Vista l’assenza di Lang e con l’ormai noto problema della panchina corta di Brindisi, a Milano bastava gestire al meglio le rotazioni e pressare quanto basta per sfiancare i pugliesi. Nonostante tutto l’Enel se l’è giocata alla pari ma complice un metro arbitrale fiscalissimo (che “ovviamente” ha favorito i milanesi) alla fine l’ha spuntata l’Armani dopo un tempo supplementare.
Brindisi con Infante in starting five parte benissimo e fa capire agli uomini di coach Peterson che oggi a Brindisi se la devono sudare. La musica cambia nel momento in cui inizia il valzer delle rotazioni, Brindisi inizia a perdere consistenza e Milano sfrutta la classe dei suoi giocatori. Si va al riposo lungo con Milano avanti di cinque.
Terzo quarto con Milano che sembra avere in mano le redini dell’incontro, finchè a metà dell’ultimo quarto Brindisi sfrutta nel migliore dei modi l’appannamento in attacco di Milano, agguantando la parità e giocandosi negli ultimi secondi il pallone della vittoria. Dixon sbaglia e si va ai supplementari con Tourè e Taylor (all’esordio in maglia biancoazzurra) in panchina con 5 falli.
Supplementare che viaggia sul filo dell’equilibrio, e il “solito” Dixon che si incarica di gestire l’ultimo attacco che potrebbe consegnare due punti preziosi all’Enel, ma la palla finisce sul ferro e Milano vince per 76 a 74.
In evidenza per Brindisi un ottimo Diawara ed il solito Roberson, mentre da segnalare i 4 punti segnati da Taylor che rappresentano l’unico bottino dell’incostistente panchina brindisina.
Per Milano invece buone le prestazioni di Pecherov e Greer.
Parziali: 20-18, 30-35, 48-58, 68-68
Brindisi: Roberson 20, Vorzillo, Maresca, Infante 4, Gallea, Dixon 8, Taylor 4, , Diawara 18, Giovacchini, Tourè 12.
Milano : Eze, Mancinelli 7, Pecherov 16, Maciulis 7, Mordente 2, Jaber 9, Rocca 7, Greer 19, Petravicius, Resca, Colnago, Hawkins 9.