Cesare Pancotto (Gevi Napoli): “Faccio i complimenti a tutta la squadra. Giocare una partita di questo livello vuol dire che la squadra tiene molto alla maglia che indossa. Dedichiamo questa vittoria alla società, a i tifosi ed a tutto il mio staff di cui sono onorato di essere capo allenatore. Siamo una famiglia, staff tecnico, medico, dirigenziale, voglio ringraziare tutti loro. Ogni partita adesso è importante, non esistono più partite in casa o fuori, il livello si è alzato notevolmente. Siamo partiti male, soffrendo a rimbalzo e permettendo secondi tiri. Siamo cresciuti in ogni quarto, nell’ultimo periodo siamo stati bravi a cambiare ritmo. La vittoria è nata dalla difesa, siamo riusciti ad essere aggressivi sui loro tiratori, tenendo le loro percentuali molto basse. Dobbiamo stare attenti in alcune cose, tiri liberi, passaggi sbagliati. Dobbiamo lavorare su questo. Scafati è una squadra di altissimo livello, competere con loro è sempre uno stimolo importante”.
Attilio Caja (Givova Scafati): “È stata una partita combattuta, nella quale abbiamo avuto noi il dominio nel primo tempo e gli avversari nel secondo. Alla fine, dopo aver recuperato il passivo subìto tra la fine del terzo ed il quarto periodo, non siamo però andati a segno nelle giocate decisive. Alla fine del primo tempo, le percentuali da tre punti erano basse, pari a 17% per loro e 18% per noi. A fine partita invece Napoli ha chiuso col 36% e noi col 17%: non c’è tanto da fare filosofia, perché alla fine la differenza l’hanno fatta le percentuali di tiro. Neppure i tiri aperti ci sono entrati, mentre gli avversari hanno sempre segnato. Ne sarebbe bastato uno solo di canestro per avere un risultato diverso. La lettura della partita alla fine è tutta qui”.