Umana Reyer Venezia e la mano di Neven Spahija verso il finale di stagione

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Venezia sta dando forti segnali sia in Italia che in Europa e parte del merito di sicuro è del coach croato arrivato a stagione in corso sulla panchina orogranata.

Certo non era di sicuro facile accettare una sfida a Venezia dopo 13 anni di Walter De Raffaele.

Ci voleva qualcuno con esperienza, carisma e forte personalità e quel qualcuno ha un nome e cognome: Neven Spahija.

Entrato quasi in punta di piedi, nonostante il curriculum di tutto rispetto, si è dimostrato fin da subito un allenatore e una persona di grandissimo spessore. Educazione e con una forma di rispetto fuori dal comune nonché una professionalità di altissimo livello.

Fin dal primo giorno ha avuto una parola per tutti, a cominciare dal suo “nuovo” staff che lo ha aiutato ad inserirsi nell’ambiente orogranata.

C’è da dire che gli addetti ai lavori, e non solo, si erano affezionati a De Raffaele, per il suo modo di lavorare e di porsi, ma che più di qualcuno si è dimenticato troppo in fretta quello che di storico ha creato e portato in laguna nel suo trascorso, rendendo di fatto Venezia una delle piazze vincenti degli ultimi anni.

Walter De Raffaele

Per i giocatori stessi e tutto l’ambiente non deve essere stato semplice assimilare i nuovi concetti e metodi di lavoro di coach Spahija, ma i risultati, anche se parziali, si stanno cominciando a vedere.

Fin dalla prima conferenza ha chiesto difesa, difesa e cosi è stato. L’impatto e la reazione cercata dalla dirigenza e dalla proprietà nel post Walter De Raffaele si è avuta subito in casa contro Pesaro in un classico No Game.

Sconfitte contro Sassari e contro la Virtus ci possono stare visto il percorso sardo da una parte e la caratura dei bolognesi, ma vittorie nette come quelle contro Brescia e Bursaspor non nascono per caso.

E non per l’ultima la vittoria netta, non nel risultato finale, di ieri sera contro Reggio Emilia, dove nel primo tempo si è vista forse la miglior Reyer, o forse la miglior Reyer che vuole vedere coach Spahija. Difesa, aggressività e tante tante transizioni, limitato l’uso del tiro da 3 punti e piano partita rispettato.

Detto questo Spahija ha dichiarato che da qui in poi saranno sono delle finali per poter agganciare il treno playoff in Italia e posizionarsi al meglio nei playoff di EuroCup.

Marco Spissu

Aggiungiamo noi, a margine, che queste “finali” con un Marco Spissu in più nel motore, play azzurro fermo ai box dal 4  Marzo scorso infortunatosi proprio nella sua Sassari.

Come ogni finale di stagione la Reyer Venezia sarà li e siamo certi che chiunque vorrebbe far di tutto per evitarla, che sia Italia piuttosto che in Europa.