Andrea Diana (Brescia): “Innanzitutto voglio ringraziare Moore e Moss, che si sono resi disponibili e hanno giocato una partita sul dolore dopo una settimana di stop, nella quale non si sono mai allenati. Un altro ringraziamento va a tutto il nostro staff medico, che ha dato un grande contributo affinché i due giocatori potessero scendere in campo. Oggi tutti sono stati utili alla causa, alla fine è emersa la nostra grande chimica e il nostro spirito di gruppo: ognuno ha portato il suo mattoncino per per la vittoria, compresi i nostri tifosi, che ci hanno spinto per tutti i 40′. Siamo riusciti a non accettare i ritmi di gioco di Cantù, anche se ci abbiamo messo due quarti a prendere le misure. Nel secondo tempo abbiamo avuto la capacità di controllare il ritmo, esprimendo una buona affidabilità difensiva e trovando la tranquillità per giocare sciolti in attacco. Abbiamo fatto un grande passo verso i playoff ma il cammino è lungo e dobbiamo continuare a lavorare sodo, soprattutto se vogliamo centrare l’obiettivo di entrare tra le prime quattro della classifica”.
Fonte: Uff. Stampa Brescia
Marco Sodini (Cantù): “Bisogna dare atto che noi Brescia non la digeriamo, questa è la quarta partita che giochiamo con loro in stagione ed è la quarta partita che perdiamo. Qualche volta siamo stati superficiali nell’approccio alle partite, non è questo il caso. Abbiamo incominciato benino, poi, abbiamo subito tantissimo l’intensità difensiva di Brescia che non siamo neanche minimamente riusciti a replicare. Rispetto ad altre volte oggi è mancata l’intensità. Nonostante le dodici palle perse di questa sera, noi siamo una squadra che di norma perde pochi palloni per il modo di giocare che ha. Loro, però, sono riusciti per tutta la partita ad essere davvero aggressivi, abbiamo subito tantissimo. Non siamo mai riusciti ad andare come dovevamo andare e dove io avrei voluto. Non siamo riusciti ad avere una buona circolazione di palla. Nel primo tempo ci siamo salvati solo perché loro facevano fatica sulla palla. Poi, in una partita che noi non stavamo giocando come io avrei voluto, ma che comunque era pari nel risultato, abbiamo avuto un blackout totale nel terzo quarto, sparando anche 2 su 10 ai liberi, che francamente ha fatto prendere un gap a Brescia che poi non siamo stati più capaci neanche fisicamente di recuperare. Devo dire che rispetto alle ultime partite dove c’era stata una evoluzione ed un apporto migliore da parte di tutti, in questa partita non abbiamo avuto neanche la possibilità di avere un salto di ritmo nel momento in cui avevamo le gambe per farlo. Gli ultimi 3-4 minuti danno la misura di quello che è il mio intendere la pallacanestro, cioè lottare sempre fino in fondo e non mollare mai a prescindere. Però al di la dell’aver provocato delle palle perse e recuperato dei palloni, un divario di 15 punti è veritiero ma poteva essere più ampio”.
Fonte:: Uff. Stampa Cantù