La Betaland Capo d’Orlando espugna il PalaDesio legittimando un primo tempo dominato, che ha messo in luce tutti i difetti di questa Cantù. Svogliata, senza giochi offensivi e con una difesa ai limiti dell’imbarazzo che ha scatenato l’ira del pubblico di casa, con il divario di venticinque punti all’intervallo che racconta meglio di ogni altro commento quello accaduto in campo: Archie (20pt+4ass) e Stojanovic (16 pt, ma ben 11 nei primi 8′) trovano la via del canestro con estrema facilità, al contrario dei canturini che dall’arco non ci prendono mai (0/9) e da due non è che facciano poi meglio (10/20). Nella ripresa, il pubblico di Desio e un monumentale Parrillo, l’unico della Red October a salvarsi, hanno provato a spingere Johnson e compagni alla rimonta arrivata fino al meno cinque. E’ bastato poi un timeout e il solito Stojanovic per scrivere il game set and match alla contesa.
Cantù: Dowdell-Pilepic-Darden-Calathes-Johnson
Capo d’Orlando: Ivanovic-Diener-Stojanovic-Iannuzzi-Delas
SHOW ORLANDINA, CANTU’ ASSENTE- Avvio tutto nel segno di Iannuzzi, con il lungo degli ospiti a timbrare lo 0-4 iniziale. La risposta di Cantù arriva da Pilepic e Dowdell che regalano il primo vantaggio interno (7-6), ma ancora Iannuzzi e Stojanovic dall’arco ricacciano indietro i brianzoli sul 9-15 obbligando Bolshakov al primo timeout, con il numero ventitré già a quota undici sul tabellino personale. La trama però non cambia, con la Betaland padrona del campo che allunga fino all’11-23 del primo quarto grazie a una tripla di Archie al termine di un’azione strepitosa. Si ricomincia così come si era finito, con Archie a bersaglio dalla lunga distanza. Il PalaDesio capisce il momento di difficoltà dei propri giocatori e alza i decibel di tifo, ma gli ospiti continuano a trovare la via del canestro con continuità ed è un altro gioco da tre punti di Archie a valere il 15-29 dopo tredici minuti, con Bolshakov costretto a richiamare Darden già con tre falli a carico. Callahan prova a svegliare i compagni, ma sull’altro lato del campo la difesa canturina è un corsia aperta alle giocate ospiti: Archie continua nello show da tre punti, poi è il turno di Delas che con il più facile dei piazzati scrive il più diciotto (17-35) che scatena i primi fischi del pubblico di casa. La Red October chiama l’ennesimo timeout, ma al rientro prima Tepic poi Diener dall’arco banchettano comodamente il più venticinque, margine con cui si chiude anche il secondo periodo sul 23-48.
L’ORGOGLIO NON SALVA CANTU’-Dopo l’intervallo Cantù parte con Parrillo nello starting five: ed è proprio il numero otto a portare nelle prime battute quell’aggressività mancata nei due quarti precedenti, con una buona serie di cose sul fronte difensivo. In attacco si rivedono Darden e Pilepic, con la Red October che rientra sul meno venti e Di Carlo non ci pensa due volte a chiamare minuto di sospensione. Le doti del nativo di Benevento (tra cui il buttarsi su una palla praticamente già fuori finendo addosso ai fotografi a bordo campo) vengono apprezzate dal pubblico di casa, che invoca il coro “Noi vogliamo dieci Parrillo”. Stojanovic dall’arco prova a placare la foga del pubblico di casa, ma Johnson risponde con la stessa moneta. La Red October continua a recuperare punto su punto, con l’inchiodata di Johnson a valere il 37-53. Stojanovic e Iannuzzi muovono il tabellino ospite, ma Johnson e Darden continuano il loro ottimo terzo quarto lasciando “solo” tredici lunghezze di distanza sul 47-60 dopo tre quarti. Due giri in lunetta di Parrillo e Dowdell valgono un “clamoroso” meno nove che rianima il pubblico sugli spalti, con il PalaDesio che inizia a essere una polveriera. La Betaland continua a dar vita a una serie di errori consecutivi in attaco, ma Johnson, Cournooh e Calathes falliscono l’occasione di diminuire ancora il passivo. Iannuzzi rimette il più dieci ospite, ma la Red October non molla e spinta di cinque punti in fila di Calathes rientra completamente in partita, sul 61-66 a cinque minuti dal termine. Di Carlo chiama subito timeout e questa volta fa bene perché in uscita gli ospiti sparano il contro break di 7-0 che obbliga Bolshakov a chiamare lui il minuto di sospensione. Cantù spinta da Dowdell ricuce fino al meno sette (66-73 a 1’58’’), ma l’1/2 di Pilepic seguito dalla tripla sbagliata da Johnson e il canestro di Tepic, valgono il 67-75 a quarantasei secondi dalla fine. Pilepic lancia l’ultimo tentativo di rimonta, ma il 2/2 di Tepic lancia i titoli di coda sulla gara. La Betaland espugna Dersio 73-79.
MVP BASKETINSIDE.COM: Archie
RED OCTOBER CANTU’ 73 BETALAND CAPO D’ORLANDO 79
Cantù: Acker 3, Nasini ne, Cournooh 1, Baparapè ne, Parrillo 2, Pilepic 17, Calathes 11, Callahan 2, Darden 8, Dowdell 15, Quaglia, Johnson 14. All: Bolshakov
Capo d’Orlando: Munafò, Tepic 10, Iannuzzi 12, Laquintana, Perl 2, Nicevic ne, Delas 6, Diener 5, Ivanovic 8, Archie 20, Stojanovic 16, Carianni ne. All: Di Carlo
Fotogallery a cura di Alessandro Vezzoli