La nuova proprietà della Pallacanestro Trieste: “Senso per la comunità, sostenibilità e innovazione alla base della crescita societaria”

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Fonte: Ufficio stampa Pallacanestro Trieste

Nel tardo pomeriggio di oggi i rappresentanti della società americana d’investimenti si sono presentati alla stampa e ai tifosi triestini presenti all’Allianz Dome di via Flavia: “nel portare avanti il nostro progetto preserveremo la forte identità locale di questa città, facendo rete con  i nostri contatti sportivi e guardando alla cultura NBA come riferimento”

Identità, passione per il basket locale, ma anche uno sguardo convinto al basket globale. Queste parole sintetizzano la filosofia aziendale emersa durante la conferenza stampa di presentazione della nuova società americana che in questi giorni ha anche ufficialmente prelevato la maggioranza delle quote societarie della Pallacanestro Trieste – la Cotogna Sports Group. E che punta a portare la squadra a competere in Europa.

Il CEO Richard de Meo e altri membri del board della società americana hanno dialogato con alcuni tifosi triestini, incontrando in seguito i giornalisti televisivi nonché quelli della stampa locale e nazionale. Diciamolo subito: tanto interesse ed entusiasmo nei confronti della palla a spicchi triestina non si vedeva già da un bel po’ di tempo. Ma come si sono presentati i principali soci che adesso cercheranno di portare in alto il simbolo alabardato che contraddistingue la città giuliana?

La conferenza stampa è stata di per sé un successo, iniziando dal saluto e dalle parole introduttive del carismatico (ormai ex Presidente) Mario Ghiacci, che a Trieste è “da tempo di casa” e che continuerà a svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo di questa società, che gli deve moltissimo. Come confermato durante la gremitissima conferenza stampa, sarà d’ora in poi General manager della Pallacanestro Trieste. Anche grazie alla sua sensibilità ed esperienza, la squadra può vantare oggi un nucleo che è a tutti gli effetti triestino (oltre all’allenatore Marco Legovich, anche alcuni giocatori triestini). Questo nucleo è stato ulteriormente rinforzato con l’arrivo recente del playmaker Michele Ruzzier, che si sta dimostrando fondamentale per l’upgrade nel gioco della compagine allenata da Legovich.

Durante l’incontro odierno, Richard de Meo e soci hanno dimostrato di avere le idee chiare su dove vogliono arrivare e come ci vogliono arrivare: “disponiamo dei capitali necessari per far fare un salto di qualità a questa piazza, ma vogliamo fare i passi in maniera graduale, puntando all’identità che rende questa città speciale”.

E proprio le peculiarità geografiche e culturali sono state elencate tra i fattori che hanno determinato la scelta degli investitori americani a puntare sulla realtà triestina, preferendola ad altre, anche in base a un’analisi approfondita fondata sui dati: “basiamo le nostre scelte su un approccio scientifico e data-driven”, ha dichiarato de Meo, che ha indicato nella specificità geografica di Trieste, appunto, uno dei suoi vantaggi competitivi. Come è stato poi spiegato durante la conferenza stampa dell’Allianz Dome, si è trattato di un percorso di analisi e scelte durato all’incirca sei mesi. Ma alla fine la decisione di puntare sulla piazza alabardata è risultata chiara, senza lasciare spazio ad alcun dubbio.

Alla nostra domanda per basketinside.com su quali siano i valori per costruire lo sviluppo della Pallacanestro Trieste, i nuovi proprietari, a partire da Fitzann R. Reid, ci hanno risposto in maniera sincera e indubbiamente convincente: “fonderemo il percorso di crescita societaria sul valore della community, ovvero della comunità, portando a Trieste qualcosa di nostro, ma anche rispettando appieno l’identità di questa splendida realtà”. Il CEO de Meo ci ha poi indicato l’innovazione come una delle voci fondamentali per comprendere il progetto cestistico che, attraverso una crescita sostenibile, punta a trasformare Trieste in un città di caratura europea per quanto concerne la palla a spicchi.

Non a caso de Meo ha rimarcato il fatto che la Pallacanestro Trieste dispone di un allenatore giovane – Marco Legovich, attualmente il più giovane della LBA –  che ha davanti a sé molte responsabilità che coincidono però con un futuro promettente. Insomma, messe a lato le diffidenze, esistono i presupposti per guardare con fiducia al futuro di questa società. Senza farsi sfuggire l’obiettivo stagionale –  quello della permanenza nella massima serie di basket maschile nazionale – la piazza triestina può iniziare a ragionare con un ritrovato ottimismo al proprio futuro.

Riteniamo di non esagerare nel sostenere che esistono tutti i presupposti per riportare la città triestina nel novero delle piazze europee con la maggiore prospettiva di crescita e sviluppo sportivo ed economico. A Trieste si respira un’aria nuova, che va di pari passo con la sua connaturata passione per il basket nonché con la ritrovata volontà di questa città di mare di portare innovazione e sviluppo nella pallacanestro locale, nazionale ed europea.