VILLORBA (TV) – Una delle partite più intense, alle quali il pubblico veneziano abbia assistito quest’anno al P alaVerde, ha visto soccombere la Juve Caserta, giunta in Veneto senza Rose che verrà sacrificato per fare posto al neo arrivato Bell, e soprattutto Alex Righetti, leader della formazione campana rimasto seduto in panca per tutti i 40 minuti a causa di un problema al ginocchio. Tuttavia l’Otto, questa la nuova denominazione della squadra di coach Sacripanti, è rimasta in partita fino all’ultimo, vanificando con Fletcher il libero del pareggio a 10” dalla fine. Per Venezia una vittoria sudata: a parziale giustificazione di quanto detto, ricordiamo che Bowers, impiegato per soli 15′, ha dovuto stringere i denti per rimanere in campo a causa del colpo subito al ginocchio nella partita di Roma. Assoluto protagonista Kee Kee Clark, autore di 15 punti nella seconda metà della gara e l’uomo più amato dalla tifoseria orogranata, quel vecchio Alvin Young, risultato decisivo per l’ennesima volta con alcune giocate chiave nel finale del match.
Quintetti inziali:
Umana Venezia: Clark, Young, Slay, Fantoni, Szewczyk
Otto Caserta: Collins, Maresca, Doornerkamp, Smith, Fletcher
Sacripanti, visto il forfait di Righetti, manda in quintetto base Doornerkamp, risultato in seguito il miglior elemento dell’Otto. Venezia al 2′ comanda 5-0 dopo la bomba di Slay. Non si fa attendere la reazione casertana: contro-break di 8-0 guidato dai lunghi Fletcher e Smith (5-8, al 4′). Caserta sfrutta chili e centimetri sotto le plance: Szewczyk, al 7′, commette già il secondo fallo ed è costretto a tornare in panca (rivedrà il campo dopo l’intervallo): Fletcher, nella stessa azione, converte un gioco da 3 punti (11-17). Stipanovic, appena entrato, allunga sul +8 (11-19). Mazzon prova a scuotere i suoi con un timeout: Meini, tagliando la difesa con una rapida penetrazione, e Rosselli, con una bomba delle sue, ricuciono il distacco fino al -3 (17-20) con il quale si va al primo riposo.
Ancora Rosselli, con uno splendido coast-to-coast, riporta i suoi sul -1 (19-20) in apertura di frazione. Slay, con 4 punti di fila, punisce la difesa bianconera e Venezia torna così in vantaggio (23-22, al 12′). E’ un continuo botta e risposta tra le due squadre. Il clima è teso, in campo le due squadre sputano sangue e si assiste ad una battaglia dura ma leale: al 15′, dopo alcuni fischi parsi un po’ dubbi, Mazzon protesta vivacemente con gli arbitri e viene punito con un tecnico. Ne approfitta la Juve per piazzare un mini-break firmato interamente da Collins: due liberi ed una tripla, l’unica in una serata scialba al tiro (1/13 dal campo). Il PalaVerde torna a recitare la parte del 6° uomo e la Reyer reagisce: Fantoni, con una schiacciata ed una bomba, imitato successivamente da capitan Young, rimettono ad una sola lunghezza la distanza tra le due squadre. Ancora Young firma il sorpasso (37-36). Mazzon inserisce anche Magro per dare fiato a Bryan e l’Umana, con Slay (13 punti nel primo tempo), raggiunge il +3. Maresca, nell’ultima azione casertana, timbra la parità: all’intervallo Venezia 39-39 Caserta. Per la Reyer in ombra Clark mentre, in casa Otto, Collins è efficace solo nella costruzione del gioco (5 assist).
