Terremoto in casa Alma Trieste, dopo l’arresto di stanotte del presidente Luigi Scavone. Ex poliziotto, il presidente della società biancorossa era tra i capi dell’agenzia interinale, accusata di una maxi frode erariale da 70 milioni di euro dal 2015 al 2017.
Oltre a lui sono state fermate altre nove persone (ma ci sono 27 indagati e 32 società coinvolte), come annunciato dall’edizione napoletana de La Repubblica.
“I magistrati configurano un’associazione per delinquere finalizzata a reati fiscali. Secondo l’accusa, i debiti di imposta venivano annullati con il meccanismo delle indebite compensazioni”, si legge nell’articolo.
Luigi Scavone era nella sua casa di Napoli al momento dell’arresto, ma era pronto a partire verso Dubai con uno zainetto pieno di soldi, circa 300mila euro.
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