Dinamo-Bennet: la sala stampa

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Una grande Bennet,  s’impone al termine di una gara molto bella contro una Dinamo, che fino al termine ha cullato il sogno di vittoria. In sala stampa, è il coach canturino il primo a parlare. Sorridente in volto e soddisfatto per la vittoria ottenuta dalla sua squadra, esordisce davanti alle telecamere parlando di Devecchi definendolo “il miglior difensore del campionato”.  Passa poi all’analisi dell’incontro “E’stata una partita veramente stupenda. Avrei preferito una partita molto più brutta ma comoda e invece non è stata per niente facile. Nel primo tempo sembravamo un gruppo di scolaretti di Oxford, perfetti però senz’anima. Se vuoi giocare bene a Sassari, devi avere la faccia cattiva altrimenti si rischia che ti passano sopra. Nel secondo tempo abbiamo cambiato approccio, giocando con più cattiveria e agonismo e solo un grande  lampo da Nba di Diener mi ha obbligato a cambiare scelte. Non ci ha permesso di controllare ciò che avevamo costruito in precedenza e giocare ai singoli possessi non è mai bello. Abbiamo concluso con diciannove assist, siamo riusciti a vincere pur non avendo ottime percentuali dall’arco dei tre punti e tutto ciò ci permette al termine di questa giornata di essere secondi da soli, davanti a Milano.”  Torna poi a parlare  della Dinamo: “Credo che l’ottima prova di Devecchi difensivamente abbia costretto Sacchetti a tenerlo per molto in campo, escludendo così Tsaldaris dal campo. Con quest’ultimo sul parquet, probabilmente avremmo avuto un po’ più di problemi a tenere il punteggio basso. Venire a Sassari e giocare per vincere sui 90 punti, difficilmente ci sarebbe riuscito. Abbiamo disputato una buona partita di squadra, sia con le ali che con i due centri ma se devo fare un nome faccio quello di Michele Mian: non è facile farsi trovare pronti dopo esser stati a lungo in panchina, ma in quell’ultima azione era il tipo di giocatore che ci serviva ed è stato bravissimo”.

Diverso invece l’umore di coach Meo Sacchetti, deluso e amareggiato per l’esito finale. “ C’è un po’ di amarezza per come è terminata la partita, non certo per l’ultimo possesso visto che il basket è fatto di episodi. Abbiamo avuto qualche lettura errata in certe occasioni e qualche libero sbagliato di troppo,  contro una formazione che è meritatamente seconda  e non ci ha regalato niente. Un buon atteggiamento che ci ha permesso di restare in corsa fino alla fine, contro una squadra con cui non puoi concederti mai distrazioni altrimenti oltre alla sconfitta c’è il rischio di andare incontro a delle brutte figure. Per quanto riguarda la questione di Hunter, non so cos’ha. Il dottore ci aveva detto che poteva giocare, ma negli ultimi quattro minuti non ce la faceva più e ha chiesto il cambio. Prendo ciò che di buono abbiamo mostrato in questo incontro, con la speranza di avere lo stesso atteggiamento già a partire dalla prossima partita.”