Biella alla fine vince ma quanta fatica, sotto per tutta la partita riesca a impattare a pochi secondi dalla fine e poi a portare a casa i due punti solo nell’extratime. Cancellieri aveva predicato ai suoi attenzione, voleva una partita senza strappi e invece i suoi hanno fatto tutto il contrario. Partita schizofrenica giocata con tanta intensità molto Avellino nei primi tre quarti, Biella sul filo di lana. Più fisici i campani molli i biellesi. Alla fine vince Biella che si issa sul tetto della classifica sempre più a suo agio nei piani alti e a questo punto un pensierino almeno alla Final Eight di Coppa Italia è più che legittimo. Avellino ha rischiato di bissare il successo di Pesaro, ma è mancata nei momenti decisivi, non è riuscita a chiudere la partita quando poteva e le percentuali stratosferiche dei primi quarti sono a mano a mano scemate. Ancora sottotono i lunghi biellesi Miralles e Dragicevic a cui però ha sopperito un immenso Jurak vero MVP della partita, Avellino paga la scarsa vena di Linton Johnson, non pervenuto, mentre Spinelli che aveva deciso a Pesaro contro la sua ex squadra non è stato così incisivo. Alla fine i migliori sono stati Golemac, reattivo fino alla fine, e Dean
Cancellieri parte con il solito quintetto, oramai un classico, mentre Vitucci inserisce Golemac, Green, Johnson, Dean e Gaddefor. Il primo canestro è di Miralles dalla lunetta, uno su due, ma poi comincia il bombardamento da tre di Avellino 4 su 4 nei primi tre minuti. Per Avellino dal perimetro segnano tutti anche Slay, tenuto a riposo all’inizio, entra e segna un parziale di cinque a zero da solo per il massimo vantaggio Avellino 24 a 7. Cancellieri chiama time out, la squadra non c’è, qualche canestro da sotto, ma Biella non molla 14 a 27 alla sirena del primo parziale. Mostruosa Avellino con percentuali da sogno 100 da due 69 da tre. Nel secondo quarto Cancellieri si affida alla panchina Jurak, Chessa ma anche Lino Chrysikopoulus, il croato trascina la squadra sotto i tabelloni il greco è autore di una buona prova difensiva e si nota anche per una super stoppata all’ex Dean. Avellino smarrisce il tiro Biella no e quindi si va al riposo sul 39 a 42. Sembrerebbe il prologo a una brillante ripresa, ma Biella, come oramai vuole un copione collaudato, si smarrisce nel terzo quarto, Cancellieri prova a cambiare le carte in tavola ma non l’inerzia della partita, l’Angelico sbaglia tutto, passaggi, possessi difese, tiri da due e da tre, segna la miseria di 7 punti in dieci minuti. Avellino gestisce meglio i possessi e si porta sul più dodici (46 a 58). Avellino gioca con il cronometro nell’ultimo quarto e la partita sostanzialmente non decolla. Biella sembra molle per otto minuti non commette nemmeno un fallo. Dall’altro lato invece Linton Johnson abbandona il match senza aver inciso nemmeno con un canestro. Si entra poi in zona Pullen prima si inventa una tripla, poi gioca con Jurak, mette pressione agli avversari, induce all’errore Spinelli su una rimessa e consegna la palla a Coleman per una facile schiacciata. Così mentre a due minuti dalla fine il vantaggio oscillava sui dieci punti a 4” dalla sirena Jurak impatta. L’ultimo tiro di Spinelli finisce sul ferro e si va all’extratime.
La faccia dei giocatori di Avellino è emblematica alla ripresa del gioco, sguardo perso, la sensazione di aver gettato al vento un successo che sarebbe stato più che meritato, nel gioco dalla lunetta Biella dimostra ancora di avere le polveri bagnate a fine gara solo il 50% dei liberi, mentre il solo Golemac per Avellino sembra credere all’impresa. Soragna e Jurak realizzano i canestri decisivi. L’ultimo tiro di Slay si perde lontano dal ferro e Biella porta a casa i due punti. La Curva Barlera impazzisce di gioia e i tifosi si lanciano in canti sfrenati. Cancellieri e la squadra si portano sotto la Curva per ringraziare i tifosi dell’enorme supporto. Qualche nervosismo a centro campo tra i lunghi delle due squadre chiude la sfida.
In sala stampa Vitucci, coach di Avellino parla di Biella più cinica ed efficace nei momenti decisivi e lamenta la mancanza a rimbalzo e a referto di Linton Johnson. Cancellieri si gode la vittoria ma non nasconde i problemi che ancora frenano la squadra soprattutto nel terzo quarto. Ma per correggere gli errori c’è tempo. Dopo 9 partite dodici punti sono tanti e a questo punto si può lavorare serenamente per il futuro.
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Angelico Pallacanestro Biella -· Sidigas Avellino· 84 – 82
(14 – 27 ; 39 – 42; 46 – 58; 72 – 72· )
Angelico Pallacanestro Biella
G. Jurak 21, N. Minessi n.e., A. Coleman 13, M. Soragna 11, J. Pullen 16, M. Laganà n.e. A. Miralles 6, E. Lombardi n.e· F. Rossi n.e., L. Chrysikopoulos 2, M. Chessa 8, T. Dragicevic 7;
Sidigas Avellino ·.
M. Green7, V. Gaddefors 11, M. Ferrara n.e., A. Alborea n.e., V. Spinelli 7, D. Lauwers 3, M. Norcino n.e., J. Golemac 19, M. Soloperto 0, R. Slay 15, L. Johnson 0, T. Dean 20.