Mino Taveri, giornalista di Sport Mediaset, è stato una presenza fissa al Nelson Mandela Forum in questi giorni durante le Final Eight di Coppa Italia. Nella chiacchierata fatta insieme ci ha parlato della sua passione per la pallacanestro, per Brindisi, la squadra della sua città e dell’evento.
1. Da dove nasce la tua passione per la pallacanestro?
Io ero un giocatore, tanti anni fa: ora gioco ancora con gli amici, ma quando ero più giovane ho giocato anche a buoni livelli. Il basket è sempre stato il mio primo sport, poi il calcio ho iniziato a seguirlo per lavoro, ma come passione sportiva al primo posto c’è sempre stata la pallacanestro.
2. Che campionati segui?
Seguo tutti i campionati. In particolar modo, essendo brindisino di nascita, sono molto appassionato alla squadra della mia città perchè è una piazza storica e molto calda, ma seguo praticamente tutti i campionati, dall’Eurolega, all’NBA, fino al minibasket, perchè il basket è bello in assoluto.. E’ troppo divertente!
3. Che squadra tifi in NBA?
Essendo non più tanto giovane, anche se non sono vecchio, sono affezionato ai Chicago Bulls di Michael Jordan perchè sono cresciuto con lui, anche se credo non sia corretto fare paragoni con i campioni di oggi, perchè Jordan rimarrà sempre ciò che è, così come tanti altri insieme a lui, ma confrontarlo con i campioni di oggi è difficile perchè stiamo vivendo e guardando un altro basket. Allo steso modo, non si può essere indifferenti davanti a Lebron James e Steph Curry che sono veramente spettacolari. Poi, ci si può innamorare di Ginobili, Durant o altri giocatori che non sono super star, ma solo star, ma oggi il basket NBA sono loro due.
4. Un giudizio sulla stagione di Brindisi fino a questo momento e su questa Coppa Italia…
Per quanto riguarda la stagione di Brindisi, va ampiamente al di là di ogni più rosea aspettativa: la squadra era nata per salvarsi, oggi siamo in finale di Coppa Italia e al quarto posto in classifica, con l’obiettivo iniziale direi ampiamente raggiunto. E’ veramente una bella squadra, con la S maiuscola!
5. Sei stato molto presente a queste Final Eight di Firenze, come valuti l’evento, sia dentro che fuori dal campo?
E’ un evento molto bello, Firenze ha confermato ancora una volta le belle cose dell’anno scorso. Il fatto che sia uscita subito Milano, una delle favorite, ha avuto anche un lato positivo, ovvero che si sono aperti tanti scenari e sono possibili finali del tutto inaspettati e ciò ha portato più affluenza di pubblico e maggiore seguito, perchè se vince sempre la più forte e la più quotata si perde un po’ di entusiasmo. Invece Milano non ce l’ha fatta, non è passata e allora le varie Bologna, Sassari, Cremona o Brindisi lottano ancora più duramente per portare a casa la coppa e ciò fa essere il tutto molto più avvincente e accattivante. La risposta di pubblico mi è sembrata molto positiva.
6. Le due star per eccellenza del calcio sono sicuramente Cristiano Ronaldo e Lionel Messi: a quali giocatori di basket li paragoni?
Bella domanda, ma come detto prima, la risposta non è difficile: sicuramente Lebron James, più vicino a Cristiano Ronaldo a livello fisico e di tipologia di gioco e Steph Curry, molto simile a Messi.