimostra una volta di più leggermente dominante. 13+11, altra doppia doppia per il pivot italo-australiano. Per quanto riguarda gli altri, Plumari sufficiente, idem Quaglia e Scarponi. Anche se la guardia romana merita qualcosa in più perchè chiuderà con una tripla importante e 10+8 tra punti e rimbalzi. Buonissima difesa su Mossi il quale, solo nei momenti di panchina per il tiratore ex Trieste, si è a dir poco scatenato. Pelliccione si mangia qualche canestro di troppo, ma è finalmente incisivo a rimbalzo, ed è positivo così.
Il match inizia con lequilibrio che regna: segna Mossi, risponde Quaglia che la mette e subisce il fallo. Dopo 5 minuti dalla palla a due il tabellone dice 9-9, con Quaglia e Cucinelli a condurre lattacco biancorosso. Grazie alla bomba di Giovanatto e il canestro di Pennisi, Agrigento rimane in scia, poi a dare il massimo vantaggio della gara (temporaneamente) ci pensa Simone Lenardon con una tripla allo scadere. La Cisa sembra non riuscire ad allungare con Bonaiuti che tiene a galla i suoi. Agrigento non molla, perché sa che questa è quasi unultima spiaggia per i playoff, ma Massafra è implacabile: le bombe di Lenardon e Scarponi portano i biancorossi sul +9. Solo il giovane Casella, con unaltra bomba, prova a tenere viva la partita. Il periodo si chiude ancora con la bomba di Lenardon, per il +13 Massafra. Il terzo quarto sarà una conferma di quanto fatto di buono nei due precedenti periodi: Agrigento, guidata dai soliti Mossi e Pennisi, prova a restare lì, con 12 punti di scarto. Ma la Cisa non vuole fermarsi e arriva a +18 al 25 minuto, con i liberi di Pelliccione. Ora arriva il momento decisivo del match: canestro di Cigliani, +23, massimo vantaggio per Massafra. Da qui alla fine arriverà un parziale, a favore di Agrigento, di 24-7. Davvero clamoroso. Le due bombe di Casella e quella di Mossi riportano i biancoazzurri sino al -8, annullando la doppia cifra di vantaggio raggiunta in precedenza dai pugliesi. Mossi mette un libero ed è -5, poi cè Giovanatto che si presenta ancora in lunetta per il -3. Ma fa 0/2, e si rimane così. Ancora in lunetta ci va Mossi e fa 2/2. Cucinelli mette un solo libero e Casella ne approfitta per firmare il -2. Sembra che la rimonta di Agrigento si stia per trasformare in impresa, ma un libero di Cucinelli decide il tutto, con errore finale di Agrigento su un tiro disperato da oltre metà campo.
Altra vittoria, stavolta di grinta e di intensità per Massafra. Vittoria che non porta solo segnali positivi, perché farsi recuperare 23 punti dalla penultima in classifica non è certo il massimo ma, tutto è bene quel che finisce bene
Soprattutto se come contorno arrivano anche 2 punti preziosi per la salvezza.·
Cisa Massafra – Moncada Agrigento 72-69 (19-14, 26-18, 20-15, 7-22)
Massafra: Cigliani 8, Lenardon 14, Cucinelli 15,· Quaglia 11, Scarponi 10, Pelliccione 6, Plumari 8, Laquintana 0, Rossetti n.e., Cavallo n.e.
Agrigento: Mossi 17, Giovanatto 11, Pennisi 13, Sabbatino 3, Bonaiuti 2, Casella 16, Anello 3, Squarcina 4, Barbieri 0, Drigo n.e.·
n.e