Saranno delle festività natalizie movimentate su tutti i fronti in quel di Caserta: le tre partite che aspettano la Pasta Reggia, infatti, saranno fondamentali per capire cosa questo campionato può riservare agli uomini di Sandro Dell’Agnello, ma anche sul fronte societario si stanno vivendo momenti importanti.
Partiamo dal campo che, in questa fase, deve assolutamente essere primario. Il grande avvio di stagione vissuto aveva spinto la piazza a sognare in grande, ma le ultime partite hanno visto la squadra involversi. È sotto gli occhi di tutti il calo di energia da parte dei campani che non propongono più i ritmi di gioco alti che a inizio campionato erano stati la base delle loro fortune. Ciò, evidentemente, ha fatto emergere i limiti di una squadra sì talentuosa, ma forse priva di un playmaker in grado di dare ordine all’attacco e di una forte identità difensiva.
È interessante notare come questa fase di difficoltà della Juve coincida con il momento di massima forma di Edgar Sosa che, dopo l’avvio in salita, sta provando a trascinare Caserta con prestazioni mostruose per punti e assist. Qualcuno ritiene che sia proprio l’esplosione del play domenicano ad aver causato l’involuzione di alcuni suoi compagni, ma è un ragionamento che, a parere nostro, non regge poiché l’unica spiegazione possibile delle recenti difficoltà dei bianconeri è da ricercarsi in un calo fisico che ha evidenziato dei problemi che questa squadra ha sempre avuto.
I guai fisici che assillano Olek Czyz da mesi, e che sembrano non finire ancora, stanno terribilmente condizionando le prestazioni di un giocatore chiave per coach Dell’Agnello, mentre l’infortunio di Bostic, che dovrà restare ai box ancora due settimane, sta togliendo alla squadra quell’equilibrio che la guardia americana garantisce sempre.
Sicuramente questo roster ha dei limiti e quella di poter tenere nel lungo periodo il passo delle prime era di certo una vana illusione, ma non bisogna commettere l’errore di drammatizzare eccessivamente questo momento: infatti, la Juve ha tutte le potenzialità per fare grandi cose, bisogna solo aspettare che questo fisiologico calo fisico, e forse anche psicologico, passi e che i bianconeri tornino a riproporre quel gioco spumeggiante che aveva stupito tutti a inizio campionato.
Per quanto riguarda le vicende extra campo, è finalmente finita la querelle con la Fortune Investment che esce di scena senza aver mai messo mani al portafoglio, nonostante i tanti annunci e l’enorme esposizione mediatica da loro cercata e facilmente concessa da molti organi di stampa locali. Noi per primi, seppure in maniera meno ”esagerata” di altri, avevamo, per via dell’importanza di chi si era esposto in loro favore, dato credito alla company inglese , ma non possiamo che ammettere il grosso errore di valutazione commesso.
Adesso le speranze di tutti i tifosi bianconeri sono riposte nel progetto di un Consorzio di imprenditori locali che potrebbe rappresentare il futuro della Juve. Già in passato si era tentata questa via che però aveva trovato scarsi riscontri da parte del territorio. Questa volta c’è il grande impegno del sindaco Carlo Marino a dare maggiori speranze di successo, ma i dubbi restano. A cavallo tra fine 2016 e inizio 2017 ci dovrebbero essere novità e noi attendiamo fiduciosi.
Qualunque cosa succeda al club di Pezza delle Noci una sola cosa è certa: nessuno più potrà godere della fiducia incondizionata della piazza e di patron Iavazzi che, nonostante tutto, è ancora l’unica ancora di salvezza per la Juvecaserta.