@ Foto di Luigi Canu
Coach Meo Sacchetti, nel classico incontro con i giornalisti, ha fatto il punto della situazione e presentato la suggestiva sfida alla capolista Siena·
Conferenza stampa. Un fine settimana di riposo, le immagini del bel successo sulla Cimberio Varese ormai archiviate, la possibilità playoff ancora viva e concreta, la voglia di far bene nell’ultima gara di regular season contro la Montepaschi Siena, pluriscudettato e titolato team che lo scorso fine settimana a Barcellona ha chiuso al terzo posto in Eurolega dopo aver battuto il Real Madrid. All’andata in terra di Toscana, una Dinamo incerottata perse regalando e regalandosi però una grande prestazione al cospetto dei migliori. Coach Meo Sacchetti, uomo di basket e pragmatico per natura, sgombra il campo e focalizza l’attenzione sull’incontro, da giocare con il giusto approccio, con il giusto atteggiamento sul parquet, contro un avversario indubbiamente tosto da affrontare però senza timori, senza pensare alle percentuali di accesso ai playoff di Lega A, ma con il chiaro obiettivo di far bene in casa davanti al pubblico del palazzetto provando a mettere in cassa uno scalpo di assoluto prestigio.
Ci siamo: al PalaSerradimigni arriva la corazzata Montepaschi
«In Eurolega hanno perso contro i vincitori del torneo dopo una gara non bella per ammissione anche del coach avversario. Non hanno alzato la coppa ma sono questo non sminuisce il loro valore. Sono un team forte, hanno la possibilità di scegliere fra 14-15 giocatori. Sono di un alto livello, all’andata abbiamo avuto anche una buona opportunità per andare a giocarcela nei minuti finali, ma questo conta poco: stavolta per giocarcela ci serve una grande prestazione»
Situazione roster
«Mauro Pinton oggi giocherà nel cinque contro cinque e vedremo in che condizioni è post risentimento muscolare. “Jack” Devecchi sta lavorando con il gruppo e non è improbabile che possa fare un paio di minuti in campo. E poi Jiri Hubalek, gli avevo detto che avrebbe giocato prima della fine della stagione regolare ed è arrivato il suo momento»
Prospettiva playoff?
«Forse basterà una vittoria, forse ne serviranno due. È inutile stare lì a ragionare su qualcosa che ancora non c’è. Chiaramente noi dobbiamo vincere, al di là di tutto e di tutti. Poi dovremo sperare di tirar dentro la lotta anche qualche squadra che ci precede. Ma a questo punto le parole contano poco, servono solo ed esclusivamente i fatti. C’è una partita molto intensa da giocare davanti al nostro pubblico. Vogliamo giocarla bene e mi auguro fortemente non sia un addio»