SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO-SIDIGAS AVELLINO 72-82 (14-18, 31-42; 52-56)
Una partita strana quella di stasera tra la Scavolini Siviglia Pesaro e la Sidigas Avellino. Con Avellino che si è trovata a condurre per quasi tutta la gara, salvo poi subire il ritorno con sorpasso di Pesaro nel finale. La concomitante uscita per falli di Johnson – ottima prestazione anche stasera per il lungo di Vitucci – lasciava presagire un finale a tinte biancorosse ma così non è stato. La grinta di Spinelli è stata decisiva per scavare quel solco di sei punti (69-75) che White e soci non sono più riusciti a colmare, consegnando la vittoria alla squadra ospite al termine di una partita fisicamente dispendiosa. Vitucci deve ringraziare i suoi due lunghi Johnson (18 pt e 7 rimbalzi) e Slay (24 pt e 6 rimbalzi) e uno Spinelli da 11 punti nell’ultimo quarto. A lungo Avellino è riuscita ad arginare gli avversari con la zona, scardinata solamente nel finale con le triple di Cavaliero. Ma a questa Sidigas non si può proprio rimproverare niente, se non altro per come ha gestito il finale con sapienza. Capitolo Pesaro. I tifosi ormai cominciano ad abituarsi: non appena si parla di obiettivi d’alta classifica arriva subito la sconfitta a gelare l’ambiente. Era successo con Venezia, è successo stasera con Avellino (entrambe le sfide in casa). Dalmonte ha avuto grandi difficoltà contro la zona messa in campo da Vitucci: le mani fredde di Jones e Hackett (1/12 dal perimetro in due) han permesso ai lupi di condurre per gran parte del match, prima che Cavaliero – 3/4 per lui dai 6,75 – impattasse il risultato nel finale. Ma proprio quando sembrava che Avellino potesse crollare sono mancate le idee ed è arrivata la confusione: il quintetto piccolo di Vitucci (Green, Spinelli e Dean han giocato spesso insieme) è riuscito alla fine a spuntarla e portare a casa la vittoria con un margine più ampio di quello che sarebbe lecito aspettarsi visto l’equilibrio in campo. Ma questo si sa, è il basket.
PRESENTAZIONE
Pesaro e Avellino si incontrano nel posticipo dell’Adriatic Arena con pari punti in classifica, otto, anche se i padroni di casa contano una partita in meno in virtù del turno di riposo. Pari punti ed un obiettivo comune: portare a casa i due punti per non perdere il treno delle prime. E se Pesaro arriva alla sfida reduce da due vittorie, la situazione per gli ospiti è l’esatto contrario, 2 ko consecutivi di cui l’ultimo pesante in casa contro Casale.
CRONACA
Il primo quarto inizia con Avellino in difficoltà dal perimetro e dall’altra parte un Cusin praticamente infallibile sotto le plance. Dopo due tentativi a vuoto Green trova la tripla del -1. Si destano anche i lunghi di Avellino e Johnson dalla media trova il vantaggio per Avellino (11-13). Sono proprio i lunghi a scandire il punteggio, con Johnson da una parte e Cusin dall’altra. Verso il finale di tempo si vede per la prima volta la zona che tanti grattacapi creerà a Dalmonte lungo tutto il match: l’attacco pesarese si inceppa e Avellino mette a segno il break con cui si chiude il quarto (14 – 18).
Si riparte con Green e Hackett a segno subito e con Johnson che detta legge a rimbalzo, in particolare in attacco. Pesaro fatica a penetrare e si affida ai tiri pesanti, che però non ne vogliono sapere di entrare. Se Avellino non scappa è perchè anche i lupi ricorrono spesso al tiro da tre, con uguale sorte e perchè Dean, miglior marcatore della squadra, è ancora fermo a 0 punti. White regala due delizie ai tifosi pesaresi con un canestro ed assist per Jones, ma è un fuoco di paglia perchè dall’altra parte fa prepotentemente il suo ingresso in partita Slay, che con punti pesanti riallunga per gli ospiti. L’alley up sulla sirena di Green per Johnosn chiude la prima metà di gara sul +11 Avellino: 31-42.
Il secondo tempo comincia con Pesaro che attacca con più convinzione il canestro mentre dall’altra parte Avellino comincia ad avere problemi a trovare la retina. Lydeka, preferito a Cusin dopo il primo quarto, chiude il parziale di 9-2 con cui Pesaro si riporta sotto (40-44). Ci pensa Slay a ristabilire le distanze con due triple in successione che ripristinano la doppia cifra di vantaggio. La partita vive ora di folate da ambo le parti: Cavaliero e White confezionano il 5-0 con cui i padroni di casa tornano ad un possesso di distanza (50-53). Fortuna per Vitucci che Dean, dopo innumerevoli tentativi, trova la bomba che chiude il quarto sul 52-56.
L’ultimo periodo si apre con Spinelli che a tutto gas semina il panico nell’area di Pesaro, ma intanto Dalmonte ha trovato in Cavaliero l’antidoto per la zona ospite, e l’italiano colpisce dall’arco. La partita si gioca punto su punto. Per Avellino la situazione si fa pesante in termini di falli, con entrambi i lunghi gravati di quattro: a questo si aggiungono le palle perse e Cavaliero non si fa pregare ad infilare la tripla del pareggio. 68-66 a 4′ dalla sirena. Due extrapossessi regalano ad Hackett un viaggio in lunetta e, cosa ben peggiore, la panchina per Johnson. Ma proprio quando sembra che gli ospiti debbano capitolare, ecco Spinelli che prima serve Slay e poi risolve con una tripla. Dean (1/8 da tre questa sera) mette a segno il +6 a un minuto dalla fine. Quanto basta per portare a casa la partita.
TABELLINI
Pesaro: White 10, Hickman 9, Cusin 8, Hackett 11, Jones 9; Cavaliero 15, Flamini 0, Lydeka 10. N.e.: Traini, Alibegovic, Tortù. All.: Dalmonte.
Avellino: Green 9, Gaddefors 0, Golemac 6, Johnson 18, Dean 10; Spinelli 15, Lauwers 0, Slay 24. N.e.: Ferrara, Soloperto, Norcino, Sapienza. All.: Vitucci.