Trainata dal trio statunitense Bartley-Davis-Gaines la squadra di casa è riuscita nell’impresa di sorprendere la Dolomiti Energia Trento, a cui non è bastato un Flaccadori a tratti dominante e al limite della perfezione cestistica.
In una Trieste immersa nella nebbia si è giocata la gara valida per la dodicesima giornata del nostro campionato tra la Pallacanestro Trieste, allenata da Marco Legovich, e l’Aquila Trento di Emanuele Molin. La gestione del match è stata affidata alla terna arbitrale Mazzoni, Galasso, Valeriani.
Guardando al turno precedente, possiamo constatare che i trentini sono arrivati in terra giuliana forti del successo interno contro l’Olimpia Milano e desiderosi di ripetere il rendimento di una squadra d’alta classifica. Viceversa, dopo la sconfitta all’overtime contro Varese, i padroni alabardati di casa sono stati chiamati a svolgere una prestazione di livello e con una tattica pragmatica, visto che la vittoria in questa domenica sarebbe equivalsa per Legovich e i suoi a una sana boccata d’aria fresca, evitando di complicarsi ulteriormente il cammino verso la permanenza nella massima serie.
Come è finita la sfida tra Trieste e Trento?
Quintetto PALL. TRIESTE: Gaines, Pacher, Davis, Spencer, Bartley
Quintetto AQUILA TRENTO: Conti, Flaccadori, Grazulis, Atkins, Lockett
SINTESI DELLA PARTITA:
[Q1] Trieste non sfrutta il primo pallone utile della sfida che stasera si gioca al palasport di via Flavia. Ne approfitta l’ex di turno, l’applauditissimo Andrejs Grazulis, che apre le danze in favore di Trento. Davis e Bartley in canotta color rosso-fuoco replicano con due realizzazioni dalla lunga per il momentaneo 6-2 casalingo. Nei primi minuti Grazulis (4 punti in poche azioni) è la spina nel fianco della difesa alabardata, per il resto la tattica difensiva schierata da coach Legovich tiene bene le incursioni trentine. Nonostante alcuni contatti non fischiati alla difesa ospite, a metà quarto Pacher penetra e schiaccia di prepotenza: 10-6. Al 6° minuto Gaines segna, poi per l’Aquila è bravo Flaccadori, che fa spendere il primo fallo della serata all’avversario bianco-rosso Corey Davis: dalla lunetta ne fa 1/2. Qualche azione dopo lo stesso giocatore supera la difesa triestina e la deposita nel cesto per il 12-11. A 2 minuti dalla fine del quarto c’è il sorpasso trentino (14-15 sul tabellone). Nell’ultima parte le squadre faticano a trovare la via del canestro, ma i tifosi casalinghi possono comunque esultare per la tripla di Luca Campogrande, che manda le compagini a rifiatare in panchina sul 20-17.
[Q2] Mattia Udom manda in lunetta Giovanni Vildera, che fa 1/2. In attacco entrambe le squadre sono a tratti rivedibili (mancha un po’ di fluidità su entrambi i lati). Quello che invece funziona discretamente bene per la compagine casalinga nella prima frazione del quarto è la difesa, anche se grazie all’agilità dei trentini l’Energia Dolomiti in un attimo pareggia i conti portandosi sul 21 pari. Bartley esige forse un po’ troppo dalle proprie forti gambe e non è precisissimo nelle conclusioni, ma lo corregge a dovere il compagno Spencer (25-21 a 6 minuti dall’intervallo lungo). A metà quarto la truppa di Legovich tenta di staccarsi dagli avversari, ma deve fare i conti con Diego Flaccadori – il quale segna la tripla che tiene le aquile trentine in partita (con 13 punti nel primo tempo Flaccadori risulterà il principale terminale offensivo dell’Aquila Trento).
Coach Legovich alterna Ruzzier e Davis in cabina di regia, e dà in mano a Frank Gaines le chiavi dell’attacco alabardato, ma la compagine ospite è comunque in partita, rimanendo a un passo dall’aggancio. Al 17° minuto di gioco il risultato sul tabellone segna il 36 a 30 per la squadra di casa. La compagine di Molin si affida spesso alle invenzioni di Flaccadori, che grazie ad alcune realizzazioni nega agli avversari di staccarsi definitivamente accumulando un vantaggio sufficiente. A 55” dal termine del primo tempo Atkins è preciso dalla linea della carità e riporta i suoi sul -5 (41-36). Si va negli spogliatoi con un’invenzione in acrobazia di Bartley e, sul lato opposto, con un fischio arbitrale che manda in delirio la tifoseria biancorossa: Forray non può che fare il suo mestiere dalla lunetta (2/2) e mandare tutti a riposo sul parziale 44-39. La partita, ancora tutta da giocare, si deciderà dunque nel secondo tempo.
