Virtus Bologna – Cantù, la sala stampa: le parole di Ramagli e Sodini

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Consuete conferenze stampa post partita per Sodini e Ramagli al termine della partita del Paladozza vinta da Cantù per 88 a 83 sulla Virtus Bologna.
Le parole di coach Alessandro Ramagli: “Sicuramente una partta complicata e difficile. Il nostro livello di energia ideale c’e stato solo a tratti. Troppe palle perse che poi loro hanno sfruttato,tanti rimbalzi offensivi poi non convertiti, poi il gran canestro di Culpepper e una palla che scappa. Sono cose che fanno parte delle gare, ma onestamente anche se abbiamo combattuto loro sono stati piu bravi di noi stasera. Vedo un po’ di scoramento generale come se il campionato fosse finito ora ma non è cosi. Mancano 5 partite e proveremo a raggiungere questo obiettivo nonostante tutto fino alla fine. Abbiamo avuto diverse situazioni: infortuni, giocatori che hanno dovuto tirare la carretta, ma non dobbiamo pensare che sia con una vittoria che con una sconfitta oggi si sarebbe deciso l’esito della stagione. C’e bisogno di positività anche attorno. Non è da vincenti fare considerazioni disfattiste prima del tempo. I meriti e i demeriti stasera penso siano nel mezzo un po’ come sempre. Non penso abbiano tenuto un ritmo forsennato se non per le nostre palle perse,che stasera abbiamo fatto specialmente nell’ultimo quarto piu del solito.Loro hanno giocato bene certo ma se avessimo vinto noi pur avendola controllata loro non penso avremmo demeritato. Loro hanno 6 americani anche se uno ha il passaporto italiano grazie alla convocazione in nazionale, ma i punti dei loro Usa rispetto ai nostri non sono certo una novità e non sono paragonabili. Il modo di distribuire le responsabilità offensive tra noi e loro è diverso.”
Le parole di coach Marco Sodini: “Prima di tutto per me è stata un’emozione doppia – racconta coach Sodini nel post partita-. La prima emozione è stata tornare in un posto in cui io sono stato benissimo, con persone che mi hanno trattato benissimo e tifosi che mi hanno trattato benissimo. Stasera meno, giustamente. La seconda emozione è che, siccome io giocavo a Casalecchio, non avevo mai allenato al Madison e sinceramente, con tutto il rispetto per Casalecchio, è un’altra cosa.
Nelle due partite che abbiamo affrontato la Virtus, devo dire che abbiamo giocato meglio noi e, su questo, mi sbilancio. Voi sapete che io qui ho un rapporto personale bellissimo, al di là del fatto che gli assistenti sono miei amici dell’epoca. Anche con Alessandro Ramagli, che secondo me è un allenatore di livello davvero fantastico, ho un bel rapporto. La Virtus sta migliorando ma, francamente, nello sviluppo delle due partite, le nostre scelte tecniche e tattiche hanno portato il ritmo della partita dove volevamo noi. Abbiamo però avuto un primo tempo sciagurato in cui abbiamo concesso 17 punti a fronte di 12 rimbalzi di attacco e qualche minuto in cui ognuno di noi ha deciso di giocare la partita individualmente. Per il resto del tempo abbiamo usato delle buone difese, abbiamo cercato di allungare su tutto il campo e il nostro obiettivo era cercare di far giocare fuori la Virtus, perché la Virtus  in casa nelle ultime partite aveva sempre giocato tenendo gli avversari a punteggio basso.
Noi non siamo capaci di giocare queste partite, dobbiammo cercare di farlo tutti insieme, ma la cosa che non mi piaceva moltissimo è che la pressione difensiva sui portatori di palla del primo tempo avrebbe dovuto aiutarci ad attaccare l’area ed, invece, l’abbiamo subita facendo 9 palle parse. Voi sapete che noi siamo una delle migliori squadre del campionato per palle perse, ne perdiamo pochissime rispetto al gioco che facciamo, dal momento che noi vogliamo sempre correre, invece ero abbastanza rammaricato di questo.
Devo dire che l’applauso più grosso va ai miei giocatori, perché hanno saputo spesso e volentieri aspettare il loro momento.  Burns è stato eccezionale su tutta la partita ma ci sono stati momenti di Culpepper, momenti di Chappell e momenti di Smith, che nel finale ha fatto due palleggi arresto e tiro assolutamente determinanti. Ma, rispetto alle ultime partite, c’è stato anche un nostro grande miglioramento in difesa. Ribadisco: abbiamo patito i rimbalzi d’attacco, nel primo tempo, ma nel secondo abbiamo migliorato  anche quello.
Devo dare atto che, nel primo tempo, Filippo Baldi Rossi – che ho allenato – e Alessandro Gentile hanno giocato in maniera mostruosa. Perché io avevo fatto la scelta  di raddoppiare Alessandro sul post basso e lui faceva canestro lo stesso, non riuscivamo mai ad arrivare in tempo e dall’altra parte Filippo si è sempre fatto trovare pronto a quella che però è una sua specialità, e noi li siamo stati poco bravi e abbiamo permesso troppi tiri da due.
Detto questo, per noi è una vittoria tripla perché l’obiettivo nostro era salvarci. Ci siamo salvati matematicamente la giornata scorsa. Però è vero che noi ora abbiamo una partita difficilissima contro Milano e poi due contro Reggio Emilia e Brindisi, e saranno scontri alla morte. Poi abbiamo Pesaro e Capo D’Orlando. Vogliamo fare di tutto per essere dentro alle prime otto ma, dato che l’appetito vien sempre mangiando, è vero che siamo salvi ma non vedo perché dovremmo cambiare il nostro atteggiamento e secondo me – conclude coach Sodini in conferenza stampa – la dimostrazione è una partita di questo tipo: giocatori che non vogliono arrivare in fondo alla stagione bene, non giocherebbero come hanno giocato. Perché oggi indiscutibilmente abbiamo lottato.”
Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù e Virtus Pallacanestro Bologna