Leggi anche: sala stampa e pagelle Commento Partita a punteggio altissimo per la prima nel teatro dell’Unipol Arena di Casalecchio, con momenti di spettacolo tra Virtus Bologna e Dinamo Sassari.E non sorprende, se – come è parso in questa partita – si incontrano squadre con tendenze simili, ovvero farne uno in più e correre a tutto campo, sfruttando il tiro da fuori. La spunta, a sorpresa, la squadra meno quotata sulla carta, ovvero Bologna, che mostra caratteristiche che è lecito aspettarsi per tutto l’anno. Detto della potenzialità offensiva, gli uomini di Bechi hanno alternato orrori, soprattutto dietro, a momenti di grande brillantezza, e capacità di recuperare tanti palloni, tenendo alti ritmo e pressione. Idem in merito ai singoli: si va da Hardy quando si fa fatica a segnare, Walsh è un anarchico totale, ma il coach si fida di lui ciecamente. Parziali sorprese i lunghi: molto coinvolti e reattivi, con Motum che si dimostra molto intelligente, mentre King e Jordan presidiano l’area in entrambe le fasi.La nota più negativa alla fine è il modestissimo 50% ai liberi. In partite punto a punto rischia di essere grave. Sassari invece sorprende in negativo. L’identità di squadra è chiara e nota, ma i nuovi paiono molto indietro, eccettuato Thomas, che si inserisce come terza punta tra i due Diener, al solito mattatori degli isolani. Il coach Sacchetti capisce che, almeno alla prima, è meglio affidarsi ai “pretoriani”, tra cui il figlio Brian che gioca un match gagliardo, al netto del modesto talento. Male il nuovo trio di americani: Johnson si mette fuori causa da solo coi falli, Marques Green è a tratti irritante, mentre Caleb Green gioca un partita inquietante per i tifosi Sassaresi. La sensazione è che sotto canestro manchi qualcosa per essere da scudetto. Cronaca Il primo quarto vede la Virtus partire forte, specie con Shawn King che segna dieci punti nei primi cinque minuti, facendo ammattire sia Johnson (due falli subito) che Tessitori. I bianconeri toccano anche il +8 sul 16-8, ma sprecano tante occasioni ai liberi e Sassari riesce a rientrare, togliendo gli uomini di più talento e soprattutto trascinata da Travis Diener, che porta a spasso Imbrò e con 8 punti di fila ricuce sul 22-21 alla prima sirena. La seconda frazione rispecchia la prima, ma appunto a parti invertite. Sassari, sulle ali dei cugini Diener e di Sacchetti in versione cecchino da 3, tentano la fuga toccanto il +6 anche sulla scorta di errori marchiani dei virtussini. I quali però non si fanno intimorire e vanno con continuità da Hardy. L’ex pistoiese premia con 8 punti e riporta i suoi sul 43-49 finale. Il terzo quarto è un’altra storia. Sassari segna subito, poi è notte: la Virtus segna da ogni
posizione e ne mette a refertoo 33 in un quarto, contro i 16 degli ospiti. Sugli scudi Hardy (11 nel quarto) e Motum, ma finalmente si iscrivono al match anche Walsh e Jordan. Il 76-65 finale rispecchia l’andamento del quarto. La quarta frazione si apre con un 6-0 sassarese. Ma una mini-sfuriata di Walsh, che segna e fa segnare con qualche giocata di pregio, ristabilisce le distanze sull’89-77. Da qua la Virtus sta sostanzialmente in controllo, regalando qualche momento di esaltazione, grazie a una difesa più serrata, guidata da un Gaddefors in spolvero. Il match si chiude sul 98-88. MVP Basketinside: Dwight Hardy La chiave: l’intensità del terzo quarto della Virtus, con tanti recuperi che hanno generato 33 punti Tabellini Granarolo Bologna – Banco di Sardegna Sassari 98-88 (22-21; 43-49 ; 76-65) BOLOGNA: Gaddefors 14, Hardy 24, Motum 13, Imbrò (c) 3, Fontecchio NE, Landi 0, Negri NE, Ware 4, Jordan 9, Bianconi NE, King 12, Walsh 19 SASSARI: M.Green 2, Fernandez 0, C.Green 7, Devecchi 4, T.Diener 15, Johnson 5, Sacchetti 16, D. Diener 20, Vanuzzo (c) NE, Tessitori 3, Thomas 16
Fotogallery a cura di Giorgia Riberto