Il terzo quarto di grande intensità, al quale ci ha spesso abituato Venezia quest’anno, si apre con una strepitosa stoppata di Slay. La Reyer prova a sfruttare il gioco interno: prima Fantoni, con un delizioso uso del piede perno, e successivamente il redivivo Szewczyk grazie ad una pregevole conclusione in allontanamento, permettono a Venezia di toccare il +4 (43-39). Si sveglia finalmente Clark ma è l’instancabile Doornerkamp a rispondergli, sempre con un tiro dai 6,75 (46-44). Al 26′ l’ingenuo Smith, fin lì dominatore del pitturato, commette il suo quarto fallo personale. Sacripanti è costretto a relegarlo in panca e rimette Stipanovic. La mossa non sortisce effetto in quanto Caserta soffre la velocità degli esterni veneziani: con un gioco da 3 punti, Young porta la Reyer al massimo vantaggio (55-47, al 29′). Il coach della Juve, in emergenza, ricorre anche ai giovani del vivaio: Cefarelli, con la maturità di un veterano, firma il -4 (55-51).
Si giunge così all’ultimo periodo: Sacripanti continua con il suo quintetto bonsai (Doornerkamp 5 tattico) che molti frutti gli ha portato in chiusura di terza frazione. Venezia si adegua con Szewczyk e Slay in posizione rispettivamente di pivot ed ala forte. Meini, in una delle prime azioni del quarto, è lesto a sfruttare una disattenzione della difesa ospite per colpire senza pietà dall’arco (58-51). La Juve si aggrappa al cuore di Doornerkamp, inarrestabile dai 6,75 (58-54). Ancora il canadese, in giornata di grazia al tiro (4/6 da 3 pt), firma il -3 (62-59). Nel frattempo torna sul parquet anche Smith: è proprio l’ala ex Karsikaya, a mettere il -1 (62-61), poi è Kudlacek, in entrata, a rimettere incredibilmente avanti la Juve nel punteggio (62-63). Venezia è in difficoltà: esce uno stremato Meini per dare spazio al frizzante Young. Clark, sul capovolgimento di fronte, realizza un 2+1 (65-63, al 36′). Stipanovic, a poco meno di 3 minuti dal termine, riporta il punteggio in parità a quota 67. Nell’azione seguente è Young, con una tripla frontale, a far esplodere il PalaVerde per il nuovo vantaggio orogranata (70-67). Il finale è palpitante: Smith prima segna il -1, poi si vede fischiare il quinto fallo che lo costringe ad uscire per limite raggiunto. Clark, con una magia, riporta i suoi sul +3 (75-72). Sembra finita quando Collins, si alza da 3 punti, e fallisce la tripla del pareggio: il rimbalzo è preda di Slay che subisce fallo da Stipanovic, quest’ultimo al 5° fallo commesso. L’ala della Reyer, sorprendentemente, sbaglia entrambi i liberi e Caserta ha in mano nuovamente le sorti della partita. Fletcher, sfruttando una clamorosa ingenuità di Bowers, segna e subisce fallo a 7” dalla fine: le gambe tremano anche all’ex Teramo che colpisce il secondo ferro, consegnando così a Venezia i fondamentali due punti che la issano in settima posizione. Da sottolineare la giocata decisiva di Rosselli a 5” dalla conclusione: appena entrato sul parquet di gioco, la guardia-ala empolese ha recuperato una palla vagante da una rimessa operata da Caserta consentendo ad Alvin Young di chiudere i conti dalla lunetta. Risultato finale: Reyer 79-74 Juve.
UMANA VENEZIA 79-74 OTTO CASERTA (17-20, 39-39, 55-51)
Umana Venezia: Clark 17, Causin, Tomassini ne, Slay 17, Szewczyk 6, Meini 5, Young 16, Fantoni 9, Bowers, Rosselli 6, Magro, Bryan 3. All.: Mazzon
Otto Caserta: Rianna ne, Maresca 6, Kudlacek 2, Righetti ne, Marzaioli, Collins 10, Smith 17, Stipanovic 6, Di Monaco ne, Cefarelli 2, Doornekamp 19, Fletcher 12. All.: Sacripanti
Arbitri: Sabetta, Seghetti, Biggi.
Note: 4000 spettatori. Usciti per 5 falli: Fantoni (Umana Venezia), Smith e Stipanovic (Otto Caserta).
MVP BASKETINSIDE: Keydren Clark (Umana Venezia)