[Q3] L’inizio del terzo quarto è all’insegna di Skylar Spencer in maglia rossa, che prende un rimbalzo offensivo, sporca un pallone e, infine, deposita la palla a spicchi per il 46-39. Qualche azione dopo Frank Bartley va in lunetta e porta la squadra giuliana sul +9 (48-39), mentre per i triestini continua il lavoro minuzioso e prezioso di Spencer sotto le plance. Molin è costretto a chiamare timeout. A metà quarto è sempre Flaccadori a far valere il proprio talento cestistico, mettendo con precisione la tripla del -8. La serata si accende, ma è ancora Trieste a condurre le danze con Davis (52-42) mentre i trentini sono costretti a inseguire. Gli ospiti si affidano alla regia di Forray (risulterà fondamentale nel proseguo del quarto), che – attirando su di sé mezza difesa alabardata – sbaglia un tiro da lontano, ma mette nella condizione perfetta il compagno Darion Atkins di catturare il rimbalzo, segnare da sotto e mettere nella cesta anche il libero aggiuntivo. Dopo il canestro di Gaines per la squadra di Legovich giunge un’altra buona notizia: l’infrazione di passi di Atkins. Il play trentino Forray poi prende in mano la sua squadra e ricuce le distanze: 54-48 sul tabellone dell’Allianz Dome. A 2’ dal termine del quarto sempre Forray si ripete da tre – per Trieste è un campanello d’allarme.
Ingenuo Frank Bartley – comunque tra i migliori della serata –, su un pallone sprecato in fase offensiva commette un chiaro fallo antisportivo sul contropiede trentino. La partita è definitivamente riaperta con la squadra alabardata che deve adesso subire il rientro di prepotenza di Atkins & co. Ed infatti a 50” dal termine è ristabilito il pieno equilibrio sul 56-56. Il terzo quarto si conclude con un vantaggio minimo per gli alabardati: 57-56.
[Q4] Per la truppa di coach Molin arriva subito il quinto fallo di Udom. A 8’54” dal termine della sfida c’è poi il fallo in attacco di Forray. Sul fronte opposto del parquet Bartley subisce un fallo sul tiro dalla lunga distanza: segna 2/3, sicchè il tabellone dice +5 per il club alabardato. Ogni qualvolta i padroni di casa tentano di mettere un po’ di vantaggio in cassaforte, arriva la pronta risposta ospite, come ad esempio la tripla di Crawford per il 63-59. Che la serata sia all’insegna di Frank Bartley è ad ogni modo chiaro quando a 5 minuti dalla fine arriva un suo nuovo canestro, che segna il +8 a favore dei ragazzi in canotta rossa. Nuovamente, risponde a puntino Crawford (67-62).
Si arriva così agli ultimissimi minuti di gioco con un canestro del lungo triestino Skylar Spencer, con in aggiunta un suo importantissimo rimbalzo in difesa (già, la difesa, per chi pensasse che il basket si giocasse solo da metà campo in poi…). I padroni di casa possono amministrare così un vantaggio di 8 punti a poco più di 3 minuti dal termine. Nemmeno a dirlo, Flaccadori non ci sta e sfrutta anche solo qualche millimetro di libertà per metterla da tre e poi punire la difesa triestina nuovamente con un 1 contro 1 che finisce con la palla depositata agevolmente nel canestro dal suddetto cestista. 70-67 sul tabellone e 2 minuti e mezzo ancora da soffrire: chi porterà a casa i punti in palio?
Michele Ruzzier si prende la responsabilità di andare verso canestro, cercando di sorprendere la difesa trentina. Grazulis gli nega la felicità del canestro con una stoppata netta, ma al talento in maglia bianco-nera viene fischiato il contatto che manda il play triestino in lunetta: è anche il suo quinto fallo. Si arriva gli ultimi due minuti della serata sul momentaneo 71-67. Watkins per Trento fa 1/2 dalla linea della carità, a 30 secondi Trieste è imprecisa in attacco e Trento ha il pallone del pari: la palla danza per ben due volte sul ferro, ma alla fine esce… Questione di fortuna/sfortuna (al lettore la scelta). I ragazzi di Legovich stringono nel finale, tenendo i nervi saldi: al PalaRubini di Trieste le ostilità si concludono con i liberi messi a segno dall’ottimo Frank Bartley.
PALLACANESTRO TRIESTE – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 74-68 [p.t. 44-39]
MVPs: Frank Bartley e Skylar Spencer per la Pallacanestro Trieste con rispettivamente 24 e 13 punti a referto, e Diego Flaccadori per l’Aquila Trento con 21 punti
Nel prossimo turno (2 gennaio 2023) la Pallacanestro Trieste farà visita a Verona dove affronterà la Scaligera Basket, mentre la Dolomiti Energia Trentino ospiterà l’Happy Casa Brindisi. Fino ad allora, tanti auguri di buone feste a tutti – vincitori e vinti!